Scienza

Usiamo la Memoria per Ricordare quasi Tutto

Usiamo la Memoria per Ricordare quasi Tutto - LibroImmagini, notizie, dati, nomi, scadenze. E poi numeri, password, appuntamenti: ogni giorno sei subissato da un flusso di informazioni continuo che il tuo cervello non sembra in grado di riordinare e trattenere.

Tony Buzan ti dimostra, invece, che è solo questione di metodo: la sua tecnica, affinata in anni di esperimenti e training, sfrutta le potenzialità nascoste della memoria per allenarla senza sforzi. Attraverso una serie di esercizi semplici e mirati plasmerai la tua mente fino a renderla uno strumento infallibile e pienamente reattivo.

Ritorna finalmente un longseller in un'accattivante edizione a colori, ampliata e aggiornata con le ultime scoperte neuroscientifiche. Un libro universale: che tu sia un top manager o uno studente, vorrai ricordare le troppe informazioni che ti assalgono ogni giorno

Come giudichi la tua memoria? Temi che ti tradisca sul più bello nello studio, sul lavoro o in una situazione cruciale? Sei convinto che peggiori con gli anni?
Avere sempre la risposta pronta e ricordare qualunque cosa si desideri (e a qualsiasi età) non è un'impresa da fenomeni, anzi, è un traguardo alla portata di tutti.

Lo rivela Tony Buzan, uno dei maggiori esperti mondiali in materia: il nostro cervello è una macchina meravigliosa in grado di immagazzinare autonomamente miliardi di dati pronti per essere usati. Il segreto è imparare ad acquisire e a sistemare le nozioni così da potervi accedere subito, anche a distanza di tempo.

Il nostro corpo ha un suo linguaggio che va interpretato

Il linguaggio del corpoComunicazione Non Verbale

Cos'è con precisione il linguaggio del corpo, conosciuto anche come comunicazione non verbale? Il linguaggio del corpo consiste nello scambio comunicativo tra due o più soggetti che non include l'uso delle parole ed il loro significato ma che utilizza una comunicazione non parlata che riguarda appunto il linguaggio del corpo.

Anche se molto spesso non ce ne rendiamo conto, tutti noi, nella vita di ogni giorno, utilizziamo il linguaggio del corpo in percentuali di una certa consistenza. Gli studi condotti in questo campo hanno dimostrato che circa il 60 % delle informazioni che diffondiamo verso i nostri interlocutori provengono dal nostro corpo: gesti, mimica, espressione del viso, postura, tono della voce e moltissimi altri particolari ancora sono in grado di fornire molte informazioni sul nostro modo di essere.

Basti pensare che la voce veicola solamente il 40 % circa delle informazioni e di questo quaranta solo il 7% è affidato al significato delle parole; la restante percentuale del 33%, tono della voce, ritmo, frequenza, pause, volume fornisce più informazioni che le parole stesse. È per questi motivi che bisognerebbe fare maggiore attenzione al linguaggio del corpo ed ai suoi messaggi; si potrebbero comprendere molto meglio le persone con cui ci si trova a relazionarsi.

Linguaggio del Corpo: Un Linguaggio Veritiero

Scoperte le origini delle lingue indo-europee

I ricercatori si sono sempre domandati dove e quando abbiano avuto origine le lingue indo-europee. Un gruppo internazionale di liguisti, capeggiati da Remco Bouckaert dell’Università di Auckland, in Nuova Zelanda, ha condotto uno studio specifico per cercare di scoprire indizi che facciano luce sulla questione.

Era da subito impossibile per i ricercatori pensare che le lingue indo-europee, come: la balto-slava, l'indo-iraniana, l'italica, la germanica e la celtica, avessero una comune origine. Risultò infatti molto difficoltoso assegnare un dato spazio e tempo alla nascita dell'antenato di questi idiomi.

Secondo gli studi precedenti l'origine delle lingue indo-europee sarebbero nate circa 6000 anni fa in Ucraina e il popolo nomade dei Kurgan le avrebbero diffuse. Un'altra minoranza di ricercatori sosteneva invece che la culla della nostra lingua fosse l'Anatolia, in Turchia.

Per verificare entrambe le ipotesi il nuovo team di ricerca si è avvalso di metodi statistici utilizzati nella biologia evoluzionistica. In tal modo essi hanno potuto ricostruire l'evoluzione di organismi viventi senza aver bisogno di analizzare differenze genetiche sui diversi DNA, bensì analizzando le parole di 130 differenti lingue indo-europee di matrice antica e contemporanea. Con lo scopo di individuare eventuali diversità e somiglianze i risultati ottenuti sono stati confrontati con il database 'Indo-European Lexical Cognacy Database' (IELex), che cataloga una miriade di linguaggi, anche scomparsi.

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