HAARP

Riflessioni sugli epocali incendi in California

Incendi in CaliforniaDa alcuni lustri la California è afflitta da una siccità di naturale artificiale: questa aridità è stato il presupposto per favorire devastanti incendi che, negli anni passati, hanno incenerito foreste di conifere ed altre aree coperte da vegetazione e da colture, mentre nelle ultime settimane molti roghi, invece di bruciare alberi e siepi, hanno distrutto solo le abitazioni e gli autoveicoli.

Sembra che le case siano state incendiate usando spesso come "inneschi" i contatori stupidi ("smart" meters), ormai installati in parecchi appartamenti e case unifamiliari. Non solo, numerosi testimoni hanno riferito fenomeni singolari, riconducibili all'uso di armi al plasma, di dispositivi elettromagnetici e di apparati laser.

Anche in Piemonte, le fiamme che hanno ridotto in cenere nei mesi passati vaste superfici boschive, lambendo pure zone abitate, sono state spesso associate a sfere (sfere di plasma?).

Con ferocia inaudita, il governo segreto cui lo stesso esecutivo statunitense deve sottostare, sta applicando l’Agenda 21, ossia il piano che, con la scusa di proteggere la Terra dai cosiddetti cambiamenti climatici attribuiti falsamente ad un presunto aumento della concentrazione di biossido di carbonio in atmosfera, implica, tra le altre efferatezze, il trasferimento di intere popolazioni dai loro territori d’origine in ghetti affollati di casermoni che ospitano mini-alloggi.

Dopo Giulietto Chiesa pure Harward dice che le scie chimiche servono per “proteggere” la Terra

Dopo Giulietto Chiesa pure Haward dice che le scie chimiche servono per proteggere la TerraOscurare il cielo, per raffreddare la Terra. Contrordine, ragazzi: le scie chimiche esistono, e sono utili, anzi utilissime. A spiazzare i “negazionisti” ora è un team di ricercatori dell’università statunitense di Harvard, che ha messo nero su bianco un progetto già in fase di attuazione: mettere in volo palloni sonda al fine di disseminare il cielo di una nube chimica di particolato, allo scopo dichiarato di ridurre le temperature terrestri.

“Uno scudo chimico contro il global warming”: la notizia è stata prontamente ripresa da tutti i principali media, dalla “Bbc” al “New York Times”, e in Italia anche dal mensile “Focus”, «in passato tra i più feroci oppositori di queste teorie», scrive Riccardo Pizzirani su “Luogo Comune”. «Come sostenuto dai ricercatori “complottisti” che studiano la geoingegneria clandestina e l’effetto di “global dimming” delle scie chimiche, basta irrorare una piccola percentuale del cielo per aumentare significativamente la capacità dell’atmosfera di riflettere i raggi solari: basterebbe l’1% del cielo». Ma il progetto di Harvard si spinge anche più in là, proponendo di «irrorare dal 2 al 4% del cielo per abbassare le temperature di 1,5 gradi centigradi, per riportare la temperatura ai livelli terresti pre-industriali».

Afferrato il senso della proposta, continua Pizzirani, bisognerebbe chiedersi «se è opportuno, etico e giusto» portare avanti un progetto così estremo e rischioso, concepito per «controbilanciare l’imponente consumo di petrolio e altri combustibili fossili, senza minimamente ridurlo».

Il fisico brasiliano Fran De Aquino ha elaborato un’ipotesi sui sismi artificiali

Il fisico brasiliano Fran De AquinoLo scienziato brasiliano Fran De Aquino (brevetto per la produzione di precipitazioni) è uno fra gli esperti che da anni denunciano sia l’uso di armi tettoniche, attraverso l’impiego dei riscaldatori ionosferici (impianti H.A.A.R.P.) sia le operazioni chimico-biologiche in atmosfera. A proposito di terremoti artificiali, De Aquino, che è un fisico quantistico, ha elaborato un’ipotesi che integra ed affianca quella di Brooks Agnew. [1] Come tutte le ipotesi, potrà essere convalidata o falsificata (Karl Popper docet) in tutto o in parte. Fatto sta che i sismi causati più o meno deliberatamente dal complesso militare-industriale per i suoi loschi fini sono una realtà: in molti disastrosi sommovimenti tellurici di questi ultimi lustri, madre natura non c’entra alcunché.

De Aquino ritiene che la propagazione attraverso i sistemi H.A.A.R.P. di onde a bassissima frequenza (E.L.F.), interagisca con gli ioni (particelle elettricamente cariche che hanno ceduto o acquisito elettroni) presenti nelle fasce di Van Allen. [2] L’interazione fra campo elettromagnetico e campo gravitazionale porta ad una riduzione della gravità sopra una certa zona della superficie terrestre.

Tale diminuzione di gravità innesca un decremento della pressione della colonna d’aria posta sopra un’area della Terra, generando, a mo’ di rinculo, un sollevamento dello strato superficiale della litosfera.

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