Ricerche

Scienziati basiti: le nuvole si abbassano

NuvoleSECONDO UN NUOVO STUDIO FINANZIATO DALLA NASA

L’altezza delle nuvole sarebbe in diminuzione di circa l’1% in media durante il primo decennio di questo secolo, questa è la conclusione a cui è arrivata l’ente spaziale statunitense sulla base dei dati satellitari della MISR, secondo gli scienziati questi risultati avranno implicazioni potenziali per il futuro del clima globale.

Il ricercatore Roger Davies ha detto che mentre il record è troppo breve per essere definitivo, fornisce un indizio che qualcosa di molto importante potrebbe essere in corso. Sarà necessaria una sorveglianza a lungo termine per determinare il significato della osservazione per le temperature globali.

Fenomeno immortalato in Virgina (Usa)

Una consistente riduzione dell’altezza delle nubi permetterebbe alla Terra di raffreddare lo spazio in modo più efficiente, riducendo la temperatura della superficie del pianeta e potenzialmente rallentare gli effetti del riscaldamento.

Secondo i fisici teorici i mondi paralleli sono una realtà

Mondi paralleliIn un articolo recentemente pubblicato sull’European Physical Journal ( EPJ) C, dei ricercatori hanno ipotizzato l’esistenza di particelle specchio per spiegare la perdita anomala di neutroni osservati sperimentalmente. L’esistenza di materia specchio era stata suggerita in vari contesti scientifici qualche tempo fa, compresa la ricerca di idonei candidati per la materia oscura.

I fisici teorici Zurab Berezhiani e Fabrizio Nesti dell’Università dell’Aquila, hanno rianalizzato i dati sperimentali ottenuti dal gruppo di ricerca di Anatoly Serebrov presso l’Istituto Laue-Langevin, in Francia.

I dati hanno dimostrato che il tasso di perdita di neutroni liberi molto lenti sembra dipendere dalla direzione e dall’intensità del campo magnetico applicato.

Questa anomalia non poteva essere spiegato dalla fisica nota.

Berezhiani ritiene che questo può essere interpretato alla luce di un ipotetico mondo parallelo costituito da particelle specchio.

Ogni neutrone avrebbe la capacità di transizione verso il suo gemello specchio invisibile, e fare ritorno, oscillando da un mondo all’altro.

La probabilità di un evento di transizione è stato previsto di essere sensibile alla presenza di campi magnetici, e potrebbe quindi essere rilevato sperimentalmente.

Gli over 65 rischiano la demenza anche con piccole quantità di alcol

AlcolBere anche moderate quantità di alcol incrementerebbe il rischio demenza.

A dirlo è uno studio del Veterans Health Research Institute di San Francisco che ha analizzato lo stato di salute per 20 anni di 1300 donne a partire da circa 65 anni di età.

Il rischio di ammalarsi di disturbi che andavano dal lieve deficit cognitivo alla piena demenza era maggiore fra quelle che bevevano più alcolici.

Inoltre, anche le donne che passavano dall'astinenza completa al bere erano a maggior rischio.

Quelle che bevevano con moderazione, ossia da 7 a 14 drink alcolici alla settimana, avevano inoltre maggiori probabilità di sviluppare problemi con la memoria e il funzionamento del cervello, che possono essere segni di una futura demenza.

“Nel gruppo di donne anziane esaminate, il consumo moderato di alcol non aveva una funzione protettiva”, ha commentato Tina Hoang, che ha condotto la ricerca presentata durante l'Alzheimer's Association International Conference.

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