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Machine learning capaci di decidere

Machine learningGrazie a questa tecnologia un sistema informatico è in grado di assumere autonomamente delle decisioni o effettuare predizioni

Il machine learning è una branca della scienza informatica che prende le mosse dagli studi sul pattern recognition(1) e sulla teoria dell'apprendimento computazionale(2). Si tratta, dunque, di una disciplina strettamente affine all'intelligenza artificiale(3), con la quale condivide scopi e metodi di lavoro. Come per l'AI (Artificial Intelligence), anche gli scienziati impegnati nel campo dell'apprendimento automatico studiano algoritmi che permettano di rendere "intelligenti" macchine informatiche altrimenti incapaci di prendere decisioni autonome.

Che cos'è il machine learning

Nello specifico, il machine learning (o apprendimento automatico) è un metodo di analisi dei dati che punta ad automatizzare la creazione di modelli analitici. Grazie a speciali algoritmi che apprendono iterativamente partendo da una base dati fornita dall'uomo, il machine learning permette a computer e altri sistemi informatici di apprendere nuove nozioni e informazioni, prendere decisioni ed effettuare predizioni senza che siano stati precedentemente istruiti per farlo.

Farsi trascinare...

NewsEffetto trascinamento: così definiremmo la deplorevole situazione che si genera, quando per smentire una tesi considerata bizzarra ed inverosimile, si avvalorano, palesando totale assenza di spirito critico, i più screditati modelli propugnati dall’establishment pseudo-scientifico e le più ridicole versioni ufficiali.

Un esempio per tutti: ci si impegna per confutare la teoria della Terra discoidale (vulgo “teoria della Terra piatta), con argomenti più o meno persuasivi, più o meno plausibili, ma, nel contempo, ci si trascina dietro, nella foga della confutazione, tutto il più polveroso armamentario della propaganda: si adducono come prove documenti partoriti dalla nasuta N.A.S.A., (comprese castronaute dalle improbabili permanenti), ci si richiama ad autori famigerati per la loro vicinanza alla disinformazione, si evocano paradigmi che esorbitano dal tema trattato, come l’obsoleto Darwinismo o concetti scientifici messi in discussione, se non in crisi, dalle più recenti acquisizioni della fisica quantistica, di altre avanguardie epistemologiche, di altri orizzonti gnoseologici.

Non solo, invece di procedere con rigore metodologico e con precisione semantica, presto si scade nella denigrazione, usando i soliti epiteti (ad esempio, l’orrido neologismo “complottisti”). Così subito si comprende che il proposito di oggettività ostentato da certi ricercatori è solo il velo dietro cui si nasconde la maschera butterata del negazionismo.

Internet e il World Wide Web

InternetC’era una volta il World Wide Web, nella testa del suo inventore, Tim Berner’s Lee. Un uomo a cui non importava molto della tecnologia in sé e per sé, quanto della possibilità di mettere in contatto istantaneamente uomini, risorse e conoscenze distanti nel tempo e nello spazio, senza mediazioni.

Il World Wide Web si fonda su un’idea ancora più anarchica: Internet. La rete delle reti è una tecnologia, sviluppata in ambito governativo militare, nata per garantire un sistema di comunicazioni che fosse tollerante alle interruzioni. Si basa infatti su un protocollo (il cosiddetto TCP/IP) che consente di smistare i dati su canali diversi, calcolando da sé il percorso migliore per giungere lo stesso a destinazione nonostante, ad esempio, il nemico abbia distrutto un collegamento fisico.

Due tecnologie, il World Wide Web e il TCP/IP, che hanno rivoluzionato il mondo, consentendo dapprima una crescita esponenziale della condivisione di documenti e studi in ambito universitario, e poi ponendo le basi per un nuovo Rinascimento fatto di condivisione, disintermediazione, scrittura collaborativa, consapevolezza aumentata.

Internet e il World Wide Web hanno reso obsoleto il vecchio mondo piramidale, basato su precise strutture di intermediazione tra informazioni, merci, potere.

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