Manipolazioni

Il mondo illusorio della cultura dello Sballo

DiscotecaIn qualsiasi sistema sociale, vitalità e felicità sono proporzionali alla conservazione della propria coscienza individuale (opposta alla massa), e dipendono dalla capacità di rigettare le “illusioni” che derivano dai tentativi di manipolazione mentale.

Soggetti a queste illusioni sono maggiormente le persone che non hanno ancora raggiunto uno stadio sufficiente di maturità, come gli adolescenti e i giovanissimi. Questo spiega la vulnerabilità delle nuove generazioni ai falsi miti del consumo, del divertimento, del godimento ad ogni costo e della droga.

Non ci si può quindi meravigliare delle improvvise morti per collasso all’uscita delle discoteche, di ragazzi in preda a deliri di “sesso, alcool, droga”, visto che tutto ciò non è altro che la conseguenza di quei miti imposti dalla manipolazione delle menti. Gli “esperti” che intervengono in stucchevoli trasmissioni televisive, discutono quasi sempre degli effetti, mai però delle cause e si propongono rimedi che vanno dalla chiusura delle discoteche (veri templi del divertimento moderno) da parte delle autorità o dell’adozione di provvedimenti di controllo, che vanno dal poliziotto in discoteca, ai cani anti-droga posti all’ingresso.

Francia sempre più libera: Hollande schederà 60 mln di cittadini

Hollande  - matrixHollande e Valls approvano un decreto per far nascere un enorme database

Paura del terrorismo?

Deriva autoritaria?

Oppure deriva autoritaria con la scusa del terrorismo?

O solo l'utilizzo delle nuove tecnologie sempre più invasive che annullano la privacy?

La Francia ha deciso di schedare 60 milioni di persone.

Secondo quanto ha rivelato il quotidiano Le Monde, il governo di Parigi ha approvato in sordina durante il ponte di Ognissanti un decreto che prevede la creazione di un unico ed immenso database con foto, dati biometrici e impronte di ogni cittadino francese, ma anche gli indirizzi di casa o di posta elettronica.

Il decreto è stato iscritto nella Gazzetta Ufficiale il 30 ottobre scorso. In pratica, si tratta di raccogliere e riunire in un unico sistema l'insieme dei dati di due elenchi in passato distinti: quello dei passaporti e quello delle carte d'identità.

L'Italia dell'economia sommersa

Economia sommersaL'unica economia che non smette mai di crescere è quella del sommerso e delle attività illegali: vale 211 miliardi di euro nel 2014 secondo i nuovi dati Istat, che segnalano una evidente accelerazione del fenomeno rispetto al 2014: dal 12,4% al 13% del Pil, cioè 8 miliardi di euro in più.

La parte del leone la fa l'economia sommersa, con 194 miliardi e il 12% del Pil, mentre l'economia illegale vale l'1% del Pil (17 miliardi).

Se è vero che le attività illecite e criminose dipendono in buona misura anche da condizioni storiche di sottosviluppo, la rapida e costante crescita dell'economia sommersa è un segnale evidente di cattivo governo. Va detto, infatti, che non tutta l'evasione fiscale e il lavoro nero sono figli di logiche disoneste, ma spesso e volentieri, in periodi prolungati di crisi e di alta pressione fiscale (che il Bomba ha mantenuto ben oltre il 40%) ad alimentare sono la necessità di non fallire, proteggendo l'impresa, magari a conduzione famigliare, e i lavoratori, che diversamente andrebbero a gravare sulla casse dello Stato attraverso spesa per sussidi di varia natura.

Non a caso il 46,9% dell'economia invisibile proviene da sotto-dichiarazioni da parte degli operatori economici e il 36,5% da impieghi irregolari, mentre il contributo dell'economia illegale si limita all'8%.

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