Riflessioni

Micro-mucche grandi come cani

Mini-muccaNella storia si contano innumerevoli casi in cui gli uomini hanno usato e modificato animali per il nostro beneficio. Dai topi di laboratorio ai maiali geneticamente modificati, stiamo alterando la natura per trovare risposte, per soddisfare alcune necessità o per fini estetici.

Ora è il momento delle mini-mucche da compagnia. Esatto: ci sono alcuni allevatori di bovini che vendono mucche e tori allevati in allevamenti selettivi delle dimensioni di un animale domestico.

Il più famoso di loro è Dustin Pillard, che crea le mini-mucche nella sua fattoria nello stato americano dell’Iowa. È apparso nei giornali e nei telegiornali numerose volte da quando ha iniziato a produrre micro-bestiame nel 1995, ma le sue mucche in miniatura sono più piccole che mai.

Ha scoperto il concetto di mini-mucche nel 1992 quando partecipò a un’asta di bestiame. Era affascinato da quegli animali. Tre anni dopo, quando divenne proprietario di un ranch di 10 ettari, acquistò cinque di questi animali.

Le mucche e i tori di Pillard hanno un’altezza media di circa 84 cm.

La psicologia quantistica per rivoluzione la nostra vita

EsoterismoPer vivere una vita straordinaria, devi pensare in un modo talmente straordinario da condizionare positivamente il sistema nervoso e le tue abitudini, mantenendo la concentrazione e il focus costanti.

È così che si forma l’atteggiamento che è Tutto! Il nostro cervello è un meccanismo ausiliario ad altissima precisione, in cui esiste una parte chiamata: ‘Sistema Reticolare Attivatore’. Questa regione del cervello è preposta ad individuare le cose di cui ci accorgiamo, quelle che notiamo, quelle su cui siamo focalizzati.

Alcuni ricercatori della Sant’Anna di Pisa (la Scuola Superiore Sant’Anna è un istituto universitario pubblico a ordinamento speciale, attivo nel campo delle Scienze Sperimentali) hanno creato una protesi di mano controllabile tramite interfacce neurali. Gli scienziati hanno scoperto che l’impulso elettrico che comanda il movimento della mano, è già presente nella corteccia motoria alcuni millisecondi prima di muoverla. Questo significa che il soggetto non ha deciso di muovere la mano nel medesimo momento in cui l’ha mossa.

E allora chi ha attivato l’impulso? La mente inconscia! Quasi tutte le nostre azioni vengono dettate dalla mente inconscia, ove è presente la maggior parte delle nostre decisioni recondite. In sostanza, ancor prima del pensiero, nell’inconscio esiste già l’informazione che contiene, se riusciremo o non riusciremo a fare qualcosa. Questa informazione si manifesta nella realtà, anticipando persino il pensiero. Per questa ragione è estremamente necessario de-programmare tutte le decisioni condizionanti e distruttive che sono innestate nell’inconscio.

L'uomo ha un altro stato dimensionale

Spiritualita YogaNominare fenomeni che esulano dall’ambito ordinario con cui siamo abituati a interagire, suscita, ancora oggi, grande sospetto. Quando si parla di campo magnetico umano, stadi di coscienza o intelligenza collettiva ed emotiva, inevitabilmente si viene bollati come visionari che vivono esperienze “mistiche” indotte da sostanze allucinogene.

Oppure invasati dello yoga che osservano il mondo dall’alto di altari esoterici. Sono tanti gli argomenti che non ricevono un giusto ascolto e sono tanti i messaggi e le scoperte nel campo della scienza che rimangono confinate nei propri ambiti. Provare a rompere questi argini può portarci a cambiare la prospettiva da cui guardiamo il mondo che ci circonda, nonché l’idea che abbiamo di noi stessi.

Pensiamo al concetto di “intelligenza”: è comunemente accettata la tesi per cui la Mente dell’uomo risieda nel cervello. Non a caso la parola mente è associata al cranio. Ma se non fosse esattamente così? Alcuni anni fa, gli scienziati dell’Istitute of HeartMath, hanno dimostrato che il cuore umano genera un campo energetico più ampio e potente di tutti quelli prodotti da qualsiasi altro organo del corpo, compreso il cervello. Infatti, il campo elettrico, misurato dell’elettrocardiogramma(ECG), è all’incirca 60 volte più grande in ampiezza di quello generato dalle onde cerebrali registrate da un elettroencefalogramma (EEG).

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