Povertà

In Italia nel 90 per cento dei casi si è vittima di anatocismo bancario

Clicca per ingrandireSembra che gli istituti di credito possano fare il bello e il cattivo tempo. Fanno quello che vogliono e rimangono entità intoccabili.

Vai ad aprire un conto corrente, contratti e concordi le condizioni più vantaggiose e dopo un po' di tempo ti vedi recapitare a casa una lettera dove ti viene comunicato che le condizioni applicate subiranno una variazione. Ma questa modifica delle condizioni applicate a vantaggio di chi andrà?

Vuoi aprire un’attività, ma ti servono i soldi per partire. Devo acquistare un macchinario, anticipare le mensilità per l’affitto del capannone ed acquistare le materie prime. Chiedo allora alla mia banca se ti concede un prestito ed ecco i primi ostacoli.

Hai dei titoli da mettere a garanzia?

Hai una casa da mettere a garanzia?

Hai un patrimonio da rendere disponibile come garanzia?

O forse hai qualcuno che firmerebbe una fidejussione?

Ma se avessi tutto questo perché dovrei chiedere aiuto ad una banca?

E allora mi viene detto: “ basta una firmetta qui, in fondo se non crede lei nella sua attività, dovremmo crederci noi?”.

Per pagare le tasse quasi tutte le aziende italiane sono costrette a indebitarsi

IndebitatoPer il 74% delle imprese la pressione fiscale è cresciuta del 22%. Risultato: non investono, non pagano i fornitori e licenziano

Più di un'azienda su due si indebita per pagare le tasse. È il risultato di un'indagine di Confartigianato, secondo cui il 58% degli intervistati, pari a 615.000 aziende, deve ricorrere a prestiti bancari o è costretto a chiedere al fisco dilazioni di pagamento.

E addirittura 40.000 imprenditori non potranno pagare le imposte per mancanza di liquidità. Il sondaggio Ispo/Confartigianato su un campione di imprenditori artigiani, condotto tra il 6 il 12 dicembre, rivela che per il 74% delle imprese, pari a 1.067.214 aziende, negli ultimi 12 mesi la pressione fiscale è cresciuta in media del 22,6 per cento.

La quota nazionale del 74% di imprese che dichiarano un aumento delle tasse viene addirittura superata nei casi delle imprese con dipendenti (79%), in quelle localizzate nel Nord Ovest (83%) e nel Mezzogiorno (80%), nelle aziende impegnate nel settore dei servizi alla persona (80%).

Fisco cannibale - A causa della pressione fiscale da record il 33% degli imprenditori è stato costretto a ritardare il pagamento dei propri fornitori, mentre il 29% ha dovuto rinunciare a fare investimenti in azienda.

Con il nuovo redditometro in Italia fino a 9 mila euro in più di tasse

TasseCon il nuovo redditometro, lo strumento che consente di confrontare i redditi dichiarati dai contribuenti con il loro tenore di vita sulla base delle spese sostenute, gli italiani rischieranno, nel peggiore dei casi, di pagare fino a 9mila euro in più di tasse.

È una prima stima degli effetti elaborata dell’ufficio studi della Cgia di Mestre. Secondo l’associazione, con un maggior reddito stimato dal fisco pari a 10.000 euro, se il contribuente raggiunge l’accordo con l’Agenzia delle Entrate che gli sconta il reddito imponibile del 5%, tra maggiori imposte e sanzioni ridotte dovrà versare tra i 4.250 euro circa e i 5.640 euro. Se, invece, non accetta la proposta del fisco e fa ricorso alla Commissione tributaria e alla fine dei due gradi di giudizio perde, il contribuente dovrà versare tra 6.815 e 8.906 euro.

Le simulazioni, sottolinea l’Ufficio studi della Cgia, sono state fatte su 3 tipologie reddituali: 20.000 euro, 40.000 euro e 80.000 euro. Al di sotto dell’ultima soglia, è ricordato, c’è il 98% del totale dei contribuenti italiani.

Nel caso, invece, si raggiunga un “compromesso” con l’Agenzia delle Entrate che riduca il reddito imponibile del 20%, tra maggiori imposte e sanzioni ridotte il contribuente dovrà versare tra i 3.366 euro fino a 4.750 euro.

Pagine