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Le macchine volanti aliene sono delle Bio-Astronavi
Nel 1996 l’amico Robert Dean, ospite a Roma per un congresso mondiale sugli UFO, mi raccontò dei suoi “incontri” con Entità Extraterretri e le loro astronavi, quando era in servizio come Maggiore dell’Esercito degli Stati Uniti, presso lo SHAPE, quartier generale delle Forze Alleate NATO. Robert, per gli amici “Bob”, alla mia domanda, su come funzionavano le astronavi ET, mi disse che vi erano ipotesi confermate da scienziati e piloti della Marina USA, che quelli che noi chiamiamo UFO, erano in realtà Bio-Astronavi, ovvero scafi alieni che funzionavano similmente a “organismi viventi”.
La certezza di questa “ipotesi” arrivava da David Adair, consulente tecnologico che ha lavorato presso il sito S3 di Groom Lake nell’Area 51 ed è uno dei pochi testimoni che durante una intervista video, ha confermato i suoi incontri con una astronave aliena e di averne visionato la struttura del motore. Oltre a David, Bob mi disse di aver parlato con due piloti della Marina Militare degli Stati Uniti d’America (la Marina gestisce l’impianto di Groom Lake -S4) e di aver trovato conferme, riguardo il fatto che all’interno della struttura, gli esperti, scienziati e tecnici, non sapevano come far volare le astronavi ET.
Uno dei piloti disse a Bob che per guidare le astronavi o Bio-Astronavi, vi era la necessità di entrare in uno stato di “meditazione” e provare amore per quell’apparato bio-organico. Appena entrati in connessione o in una sorta di “stato empatico” con lo scafo alieno, questo si illuminava e si sollevava di qualche metro da terra.
LE BIO MACCHINE