Clima

Entro 100 anni l'umanità si estinguerà

Estinzione umanitàIl famoso scienziato australiano Frank Fenner, che ha contribuito alla eradicazione del vaiolo, prevede che gli esseri umani saranno probabilmente estinti entro 100 anni, a causa della sovrappopolazione e conseguente distruzione ambientale.

Fenner, che è professore emerito di microbiologia presso l’Australian National University (ANU) di Canberra, ha detto che l’homo sapiens non sarà in grado di sopravvivere all’esplosione demografica e al “consumo sfrenato”, e si estinguerà, forse entro un secolo, insieme a molte altre specie.

Fenner, che è professore emerito di microbiologia presso l’Australian National University (ANU) di Canberra, ha detto che l’homo sapiens non sarà in grado di sopravvivere all’esplosione demografica e al “consumo sfrenato”, e si estinguerà, forse entro un secolo, insieme a molte altre specie.

Questo andrebbe spiegato ai fanatici del 'solo i migranti evitano il calo della popolazione residente'.

La popolazione umana è 6,8 miliardi, e si prevede arrivi a sette miliardi l’anno prossimo. Non certo per ‘colpa’ nostra.

Il riscaldamento globale esiste veramente? Alcuni studi dicono di no!

Il riscaldamento globale non esisteLa macchina mediatica ha trascorso decenni a glissare su chi dice che il riscaldamento globale è una farsa.

Sono addirittura definiti con un titolo poco intelligente - “negazionisti”.

Ogni volta che un ondata di calore colpisce, ogni volta che l'immagine di un orso polare solitario viene ripresa... sinistre sterline son poste sul tavolo della riforma ambientale, più politica, più soldi per combattere il cambiamento climatico.

Ma quanto è realmente riscaldato il mondo?

Il loro messaggio è semplice: o sali sul carrozzone del riscaldamento globale di origine antropica... o sei solo ignorante.

Ma quanto è riscaldato il mondo?

È una domanda importante, considerando che il governo degli Stati Uniti spende 22 miliardi di dollari l'anno per combattere la crisi del riscaldamento globale (il doppio di quanto si spende proteggere il proprio confine).

In prospettiva, sono 41.856 dollari spesi ogni minuto per iniziative sul riscaldamento globale.

Le mezze stagioni sono ormai un ricordo

Clima senza stagioniGermogli precoci in primavera e foglie ritardatarie, che in autunno si dimenticano di cadere. E poi steppe che rimangono verdi e savane che si seccano sempre di più. Stavolta non sono luoghi comuni, è scienza.

Negli ultimi decenni i ritmi della natura sono cambiati. È quanto emerge da uno studio della Goethe-Universität di Francoforte, che ha compilato diverse serie di dati satellitari.

I cambiamenti identificati dallo studio non avranno impatti solo sulle aree naturali e sugli ecosistemi, ma sono destinati a cambiare l’agricoltura di tutto il mondo. Infatti si tratta dell’intero sistema di scambio di carbonio e di energia tra il suolo e l’atmosfera.

“Non c’è un angolo in tutto il pianeta che non sarà influenzato da questi cambiamenti”, spiega l’autore della ricerca, Robert Buitenwerf.

Lo studio ha analizzato i dati satellitari tra il 1981 e il 2012 sulla base di 21 parametri che misurano l'attività della vegetazione, allo scopo di misurare la durata e l'intensità della crescita delle foreste, dalle conifere della fascia boreale, fino elle foreste pluviali nei tropici. Il risultato è preoccupante: su 54 percento della superficie

terrestre, almeno uno dei parametri di attività vegetativa si è allontanato dal valore medio, di oltre due livelli di deviazione.

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