Circuiti

Progettate pile 10 volte più potenti simulando la struttura della melagrana

Presso l’Università di Stanford degli ingegnosi studiosi, in collaborazione con il National Accelerator Laboratory del DOE, hanno progettato un elettrodo che, simulando la struttura della melagrana, è capace di immagazzinare fino a dieci volte l’energia che le pile riescono normalmente ad accumulare.

Il professor Yi Cui, associato all’Università di Stanford e capo del team di ricerca, spiega così questa invenzione: “Abbiamo di fronte ancora un paio di sfide, ma questo design ci porta ad un passo dall’utilizzare anodi di silicio in piccole batterie, più leggere e più potenti di quelle attuali, per prodotti come telefoni cellulari, tablet e macchine elettriche. Gli esperimenti hanno mostrato il nostro anodo a melograno funziona ad una capacità del 97 per cento anche dopo 1000 cicli di carica e scarica, collocandosi così ben all’interno della gamma desiderata per operazione commerciale”.

Gli anodi in silicio possono arrivare a memorizzare una carica pari a quasi 10 volte quella della grafite presente nelle tradizionali batterie agli ioni di litio e per ricavare il silicio per il momento si sta valutando di estrarlo dal residuo dell’involucro dei chicchi di riso che sono composti per ben il 20% dalla sostanza organica costituita da diossido di silicio.

Il silicio è fragile e dunque rischia di deformarsi o addirittura deteriorarsi durante la carica della batteria.

Una memoria che archivia dati per 13.8 miliardi di anni

Superman memory crystalDa quando l’umanità esiste come la conosciamo, lo scambio di informazioni ha avuto un ruolo centrale.

Considerando la durata limitata delle nostre vite, e della nostra memoria, e le ampie distanze che a volte ci separano, è stato necessario sviluppare metodi sempre più accurati per registrare informazioni da trasmettere ad altri simili ed alle generazioni future.

Dalle incisioni rupestri, alla terracotta, ai papiri ed infine alla carta, i supporti sono diventati sempre più pratici e compatti, fino ad arrivare alla memoria digitale: rapida e funzionale, permette di trasportare quantità incredibili di documenti in supporti minuscoli e di inviarli dall’altra parte del mondo ad altissime velocità.

Se è vero, però, che la praticità e rapidità di questi mezzi è andata aumentando, è anche vero che essi sono diventati sempre più fragili. Paradossalmente, le incisioni sulla pietra delle piramidi e sui monumenti romani sono tuttora indelebili, mentre basterebbe un blackout al momento sbagliato a mandare in “fumo” decine di documenti.

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