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Scoperto nuovo metodo contro i batteri resistenti ai farmaci
Sperimentato con successo un nuovo trattamento molto più efficace degli antibiotici tradizionali nell'inibire la crescita di batteri resistenti ai farmaci, tra cui i cosiddetti “superbatteri” che affliggono gli ospedali e e le case di cura.
Ad annunciarlo è stato un gruppo di ricercatori del Center for Vaccine Research della University of Pittsburgh in uno studio pubblicato sulla rivista Antimicrobial Agents and Chemotherapy.
I ricercatori hanno sviluppato una versione sintetica e più efficiente di una sequenza di aminoacidi simili a quelli presenti sulla “coda” di una proteina di superficie del virus dell'Hiv, quella che permette di entrare e infettare le cellule.
In pratica gli studiosi hanno creato in laboratorio i cosiddetti peptidi antimicrobici cationici (Ecaps), i cui effetti sono stati testati su 100 diversi ceppi batterici isolati dai polmoni di pazienti pediatrici affetti da fibrosi cistica.
I risultati sono stati paragonati agli effetti della colistina, uno degli antibiotici standard più potenti, e di un peptide antimicrobico naturale (LL37) . LL37 e la colistina hanno inibito la crescita dei ceppi batterici del 50 per cento, dimostrando un elevato livello di resistenza batterica a questi farmaci.
Al contrario i due Ecaps hanno inibito la crescita dei cappi batterici di circa il 90 per cento.