Scienza

Creati nanomotori molecolari all'interno di cellule umane viventi

NanomotorsPer la prima volta gli scienziati sono riusciti a piazzare piccoli motori all'interno di cellule umane viventi e a guidarli tramite il magnetismo.

Lo studio della Penn State University rappresenta un altro passo avanti verso le macchine molecolari che potrebbero essere usate per, ad esempio, rilasciare farmaci in specifici luoghi del corpo.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista 'Angewandte Chemie International Edition'.

“I nanomotori si muovono, tramite impulsi ultrasonici, all'interno delle cellule e queste mostrano risposte meccaniche interne che nessuno aveva mai visto prima”, ha spiegato Tom Mallouk, fra gli autori della ricerca.

Finora i nanomotori erano stati solo studiati in vitro, ossia in apparati di laboratorio, e mai in cellule umane viventi.

Gli incredibili fenomeni prodotti casualmente da John Hutchison

Effetto HutchisonL’effetto Hutchison è “un’insieme di fenomeni scoperti casualmente da John Hutchison durante i tentativi di studiare le onde longitudinali di Tesla nel 1979 in Canada.

Gli effetti prodotti includono levitazione di oggetti pesanti, fusione di materiali dissimili come metallo e legno (come mostrato nel film Philadelphia Experiment); il riscaldamento anomalo di metalli senza bruciare i materiali adiacenti, rotture spontanee di metalli (i quali si separano con modalità di scorrimento laterale), e cambiamenti sia provvisori che permanenti nella struttura cristallina e delle proprietà fisiche dei metalli.

La levitazione di oggetti pesanti dall’Effetto Hutchison non è il risultato di semplice levitazione elettrostatica o elettromagnetica e si verifica come il risultato di interferenze di onde radio in una zona di spazio volumetrico avvolto da sorgenti di alto voltaggio, solitamente un generatore Van de Graff, e due o più bobine di Tesla”.

La spiegazione di Mark Solis (riportata finora) prosegue con “Alcuni cambiamenti temporanei della struttura cristallina e delle proprietà fisiche dei metalli sono, piuttosto, reminiscenze della curvatura del cucchiaio di Uri Geller”.

Uri Geller è famoso per via di alcuni esperimenti con cui lui dice di aver dimostrato le sue capacità di telecinesi, rabdomanzia e telepatia.

Gli Universi Paralleli e la Ragnatela Cosmica

UniversoIl nostro Universo potrebbe essere veramente grande, immenso ma finito, oppure potrebbe essere infinitamente grande. Entrambi i casi sono possibili ma se è vero il secondo caso allora ciò potrebbe implicare l’esistenza di tanti modi con cui la materia può esistere e aggregarsi. Ma se l’Universo è infinitamente grande, può ospitare un numero infinito di universi paralleli.

L’idea di universi paralleli nella fisica fu estrapolata dalla meccanica quantistica diversi anni fa, ma non è ancora stata dimostrata, almeno a livello macroscopico.

Infatti alcuni anni fa è stato prodotto il cosiddetto “gatto di Schrodinger”, ossia “uno stato sovrapposto di due realtà”, uno in cui un gatto è vivo e contemporaneamente un altro in cui lo stesso gatto è morto.

In verità si potrebbe dire che si trattava, più che altro, di un “gattino” di Schrodinger, in quanto nell’esperimento si trattava di un atomo di rubidio, ergo ciò si applicava solo a livello microscopico.

Comunque sia, questa scoperta è stata un importante tassello per lo studio degli universi paralleli. Infatti si è riusciti a rilevare per la prima volta lo sdoppiamento di un singolo atomo ad una distanza rilevante fra i due “doppi” risultanti. Ciò è stato possibile a temperature vicino alla zero assoluto, poiché solo rallentando lo sdoppiamento esso poteva essere osservato prima che l’atomo di rubidio diventasse uno solo, sopprimendo in tal modo dal nostro universo l’altra realtà inizialmente scaturita per lasciarne in esistenza una sola.

Ma che dire di un sistema non quantistico?

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