Farmaci

Nuovi farmaci per il tumore al seno

Tenere sotto controllo la produzione di estrogeni e quindi la proliferazione delle cellule tumorali del seno con nuovi farmaci che riducano gli effetti collaterali

Nuovi strumenti farmacologici per terapie che combattano i fenomeni di resistenza e riducano gli effetti collaterali nella cura del tumore al seno.

Queste le prospettive aperte da una ricerca condotta dall'Istituto officina dei materiali del Cnr e finanziata dall'Airc. Il lavoro, che ha coinvolto anche Università di Trieste e Istituto nazionale dei tumori di Milano, è pubblicato su European Journal of Medicinal Chemistry

Il 30% delle donne malate di cancro è affetta da un tipo di tumore al seno, particolarmente frequente dopo la menopausa, indotto da un'eccessiva concentrazione di estrogeni, gli ormoni sessuali femminili. Questi vengono prodotti dall'enzima aromatasi e si legano, attivandola, a una particolare proteina, il recettore agli estrogeni (ERa), che a sua volta è responsabile della proliferazione cellulare alla base della malattia.

Approcci terapeutici classici prevedono quindi di inibire l'enzima aromatasi al fine di interrompere la produzione di estrogeni o di bloccare l'azione di quest'ultimi impedendogli di legarsi al recettore ERa. In questo modo ERa rimane inattivo e non può svolgere la sua funzione di trasmissione del segnale di crescita e riproduzione cellulare.

Questi metodi, sebbene abbiano consentito dei grandi passi avanti nella cura dei tumori al seno, manifestano alcuni limiti rispetto ai quali una ricerca condotta dall'Istituto officina dei materiali del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iom) e finanziata dall'Airc apre interessanti prospettive.

La FDA annuncia il via libera all'anello contraccettivo

La Food and Drug Administration approva il primo anello vaginale contraccettivo, controindicato per fumatrici, che può essere usato per un anno intero

Il contraccettivo può essere usato per 12 mesi, ma è controindicato per fumatrici sopra i 35 anni

via libera al primo anello vaginale contraccettivo che può essere usato per un anno intero.

La notizia proviene direttamente dal sito ufficiale della Food and Drug Administration,(1) ente governativo americano che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici insieme al Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti: via libera al primo anello vaginale contraccettivo che può essere usato per un anno intero.

Biodegradabile, flessibile, Annovera (così è stato chiamato) può essere utilizzato dalle donne per tre settimane e poi necessità di una di pausa, così per un anno.

A base di estradiolo e progesterone non richiede la conservazione in frigo, ma basta lavarlo e riporlo in una custodia in un luogo dove non vengano superati i 30 gradi centigradi.

Annovera prima di avere il nulla osta per la vendita ha dovuto superare tre test clinici fatti su donne sane di età compresa tra i 18 e i 40 anni, alla fine è risultato che solo al massimo quattro di loro sono rimaste incinte durante il periodo di prova del nuovo contraccettivo.

Dai test risulta anche che Annovera provoca gli stessi effetti collaterali di altri prodotti contraccettivi ormonali come mal di testa, nausea e dolori addominali.

Funghi pericolosi: la resistenza ai farmaci antifungini mette in pericolo la salute umana

Funghi pericolosi: la resistenza ai farmaci antifungini mette in pericolo la salute umanaL'emergenza di funghi patogeni resistenti ai farmaci rappresenta una seria minaccia per il controllo delle malattie. Un rischio reale per la salute umana e animale, ma anche per i raccolti.

Sono i funghi naturali che hanno raggiunto la resistenza a un'ampia gamma di prodotti chimici.

Attualmente, funghicidi e antimicotici vengono usati come trattamenti primari per le malattie fungine negli esseri umani e nelle piante. Ma ora, gli scienziati dell'Imperial College School of Medicine di Londra(1) e dell'Università di Exeter(2) avvertono che il controllo dei funghi patogeni potrebbe diventare qualcosa di effimero, a causa della sua crescente capacità di resistere all'uso eccessivo di sostanze chimiche.

Questa scoperta dimostra che i trattamenti stanno diventando meno efficaci, il che a sua volta potrebbe portare a un aumento mondiale delle malattie umane causate da funghi, nonché a una maggiore perdita di colture alimentari e bestiame.

Pagine