Danneggiamento ecosistema

Il sostituto di Haarp è una realtà

Haarp scie chimicheLa notizia che l’Aviazione Americana si prepara a smantellare Haarp entro l’estate prossima, è stata data dall’Anchorage Daily News, un quotidiano on-line attivo in Alaska, il 14 maggio scorso.

“FAIRBANKS — The U.S. Air Force gave official notice to Congress Wednesday that it intends to dismantle the $300 million High Frequency Active Auroral Research Program in Gakona this summer.” Ossia: “Fairbanks — L’Aviazione degli Stati Uniti ha dato notizia ufficiale al Congresso mercoledì che intende smantellare il programma da 300 milioni di dollari High Frequency Active Auroral Research Program (Haarp) a Gakona quest’estate.” Così inizia l’articolo che ci mette al corrente della vicenda.

Il quotidiano ci informa anche che lo shutdown di Haarp, inizierà dopo un ultimo esperimento che si terrà verso la metà di giugno. In realtà l’ADN, non fa altro che informarci di un’audizione tenutasi presso il Senato americano, durante la quale, è stata particolarmente significativa una risposta data da David Walker, vice Segretario della Air Force per la scienza, la tecnologia e l’ingegneria.

Questi, rispondendo alle domande della senatrice Lisa Murkowski, ha testualmente affermato: “We’re moving on to other ways of managing the ionosphere, which the HAARP was really designed to do, to inject energy into the ionosphere to be able to actually control it. But that work has been completed.” Ossia: “Ci stiamo muovendo verso altri modi di gestione della ionosfera, cosa per cui HAARP è precisamente progettato, immettere energia nella ionosfera per poterla realmente controllare. Ma questo lavoro è già stato completato.”

Edward Teller e il suo libro bianco degli anni ‘90

Edward TellerEdward Teller scrisse un libro bianco, alla fine degli anni ‘90, nel quale descrisse un’operazione di proporzioni epiche per cambiare il corso di ciò che era “temuto” da un gruppo internazionale di scienziati, compreso lo stesso Teller, dei Livermore National Laboratories, ossia un insieme di cataclismi causati dal cosiddetto “riscaldamento globale”, dall’eccesso di radiazione ultravioletta, dall’assottigliamento dello strato di ozono e da altre catastrofi teoriche (Edward Teller's “Sun Screen” Document - PDF).

Dimostrando ciò, Teller, padre della bomba all’idrogeno, diventò responsabile di distorte strategie dalle conseguenze letali per l’umanità. Sicurezza, tossicità, mortalità, impatto ambientale, etica sono parole con cui Teller non ebbe alcuna familiarità. (WHO IS EDWARD TELLER?)

Le strategie per mitigare il riscaldamento globale e l’impatto dei raggi ultravioletti furono presentate alla comunità da Teller e da altri e portarono all’impiego di un microparticolato.

Così un microparticolato di bario, alluminio, selenio, torio fu disperso da aerei ad alta quota (scie chimiche stratosferiche) e ionizzato con una specifica carica elettrica (BARIUMFLUORIDE OPTICAL CRYSTAL SAFETY DATA SHEET) (Chemtrails and Barium - absorption & inhalation...) (2003 Chemtrails over America (RADIO FREQUENCY MISSION PLANNER).

Snowpiercer: il film che denuncia le scie chimiche

Snowpiercer2031. Dopo che è fallito il tentativo di combattere il riscaldamento del pianeta, una nuova era glaciale falcidia gli abitanti della Terra.

Gli unici superstiti sono coloro che hanno lottato con tutte le loro forze per procurarsi un biglietto ed aggiudicarsi un posto a bordo dello Snowpiercer, un treno ad alta velocità che percorre interi continenti, traendo energia da una fonte inesauribile.

Sul convoglio, lanciato in un percorso senza meta, si riproducono le differenze tipiche della società: i poveri sono pigiati nelle ultime carrozze, mentre i ricchi viaggiano nei lussuosi vagoni di testa. La difficile convivenza ed i delicati equilibri tra le classi sfociano in tumulti. Curtis, novello Spartaco, leader dei reietti, attende il momento propizio per il riscatto…

Il regista, il sud-coreano Joon-Ho Bong, si è avventurato in una produzione claustrofobica e convulsa, dove lo scenario statico di un futuro prossimo è tradotto in un motivo odeporico.

“Bong Joon-Ho è regista d'immenso talento, funambolo capace di tenersi in equilibrio tra cinema popolare e rilettura critica, caustica o giocosa del genere. Quali che siano gli esiti del box office sul mercato internazionale, Bong ha portato sullo schermo il suo classico di fantascienza, che non è solo un'efficace opera di intrattenimento (seppure saldamente collocata all'estremo oscuro dello spettro dell'intrattenimento), ma anche una profonda riflessione filosofica sulla natura dell'uomo e le sorti dell'umanità, cupa e inquietante, disperata e raggelante, ma al contempo venata - come sempre in Bong - di sapida ironia e aperta, nel finale ad un abbacinante raggio di speranza”.

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