Fukushima

Oltre un terzo dei bambini di Fukushima rischia di sviluppare un tumore

Bambini di FukushimaOltre un terzo dei bambini della regione del Giappone di Fukushima potrebbe essere a rischio di sviluppare il cancro se medici non applicheranno uno sforzo maggiore nel trattamento delle loro ghiandole tiroidee insolitamente invase dallo iodio radioattivo e impegnarsi per chiedere supporto internazionale pianificando aiuti e consulenze, secondo un nuovo rapporto di questi giorni.

Il nuovo rapporto mostra che quasi il 36 per cento dei bambini della prefettura di Fukushima colpite dal disastro nucleare hanno crescite anomale della tiroide. Questo è un numero estremamente elevato di anomalie – alcuni dei quali, dicono gli esperti, comportano un rischio di diventare cancerose. Dopo aver esaminato più di 38.000 bambini dall'area, medici hanno trovano che più di 13.000 hanno cisti o noduli sulla loro tiroide, afferma la sesta relazione di Fukushima prefettura salute gestione Survey.

In confronto, un'analisi del 2001 dall'associazione tiroide Giappone trovato invece lo zero per cento dei bambini nella città di Nagasaki, che ha sofferto un attacco nucleare nell'agosto del 1945, aveva noduli, che solo 0,8 per cento ha avuto cisti sulla loro tiroide, riporta il Telegraph.

Radiazione entra nel corpo e viene distribuita attraverso i tessuti molli, soprattutto nei muscoli e quindi si accumula nella tiroide. È questo accumulo che potenzialmente può portare al cancro.

Sono 14mila i decessi negli Usa provocati dalla nube radioattiva di Fukushima

Fukushima“Pericolosi elementi radioattivi rilasciati nel mare e nell’aria intorno a Fukushima si accumulano ad ogni passo nelle varie catene alimentari (per esempio dalle alghe ai crostacei, ai piccoli pesci, ai pesci più grandi, fino agli esseri umani, oppure dalla pioggia al terreno, all’erba, quindi nella carne di mucca e nel latte, fino agli esseri umani). Questi elementi – chiamati emettitori interni – entrando nel corpo, migrano verso specifici organi come la tiroide, il fegato, le ossa e il cervello, irradiando continuamente piccoli volumi di cellule con alte dosi di radiazioni alfa, beta e / o radiazioni gamma, e nel corso degli anni questo può provocare il cancro ” (Fukushima: Nuclear Apologists Play Shoot the Messenger on Radiation, di Helen Caldicott, The Age, 26 Aprile 2011)

Anche se Chernobyl è stato un enorme disastro senza precedenti, l’incidente si verificò soltanto a un reattore e che bruciò rapidamente. Una volta raffreddato, fu possibile coprirlo con un sarcofago di cemento costruito da 100.000 lavoratori. Ci sono 4400 tonnellate di barre di combustibile nucleare a Fukushima, una quantità impressionante, che sovrasta di molto la dimensione totale delle sorgenti di radiazioni di Chernobyl.” (Livello di radiazioni estremamente alto in Giappone: dati ufficiali dell’University Researchers Challenge, Global Research, 11 aprile 2011)

Un articolo di Dicembre 2011 pubblicato sul giornale medico statunitense the International Journal of Health Services (Ecco il link all’articolo: the International Journal of Health Services) riporta l’aumento negli Stati Uniti di 14.000 decessi dovuti alla fuoriuscita della nube radioattiva dalla centrale nucleare di Fukushima.

Fukushima: dopo un anno, un'inchiesta svela la raccapricciante gestione della crisi

FukushimaFar sfollare l’intera città di Tokyo. Il governo giapponese non escluse neanche questa ipotesi nei concitati giorni dopo il triplice disastro che colpì la centrale nucleare di Fukushima-Daichi. È quanto emerge da un’inchiesta condotta dalla Rebuild Japan Initiative Foundation che ha cercato di ricostruire la gestione della crisi provocata dal terremoto e dell’onda anomala che investirono l’impianto l’11 marzo scorso.

Il rapporto di 400 pagine sarà presentato per interno in settimana, ma anticipazioni pubblicate dal New York Times mettono a nudo la condotta dei vertici nipponici e puntano il dito contro il governo le cui iniziative rischiarono di aggravare la situazione, con il premier e i suoi ministri all’oscuro delle linee guida contenute nel protocollo di emergenza e consigliati male dagli esperti.

Per sei mesi trenta tra professori universitari, avvocati e giornalisti hanno indagato sull’accaduto, intervistando oltre 300 addetti ai lavori, funzionari governativi ed esperti dell’agenzia per il nucleare. Un lavoro in cui hanno avuto garanzia di massima collaborazione, considerato anche il desiderio di trasparenza dei cittadini, ha spiegato il giornalista Yoichi Funabashi, direttore del quotidiano Asahi e tra i fondatori dell’associazione.

Gli attori in campo furono tre: il governo; la dirigenza centrale del gestore dell’impianto ossia la Tokyo Electric Power, più conosciuta con l’acronimo Tepco, e i funzionari della società all’interno della centrale.

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