Riflessioni

Cervello morto e cuore battente oppure...

Espiantocervello vivo e cuore non battente. Importante è espiantare.

Finora il prelievo di organi è stato praticato esclusivamente su persona in cosiddetta “morte cerebrale” a cuore battente (standard neurologico). Ma le opposizioni crescono, la disponibilità degli organi diminuisce, e i trapiantisti da qualche tempo hanno cominciato ad espiantare reni e fegato da pazienti in arresto cardiaco senza patologie cerebrali. Sono pazienti che sulla base di un giudizio di prognosi infausta sono guardati come banca di organi e tessuti. La chiamano “donazione a cuore fermo”. Quello che non si conosce è che l'immediata ed invasiva preparazione all'espianto è precedente all'accertamento di morte cardiaca e praticata sia su coloro che hanno manifestato volontà di donazione sia, in parte, su coloro di cui non si conosce la volontà.

Se il cuore si ferma per 20 minuti (riscontro ECG) per legge si è morti. Ma a cuore fermo gli organi senza ossigenazione si deteriorano rapidamente, tanto più dopo 20 minuti, rendendo impossibile il trapianto. Così ci si prepara per la circolazione extracorporea (ECMO)* non a fini di cura ma per salvaguardare reni e fegato, ostacolando l'afflusso di sangue ossigenato al cervello con un palloncino che chiude l’aorta al di sopra dei reni provocando un crash del cervello. *(Extra Corporeal Membrane Oxygenation).

È un terribile protocollo autoritario per il prelievo di organi, che inizia sui moribondi ad imitazione di altri Stati.

Metamedicina 2.0: il messaggio che si nasconde dietro ogni sintomo

Metamedicina 2.0 - Ogni Sintomo è un Messaggio - LibroEdizione del Decennale, grandemente rinnovata e aumentata

Dieci anni di lavoro nel campo della microbiologia hanno fornito a Claudia Rainville il rigore, il metodo d’indagine e di analisi necessari per questa ricerca, durata a sua volta diciannove anni.

L’esperienza personale della malattia (cancro, mal di schiena cronico, depressione nervosa e una quantità di operazioni) e l’autoguarigione completa che ne è seguita hanno condotto la Rainville a testare con altri la sua convinzione: VI È UNA CORRELAZIONE fra sintomo e causa profonda, confermata dal vissuto personale di migliaia di uomini e donne che si sono rivolti a Claudia Rainville.

Se siete fra coloro che s’interrogano sul senso profondo della loro malattia, questo libro potrebbe condurvi alle cause profonde e dare il via ad un vero processo di autoguarigione.

Leggere i sintomi come messaggi del corpo: una chiave semplice, fondata su un’enorme casistica, per comprendere cosa c’è dietro una malattia e guarire. La metamedicina va al di là della semplice cancellazione del dolore o della scomparsa dei sintomi, incentrandosi sulla ricerca del fattore responsabile dei disturbi.

Ogni sintomo è un messaggio è un grande best seller di Macrolibrarsi ed è considerato dalle persone che lo hanno letto una bibbia della salute.

Un noto scienziato spiega come riconoscere i segni della reincarnazione

ReincarnazioneReincarnazione, ipnosi regressiva… quanto c’è di vero e scientifico in tutto ciò?

Possono davvero gli scienziati fare chiarezza sulla vita e sulla morte?

Forse la certezza di cosa avverrà sarà sempre il grande tabù della società che crede nell’aldilà per religione.

Eppure dei casi che potrebbero fare chiarezza ci sono e studi scientifici non mancano sull’argomento.

Ma ecco la storia più emblematica della prova della reincarnazione:

La storia di Cameron Macaulay

Nel 2007 suscitò scalpore l’incredibile storia di Cameron, il bambino scozzese che a pochi anni ricordava sorprendenti dettagli di una vita precedente.

Cameron Macaulay vive con la madre Norma, separata, e un fratello maggiore a Clydebank, una città industriale vicino a Glasgow, in Scozia. A tre anni ha cominciato ad avere un comportamento strano: parlava sempre di persone che non aveva mai conosciuto e descriveva nei dettagli luoghi nei quali non era mai stato. A volte si spingeva oltre: diceva di essere cresciuto a Barra, un’isola sperduta a nord della Cornovaglia, a 300 chilometri dalla sua città, dove, naturalmente, non era mai stato prima.

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