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Il nostro cervello è soggetto alla “legge di scala”
Il cervello dei mammiferi risulta costituito da elaborate pieghe. Uno studio recente sta mostrando che tali ripiegamenti non sono casuali, ma seguono una relazione matematica chiamata “legge di scala”, che curiosamente spiega anche come la carta si accartoccia. Le ricerche suggeriscono che le varie forme di cervelli dei mammiferi non nascerebbero da particolari processi di sviluppo che variano da specie a specie, quanto piuttosto da uno stesso processo fisico.
In biologia non è frequente trovare una relazione matematica che si adatta così bene ai dati a disposizione. La legge di scala descrive un modello per il cervello completamente sviluppato, studi sono in atto circa il come si formano le ripiegature nel cervello in via di sviluppo.
Queste “pieghe” nel cervello dei mammiferi sono molto importanti poiché servono ad aumentare la superficie totale della corteccia, ossia lo strato esterno di materia grigia dove risiedono i neuroni. Non tutti i mammiferi hanno cortecce ripiegate; gli animali chiamati “lissencefali” come i marsupiali, i roditori, gli insettivori, hanno un’organizzazione cerebrale meno elevata, con gli emisferi cerebrali a superficie liscia o con solchi appena accennati. Al contrario i primati, le balene, i cani e i gatti sono chiamati “girencefali” e hanno la superficie degli emisferi cerebrali percorsa da varie solcature (le cosiddette “circonvoluzioni cerebrali”).