Patologie

Necro-Mortosis è il nome del virus che provoca il cannibalismo

Necro - MortosisSecondo quanto si apprende dal sito del World Health Autority esisterebbe un virus chiamato "Necro - Mortosis" comparso per la prima volta nel lontano 2006, che rende le vittime di contagio, come cannibali.

Stando a quanto si può apprendere, dal sito, lo scopo dello stesso è quello di aiutare a comprendere meglio la dinamica del virus, il contagio, i sintomi e inoltre si vuole preparare la popolazione ad essere pronta nel caso avvenga uno scoppio di contagio nella propria area, a tal proposito è stato anche istituito un numero a cui telefonare in modo anonimo nel caso si sospetti che qualcuno di vostra coscienza sia stato contagiato o se presenti i sintomi del virus.

I primi casi segnalati di Necro-Mortosis sono stati registrati ad Haiti all'inizio del 2006. Presto si diffuse nella Repubblica Dominicana, seguita da Puerto Rico, alla fine del 2006 alcuni casi sono stati riportati in Centro e Sud America, Sud ed Est Europa, parte dell'Asia e del Medio Oriente. Si legge nel sito che la contrazione del Mortosis è un rischio per qualsiasi genere, razza o gruppo di età.

Il contagio avviene attraverso lo scambio di sangue, saliva o altri fluidi corporei, tra cui morsi. Il Mortosis può essere contratto attraverso la condivisione di aghi e per via sessuale nel caso di partner infetto. Non esisterebbe alcun antidoto conosciuto al momento (attenzione alle truffe su internet che sostengono di vendere cure o inibitori). Il Mortosis non sarebbe trasmissibile tramite aria e, sempre stando a quanto si apprende dal sito del World Health Autority, se  si riceve un morso da un contagiato su un braccio o una gamba, tagliando l'arto interessato si può rimuovere l'infezione, ma solo entro i primi minuti dall'esposizione. Mentre bruciare la ferita interessata non rimuove l'infezione ma ne ritarda gli effetti.

IRB di Bellinzona: le patologie provocate dallo stress

StressLa rivista scientifica Molecular Cell ha pubblicato i risultati di uno studio condotto dal gruppo del Professor Maurizio Molinari all’Istituto di Ricerca in Biomedicina (IRB) di Bellinzona affiliato all’USI, in collaborazione con il gruppo del Professor Fulvio Reggiori all’University Medical Center di Utrecht.

Lo studio descrive un meccanismo adottato dalle nostre cellule per evitare lo scatenarsi di stress che le porterebbe, inevitabilmente, alla morte.

Le cellule sono vere e proprie “fabbriche di proteine”. Ne producono svariate migliaia con funzioni che, per fare qualche esempio, vanno dal permetterci di vedere, sentire, digerire ciò che mangiamo, trasportare l’ossigeno nel sangue fino a proteggere il nostro organismo dall’attacco di virus e batteri.

Le proteine che non assumono la corretta struttura possono formare degli aggregati che si depositano nelle cellule provocando stress letali che le uccidono. Tali stress sono all’origine di svariate malattie umane come Alzheimer, Parkinson, fibrosi cistica e di tutta una serie di malattie ereditarie più o meno rare con decorso infausto.

A seconda dell’organo colpito, queste malattie causano per esempio la perdita delle facoltà cognitive, gravi problemi polmonari ed epatici, la perdita della vista e rappresentano un costo medico e sociale enorme.

Gli “spazzini molecolari”

Malattie respiratorie in aumento

FumoOgni anno in Italia muoiono 40 mila persone. Ieri (27.06.2012) la giornata mondiale della Spirometria e quest’anno si celebra con un Congresso a Palazzo Rospigliosi a Roma e riguarda in particolare le linee guida per la prevenzione e la cura delle patologie respiratorie delineate nella European Respiratory Roadmap

Lo facciamo quattordici volte al minuto, 840 volte ogni ora, più di sette milioni di volte l’anno. Il respiro è l’atto fondamentale della vita, perché dalla sua funzionalità dipende il benessere dell’intero organismo. Alla questione respiratoria la European Respiratory Society dedica lo “European Respiratory Day”, che quest’anno si celebra con un Congresso a Palazzo Rospigliosi a Roma il 27 e 28 giugno a Roma e riguarda in particolare le linee guida per la prevenzione e la cura delle patologie respiratorie delineate nella European Respiratory Roadmap.

Le malattie respiratorie sono in aumento e in qualche misura stanno cambiando i loro “target”. Infatti non sono più gli uomini anziani quelli maggiormente in pericolo: adolescenti, di sesso femminile, fumatrici, in sovrappeso e depresse sono infatti le caratteristiche del nuovo gruppo di popolazione da tenere sotto controllo.

Le malattie respiratorie, secondo i National Institutes of Health (Nih) statunitensi diventeranno entro il 2020 le patologie che maggiormente peggioreranno la vita delle persone, seconde solo all’Aids. Per informare e sensibilizzare la popolazione sulle malattie respiratorie, sempre oggi 27 giugno si celebra la Giornata Mondiale della Spirometria, che a Roma vede un’iniziativa dedicata ai cittadini con la possibilità di sottoporsi a una spirometria presso il gazebo installato nella galleria Alberto Sordi.

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