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Negli Usa pure i cani devono avere la cintura in macchina

Cane con cinturaStretta nel New Jersey, negli Stati Uniti, per gli automobilisti che trasportano cani in macchina. Come qualsiasi altro passeggero, gli animali devono viaggiare con la cintura di sicurezza allacciata. Altrimenti si rischia una multa di 250 dollari (circa 200 euro).

La decisione per permettere al guidatore di non essere ostacolato o distratto durante le manovre. Poi, in caso d'incidente, i cani non diventano "proiettili" sparati contro le strutture interne dell'auto e le persone a bordo. E ora anche l'Indiana intende introdurre questa regola.

Tuttavia, bisogna acquistare una cintura speciale per il cane, che consente due posizioni, in base alla postura preferita dall'animale. Ovviamente, se il migliore amico dell'uomo siede davanti, va disattivato l'airbag anteriore lato passeggero (si evita il rischio che il cane venga ferito dal cuscino dopo un eventuale incidente).

Anche in Gran Bretagna si pensa a misure analoghe a quelle introdotte nel New Jersey. Mentre in Italia è vietato il trasporto di un animale domestico in libertà se rappresenta un impedimento o un pericolo per la guida. In questo caso, va custodito in una gabbia o nel vano di dietro, diviso da una rete (articolo 169 del codice della strada).

Per chi sgarra, la multa è di 80 euro, col taglio di un punto nella patente. Una norma che lascia quindi ampia "libertà" al poliziotto: è l'agente a stabilire se il cane dà fastidio a chi guida oppure no.

In Louisiana le carcerazioni sono un vero e proprio business

Charlie ChaplinSecondo un clamoroso articolo del Times-Picayune, non esiste in America o nel mondo un luogo con un tasso di popolazione carceraria così elevato come quello dello stato della Louisiana.

Importante causa di questo ammontare nello stato del sud degli Stati Uniti è la vasta presenza di carceri possedute da società private e spesso dirette da sceriffi delle contee rurali.

L’industria carceraria della Louisiana crea profitti per 140 milioni di euro, favorendo così il mantenimento della popolazione carceraria su elevati livelli. Inoltre la Louisiana è al primo posto negli USA come numero di omicidi, fatto che ha portato negli ultimi vent’anni al raddoppio della popolazione carceraria.

Il segreto fattore trainante dietro il ben collaudato sistema carcerario è il vile, sonante denaro. La maggior parte dei detenuti della Louisiana è imprigionata in strutture a scopo di lucro che devono procurarsi un costante afflusso di esseri umani per non far fallire il settore da 140 milioni di euro.

Diverse società carcerarie private americane dominano il mercato. Ma per una singolare particolarità, la maggior parte degli imprenditori carcerari della Louisiana sono sceriffi delle contee rurali, i quali spadroneggiano in remote comunità come quelle di Madison, Avoyelles, East Carroll e Concordia. Una buona parte delle forze dell’ordine della Louisiana è finanziata con dollari sottratti legalmente alle principali attività carcerarie.

Le donazioni degli SMS per i terremoti diventano fondi da trasformare in prestiti

Donazioni degli sms destinate a chi?La domanda che in molti si pongono è: dove finiscono questi soldi?

La risposta potrebbe non piacere a molte persone che hanno deciso di donare. In realtà, ad essere precisi, è impossibile conoscere la destinazione d'uso di quei soldi.

Si può fare riferimento al caso più recente, quello del terremoto che colpì L'Aquila nel 2009. In quel caso vennero raccolti 5 milioni di euro, una cifra impressionante che dà l'idea di quanti italiani rimasero colpiti dal devastante sisma che ha distrutto la città abruzzese.

Come sono stati impiegati?

La sorpresa è che per quanto chi dona immagina di fornire un aiuto immediato (l'idea è connaturata alla "modalità" di donazione, immediata) la realtà dei fatti è un'altra. Il denaro raccolto nel 2009 è stato affidato dalla Protezione Civile ad Etimos, un consorzio finanziario internazionale che si occupa di microcredito in molte realtà in giro per il mondo.

Per farci cosa?

Concedere prestiti a "tassi agevolati" a persone ed imprese coinvolte nel sisma.

Nessun "regalo", quello che la gran parte dei donatori avrebbe immaginato, e per quanto siano "a condizioni vantaggiosissime" si tratta per sempre di un prestito da rimborsare. Fra l'altro dei 5 milioni di raccolti 470 mila euro sono stati utilizzati "per oneri riferibili alla gestione del progetto", costi che (giurano i responsabili) sono "largamente insufficienti".

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