Clima

L’Antartide continua ad estendersi

AntartideContinua senza sosta l’eccezionale estensione dei ghiacci marini che circondano l’Antartide, verso latitudini più settentrionali.

L’ultima elaborazione del grafico dell’NSIDC, mette in evidenza come i ghiacci marini antartici stiano subendo una eccezionale avanzata, proprio al culmine dell’inverno australe. Attualmente, secondo i dati satellitari, l’estensione dei ghiacci marini del Polo Sud avrebbe addirittura superato i 18 milioni di chilometri quadrati, superando, ed anche in modo netto, i valori dell’inverno 2013, che fu un’annata davvero eccezionale, dopo il record di massima estensione archiviato nel 2012.

La massima concentrazione di ghiaccio, lì dove il limite della banchisa raggiunge latitudini piuttosto elevate, si sta registrando fra il mare di Weddell e il mare di Davis, dove ormai da anni troviamo una distesa di ghiaccio piuttosto compatta, che riesce a resistere per bene persino nel cuore dell’estate australe.

Una concentrazione di ghiaccio minore, erosa parzialmente dal passaggio di violente tempeste di vento, la troviamo ad ovest della penisola Antartica, fra il mare di Bellingshausen e il mare di Amundsen. Su questo ampio tratto di costa antartica la prevalenza di venti piuttosto miti e umidi, da NO, con continue avvezioni d’aria calda verso il Plateau occidentale dell’Antartide, ha inibito una significativa progressione verso nord dei ghiacci marini. Ma a parte il mare di Bellingshausen e il mare di Amundsen, sul resto dei mari che circondano il continente antartico l’estensione dei ghiacci marini ha ormai raggiunto valori davvero eccezionali.

Rio+20, l'obesità alle stelle dei Paesi ricchi devasta il pianeta

ObesitàDivorare le risorse della Terra con voracità e fame insaziabile. Lo fanno, più di altri, i Paesi industrializzati in cui il tasso di popolazione obesa è alle stelle. L’obesità dilaga ed il maggiore indice medio di massa corporea della popolazione corrisponde ad un maggior impatto ambientale, tassi più alti di inquinamento, un maggior consumismo.

Lo rivela uno studio presentato in occasione di Rio+20, pubblicato su BMC Public Health, a cura della London School of Hygiene & Tropical Medicine. Il peso della popolazione adulta mondiale è di quasi 287 milioni di tonnellate, di cui 15 milioni dovuti al sovrappeso e 3,5 milioni all’obesità.

Non sorprende affatto che la popolazione con il tasso più alto di obesità si concentri nei Paesi ricchi. Sul banco degli imputati una cattiva alimentazione, la sedentarietà, lo stress, stili di vita scorretti, fattori genetici ed ambientali, la mancanza di vita all’aria aperta e del contatto diretto con la natura.

Rio+20: l'ennesimo fallimento

Rio+20Alla Conferenza di Rio sul clima saltano fuori tutte le contraddizioni politiche del presente. Il vuoto di potere globale ed i soliti interessi in gioco di magnati e petrolieri fanno presagire un ennesimo fallimento

Obama, Cameron e la Merkel hanno deciso di disertare la Conferenza sul Clima in programma a Rio de Janeiro. Ognuno è preso dalle sue storie politiche personali ed è poco interessato a dare anche solo un segnale di interesse verso i cambiamenti climatici e la progettazione del futuro.

All'apertura degli incontri del Convegno si respira un'aria pesante di sfiducia.
Ieri sera intanto è saltato anche l'accordo per gli Oceani. USA, Russia, Canada e Venezuela hanno affondato l’ultima speranza per un accordo mondiale per la protezione delle acque internazionali. Duro il commento di Greenpeace: "L’Ocean Rescue Plan for the High Seas è stato affondato da chi vuole sfruttare fino all’esaurimento le risorse ittiche e i minerali del fondo marino, compreso il petrolio. Il nostro ministro “tecnico” Passera, che vuol riaprire alle trivelle i mari italiani, ringrazia commosso.

L’Ocean Rescue Plan era l’ultima cosa seria sul tavolo del vertice Rio+20, gettate a mare le ambizioni sulla Green Economy, sulla governance delle questioni ambientali, sull'accesso al cibo, i lavori dignitosi e troppo altro.

Cosa c’entra tutto questo con il futuro migliore che ci hanno promesso? Che c’entra con la Green Economy che dovrebbe garantire la compatibilità tra le nostre economie e un Pianeta con risorse limitate e sempre più prossime all’esaurimento? Forse qualcuno ha scambiato la green economy con la greenwashing economy, la sostenibilità con l’opportunità di ricoprire le vergogne di chi è responsabile dei danni inferti al Pianeta con qualche velo sottile".

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