Salute

L'importanza della respirazione

RespirazioneIl segreto per perdere peso, ritrovare forma fisica e salute si trova nell’aspetto più semplice ma più trascurato della nostra vita: il modo in cui respiriamo. Uno dei più grandi ostacoli al nostro benessere è quasi sconosciuto: respiriamo troppo.

La quantità di aria che respirate può stravolgere tutto ciò che pensate di sapere sul vostro corpo, la vostra salute e le vostre prestazioni sportive. Vi domanderete in che senso io parli di >. Dopotutto, l’aria non è qualcosa di cui ci si possa abbuffare o di cui si possa bere un bicchiere di troppo.

E se invece fosse così, in un certo senso? E se le buone abitudini respiratorie fossero altrettanto importanti di quelle alimentari per raggiungere la forma fisica ideale? E se fossero addirittura più essenziali dell’alimentazione?

Molti di noi immettono nel loro organismo quasi tre volte la quantità di aria utile, contribuendo così a causare o a peggiorare una serie di disturbi tra cui stanchezza cronica, insonnia, problemi di peso e di cuore, ansia, asma. Patrick McKeown ha messo a punto, testandolo su migliaia di persone, un metodo capace di migliorare la quantità di ossigeno che il sangue trasporta a muscoli, cervello e cuore mediante l’applicazione di semplici tecniche al modo in cui respiriamo. Partendo da un facile test per valutare l’efficienza con cui il nostro corpo utilizza l’ossigeno, nel suo libro Patrick McKeown spiega come incrementarla, quanto sia importante la respirazione a bocca chiusa, il valore dell’anidride carbonica, come evitare una dannosa produzione di radicali liberi.

L'inquinamento ridurrà la quantità di proteine disponibili

InquinamentoCirca 150 milioni di persone rischiano una perdita significativa di proteine se le emissioni di anidride carbonica continueranno a salire. Ciò significa che nei Paesi più colpiti dall'inquinamento i bambini saranno più esposti a malattie e rischio di morte. È quanto emerge da nuove ricerche pubblicate su Environmental Health Perspectives.

I ricercatori dell’Harvard T.H. Chan School of Public Health affermano che attualmente il 76% della popolazione mondiale ottiene la maggior parte delle proteine dalle piante, ma l’aumento di emissioni di CO2 ridurrà la quantità di proteine disponibile così come di ferro e zinco – in una serie di colture di base.

Entro il 2050 diciotto paesi, tra cui l’India, potrebbero perdere oltre il 5% di proteine alimentari a causa della riduzione del valore nutrizionale di colture come riso, frumento e orzo. La mancanza di proteine indebolisce i bambini determinando scarsa crescita ponderale e bassa statura, con conseguente maggiore esposizione alle malattie.

"È necessario mettere a punto diete diversificate e nutrienti, arricchendo il contenuto nutrizionale delle colture principali e coltivando vegetali meno sensibili agli effetti della CO2, spiega il ricercatore Samuel Myers.”

Il nostro corpo neutralizza i tumori che non sappiamo di avere

TumoriLuigi De Marchi, psicologo clinico e sociale, autore di numerosi saggi conosciuti a livello internazionale, parlando con un amico anatomo-patologo del Veneto sui dubbi dell’utilità delle diagnosi e delle terapie anti-tumorali, si sentì rispondere: «Sì, anch’io ho molti dubbi.

Sapessi quante volte, nelle autopsie sui cadaveri di vecchi contadini delle nostre valli più sperdute ho trovato tumori regrediti e neutralizzati naturalmente dall’organismo: era tutta gente che era guarita da sola del suo tumore ed era poi morta per altre cause, del tutto indipendenti dalla patologia tumorale». «Se la tanto conclamata diffusione delle patologie cancerose negli ultimi decenni – si chiese Luigi De Marchi – in tutto l’Occidente avanzato fosse solo un’illusione ottica, prodotta dalla diffusione delle diagnosi precoci di tumori che un tempo passavano inosservati e regredivano naturalmente? E se il tanto conclamato incremento della mortalità da cancro fosse solo il risultato sia dell’angoscia di morte prodotta dalle diagnosi precoci e dal clima terrorizzante degli ospedali, sia della debilitazione e intossicazione del paziente prodotte dalle terapie invasive, traumatizzanti e tossiche della medicina ufficiale? Insomma, se fosse il risultato del blocco che l’angoscia della diagnosi e i danni delle terapie impongono ai processi naturali di regressione e guarigione dei tumori?».

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