Scienza

Nel Wattenmeer a partire da una decina di anni fa è emerso dal mare un nuovo isolotto

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Fazzoletto di sabbia con una superficie di 14 ettari subito colonizzato dagli uccelli e 50 specie di piante

Una magia della natura associata a condizioni meteorologiche favorevoli ed ecco comparire nel Wattenmeer (un mare interno simile a una laguna che fa parte del mare del Nord e si estende dalle coste nord-olandesi alla Danimarca) un'isola nuova di zecca.

Così è nata Norderoogsand, fazzoletto di sabbia con una superficie di 14 ettari, emersa improvvisamente dal blu a partire da una decina di anni fa.

La formazione dell'isolotto sarebbe dovuta pertanto a condizioni particolari poiché, come ha sottolineato Detlef Hansen, direttore del vicino Parco nazionale del Wattenmeer (che fa parte del patrimonio mondiale dell'Unesco): «Non è raro che a causa dell'azione delle correnti e dei venti si formino improvvisamente banchi di sabbia che raggiungono la superficie, ma di solito vengono distrutti dalle violente tempeste invernali».

La sopravvivenza di Norderoogsand è dipesa pertanto sia dall'assenza nella zona di gravi fenomeni meteorologici marini nell'ultima decade che dalla sua collocazione geografica. L'isola è infatti situata a ridosso di altre isole che le offrono riparo dalla violenza del mare del Nord.

Le Isole Hawaii diventeranno piatte

Isole HawaiiSecondo un nuovo studio le isole Hawai si stanno dissolvendo e diventeranno piatte

Secondo gli scienziati, le montagne di Oahu, un’isola hawaiana, si stanno dissolvendo, non a causa dell’erosione, ma perchè perdono materia dall’interno.

“Abbiamo cercato di capire quanto velocemente l’isola si stia dissolvendo e quanto questo sia influenzato dal clima,” ha detto il geologo Steve Nelson della Brigham Young University. “In quelle isole si dissolve più materiale dall’interno di quanto non venga portato via dall’erosione.”

Per due mesi gli scienziati hanno raccolto dati sull’erosione interna, dovuta alle acque sotterranee, e a quella esterna, dovuta alle acque superficiali e le hanno messe a confronto.

“Tutte le isole Hawaii sono fatte di un solo tipo di roccia”, ha detto Nelson. “I tassi di resistenza agli agenti atmosferici sono variabili, anche perché la pioggia è variabile, quindi possiamo dire che sia un grande laboratorio naturale.”

Per prevedere il futuro dell’isola, secondo gli scienziati, c’è bisogno di tenere in considerazione la tettonica a zolle. L’isola di Oahu è spinta verso nord-ovest, e cresce per questo ad un ritmo lento ma costante.

Secondo il fisico Michio Kaku in futuro si potrà disporre di replicanti umani

C'è chi pensa sia fantascienza, c'è chi pensa esistano solo nei film. Ma c'è anche chi sta lavorando a questo progetto e che è convinto che ci arriveremo in 20 anni. I dettagli in una VIDEO INTERVISTA.

Il celebre fisico Michio Kaku, parlando della possibilità di possedere dei replicanti come nella saga Star Trek, che riescano a fare tutto quello che chiediamo e vogliamo in pochi secondi, ammette che oggi giorno arrivare a qualcosa di simile è ancora impossibile e che forse ne riparleremo tra 100 anni.

“Io dico tra 20”, dice però Robert X. Cringely, l'autore del blog omonimo. Cringely è autore di libri best-seller come "Accidental Empires: How the Boys of Silicon Valley Make Their Millions" e i suoi documentari su PBS sono stati trasmessi in oltre 60 paesi diversi.

Un mio amico di vecchia data - racconta lo scrittore esperto di hi-tech - un rispettato ingegnere e non uno scienziato pazzo, è riuscito a sistemare in alcuni nanosecondi trilioni di atomi di un elemento, mettendo questi atomi non solo in file perfette, ma anche assemblandoli ad altri ancora, creando nuove combinazioni mai viste prima.

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