Povertà

In Italia ditta licenzia per proporre 'contratti da autonomi' a 200 euro

Crisi del lavoroLa precarietà oggi è la componente principale del mondo del lavoro in cui dietro la maschera di lavoratori autonomi, che non possono godere di tutta una serie di diritti, dalla ferie alla maternità fino al Tfr, si celano in realtà veri e propri rapporti di lavoro subordinato e dipendente che fanno bene solo alle aziende e calpestano i diritti dei lavoratori.

L’ultima storia che racconta questa triste realtà arriva da Milano dove ha sede principale ma è attiva in tutta Italia la Consulmarketing, azienda specializzata nella raccolta di dati per ricerche di mercato. Nel marzo scorso – secondo quanto racconta un articolo de Il Fatto Quotidiano – l’azienda ha aperto le procedure di licenziamento collettivo per 465 dipendenti su un totale di 1.134 addetti ma, beffa delle beffe, ha offerto a questi stessi dipendenti contratti di lavoro autonomo. La società difende il suo operato lamentando la crisi attuale che vive.

“Il mercato è in forte flessione verso il basso e la perdita del fatturato nell’anno 2015 è stata di 1,5 milioni di euro (…) un calo che ha evidenziato la necessità di ridurre i costi fissi non più sostenibili (…). La società al fine di ridurre gli impatti della presente procedura sul piano sociale, è disponibile a offrire, limitatamente ai dipendenti del settore rilevamenti, dei contratti di lavoro autonomo, nell’ambito del divisato progetto di esternalizzazione di tale attività (…) una proposta di lavoro subordinato che prevede un compenso garantito e una parte variabile incentivante per i collaboratori: tali proposte sono state scartate dai sindacati i quali non hanno nemmeno prospettato ai lavoratori le due possibilità”.

Nasce D.I.C.I.E. DIPARTIMENTO ITALIANO CONTROLLO ILLECITI EQUITALIA

EquitaliaL’argomento Equitalia è molto delicato, molti non sanno tutte le reali possibilità di difesa, meglio sempre chiedere la consulenza di professionisti seri, dimezzare i conti spesso fantasiosi di Equitalia è possibile.

Abbiamo chiesto a D.I.C.I.E (DIPARTIMENTO ITALIANO CONTROLLO ILLECITI EQUITALIA) di parlaci dell’argomento. Una delle peggiori situazioni che, in questo periodo di crisi, vive il contribuente non è altro che la notifica di una cartella esattoriale da parte del ben noto e temuto agente della riscossione Equitalia.

Ormai da tempo, “l’attività di riscossione” viene gestita dall’Agenzia delle Entrate per il tramite di Equitalia S.p.a..

Le cartelle di pagamento vengono emesse per la riscossione coattiva di tributi, come ad esempio sanzioni per violazioni del Codice della Strada, contributi previdenziali INPS o INAIL, tasse o tributi statali o comunali ecc...

In realtà non bisogna farsi prendere dal panico ma reagire, ponendo l’attenzione su alcuni punti da tenere a mente e verificare, che possono far tirare un sospiro di sollievo. Occorre sapere, infatti, che la cartella di pagamento può essere affetta da vizi di merito e vizi formali.

Crash bond a Porto Rico. Sequestrati i depositi dei correntisti

Crash bond a Porto Rico L’hanno ribattezzato la “Grecia americana”: è l’isola di Porto Rico, entrata sotto la giurisdizione degli Stati Uniti, 117 anni fa e che ora si trova nei guai. Lo dimostra chiaramente la performance dei suoi bond, che crollano scontando il rischio di una catena di default. Il crollo è stato il più forte dallo scorso 28 luglio del 2015.

A scatenare il panico tra i detentori di bond, è stata la decisione del governatore Alejandro Garcia Padilla di firmare nella giornata di mercoledì un provvedimento, che conferisce alla sua persona l’autorità di dichiarare lo stato di emergenza a Porto Rico e anche il diritto di congelare i pagamenti sul debito dell’isola, che ammonta a $72 miliardi.

L’apposizione della firma è arrivata dopo due giorni e due notti di dibattiti infuocati tra l’opposizione, che ha definito pericolosa la moratoria sul debito effettuata in modo unilaterale, e i membri del partito di governo, che hanno invece insistito che niente potrebbe essere ormai peggio.

Così il governatore si è espresso:

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