Scienza

Dispositivi quantistici per il teletrasporto dell’energia

TeletrasportoLa capacità di teletrasportare l’energia da un punto a un altro potrebbe rivoluzionare il sistema in cui i dispositivi quantistici operano, ma solo se potrà essere fatta funzionare lungo distanze pratiche. Ora i fisici pensano di sapere come fare.

Il teletrasporto è il trasferimento di un oggetto da un punto nell’universo a un altro senza passare attraverso lo spazio che li separa. È una pratica comune in diversi laboratori sparsi in tutto il mondo. Dai primi anni 90, i fisici vi hanno ricorso per teletrasportare oggetti sempre più complessi, partendo dai fotoni e arrivando più di recente a atomi e ioni.

Questo è appena l’inizio, però. Nel 2010 abbiamo osservato lo straordinario lavoro di Masahiro Hotta, della Tohoku University in Giappone, il quale ha elaborato che dovrebbe essere possibile teletrasportare persino l’energia. Si tratta di un’ipotesi che avrebbe profonde implicazioni nel sistema in cui i dispositivi quantistici e le macchine potrebbero funzionare nel futuro.

Il teletrasporto dell’energia ha però delle importanti limitazioni – la distanza entro la quale può essere trasferita. Le limitazioni sono talmente gravi da offuscare anche un ipotetico utilizzo del teletrasporto energetico nella nanoscala. Questa “forte limitazione distanziale ha ostacolato la verifica sperimentale”, dice Hotta.

Ora, però, lui e un paio di colleghi dicono di aver scoperto un sistema per aggirare questa limitazione e trasferire l’energia attraverso qualunque distanza, o quasi. E questo nuovo protocollo per il teletrasporto dell’energia dovrebbe consentire per la prima volta la verifica sperimentale.

La magica città degli Incas Machu Picchu

Machu PicchuPer gli Inca la Valle di Urubamba era la porta della foresta, l’antisuyu. Il fiume che l’attraversa era un tempo conosciuto come Willka Mayu (Fiume del Sole o fiume sacro) e il nevaio che lo origina era chiamato Wikklan Uta (Casa del Sole o Casa Sacra).

Il culto solare era, quindi, ancestrale nella zone. La fondazione di Machu Picchu risalirebbe proprio all’epoca del governo di Pachacutec, il primo Inca a lasciare Cusco per conquistare nuove regioni, assoggettando la Valle di Urubamba, che divenne l’insediamento privilegiato della nobiltà Inca.

Tale ipotesi è avvalorata dalla datazione del carbonio 14, dalla fattura della ceramica e dalla totale assenza di evidenze archeologiche pre-Inca. Machu Picchu, che in spagnolo significa “Vetta Antica”, si trova in Perù, nel Parco Archeologico di Machu Picchu, nella foresta amazzonica; è situata a 112, 5 km a nord-est della città di Cusco, che fu capitale dell’Impero Inca, a oltre 2350 m. di altitudine, e la sua estensione raggiunge quasi 1 km.

Attorno alla “città perduta” degli Inca, così chiamata poiché è rimasta celata al mondo interno per oltre 4 secoli, prima di essere scoperta nel 1911, ruotano una marea di ipotesi: per alcuni sarebbe stata una città amministrativo-religiosa, forse un santuario dedicato alle Sacre Vergini del Sole (dato che la popolazione, in base ai resti umani ritrovati, era costituita all’80% da donne.

80 razze aliene operano sulla Terra. Lo dice Paul Hellyer, ex Ministro della Difesa canadese

Paul HellyerSophie Shevardnadze, giornalista del quotidiano RT Russia Today, ha intervistato Paul Hellyer, ex ministro della Difesa del Canada, che crede fermamente ( e ne possiede le prove) che alcune razze ET sono presenti sulla Terra e nello spazio.

“Dottor Hellyer e bello averla nel nostro show – commenta Sophie Shevardnadze – Perché lei dice che gli UFO sono reali come gli aerei che volano sopra le nostre teste? Non solo… lei dichiara che gli alieni sono già in mezzo a noi, ma si starebbero rifiutando di condividere con noi terrestri le loro tecnologie avanzatissime fino a che non cambieremo le nostre abitudini belligeranti e non la smetteremo di inquinare l’ambiente”.

Paul Hellyer: “io sono sempre convinto che gli Extraterretsri ci sono. È un dato di fatto che loro visitano il nostro pianeta da migliaia di anni e uno dei casi che potrebbero interessarti più se mi date due o tre minuti per rispondere, è che durante la Guerra Fredda, 1961, ci sono stati circa 50 UFO in formazione che volando a sud dalla Russia in Europa avevano messo in allerta il Supreme Allied Command (SAC-NATO) e che quindi si era rischiato un conflitto atomico. Ma quando questi 59 UFO hanno cambiato rotta dirigendosi verso il Polo Nord tutto il panico e gli allarmi cessarono immediatamente. Da quella data, si era deciso di fare un’indagine e uno studio durato tre anni, aveva concluso che, con assoluta certezza, almeno quattro specie o razze extraterrestri, erano in visita sul pianeta Terra da migliaia di anni.

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