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Secondo Adusbef le banche istigano al suicidio

Elio LannuttiÈ questa una delle accuse mosse da Adusbef in un esposto inviato alle maggiori procure italiane. Sono ipotizzati anche i reati di truffa, peculato, abuso d’ufficio e appropriazione indebita. La novità delle ultime ore sta nel fatto che, secondo quanto detto ad Affaritaliani.it dal presidente di Adusbef Elio Lannutti, “una delle procure ha già affidato le deleghe per l’inizio delle indagini alla guardia di finanza”.

Le banche istigano al suicidio. È questa una delle accuse mosse da Adusbef in un esposto inviato alle maggiori procure italiane. Oltre all’istigazione al suicidio, sono ipotizzati altri reati: truffa, peculato, abuso d’ufficio e appropriazione indebita. La novità delle ultime ore sta nel fatto che, secondo quanto detto ad Affaritaliani.it dal presidente di Adusbef Elio Lannutti, “una delle procure ha già affidato le deleghe per l’inizio delle indagini alla guardia di finanza”.

L’accusa parte dalle due operazioni di Ltro. Cioè dai finanziamenti concessi dalla Bce a un tasso agevolato dell'1%. L'iniziativa ha permesso agli istituti italiani di incamerare 251 miliardi di euro. Una iniezione di liquidità che, secondo Adusbef, gli istituti hanno tenuto per sé. “Quel finanziamento – afferma Lannutti – doveva servire a immettere nuova liquidità sul mercato e aumentare la disponibilità di credito verso le aziende. E invece è stato usato per pagare i bonus dei manager o per ripianare i bilanci delle banche. Mentre la crisi ha portato una catena di fallimenti, licenziamenti e suicidi”.

Nella coppia la donna usa la violenza contro il proprio partner spesso per prima

Lite di coppiaLe donne usano la violenza contro i loro partner nella stessa misura degli uomini: lo dimostra uno studio internazionale unico, svolto in 30 paesi. 900 studenti svedesi hanno risposto alle 300 domande sulla violenza di coppia che essi stessi hanno sperimentato.

Le donne hanno dichiarato che nell’intera casistica – spintoni, insulti, gravi aggressioni – hanno esposto i loro partner a tali comportamenti. Il 10% delle donne ed il 4% degli uomini hanno colpito per primi. Pertanto, è ingenuo affermare che le donne non usano la violenza contro gli uomini – scrive Peter Gill, professore di educazione e Carita Remahl, Master in Educazione.
Nel dibattito sulla violenza contro le donne si verifica una serie di nozioni fuorvianti sul fenomeno; un esempio è il postulato radicale secondo cui il 46% delle donne svedesi di oltre 15 anni di età hanno subito violenza da un uomo; o l’affermazione, non provata ed unilaterale, secondo cui la violenza è dovuta a ragioni strutturali e gli uomini, collettivamente, rientrano in questa struttura.

La cifra del 46% è stata “sparata” senza alcun riguardo alle varie circostanze in cui la violenza si è verificata, fra cui l’età, la motivazione, e così via.

I ricercatori che desiderano evitare tali “distinguo” spesso si esprimono in termini di “un X per cento delle donne sono state vittime di violenza”; ma una simile affermazione entra in crisi al cospetto della violenza come fenomeno complesso, con cause multiple, un atto che raramente si verifica in modo “pulito”, lineare.

Lei lo lascia e lui per vendicarsi la aggredisce versandole addosso acido solforico

Patricia LefrancLe due fotografie ritraggono Patricia Lefranc: una immagine prima del tentato omicidio e l’altra dopo tale devastante aggressione. La signora Lefranc aveva interrotto la relazione sentimentale col 57enne Richard Remes e, poco tempo dopo, l’uomo la attese fuori dall’ascensore del palazzo in cui viveva, il Molenbeek-Saint-Jean, e l’aggredì versandole addosso, sulla testa e sul corpo, l’acido solforico. Era il primo dicembre del 2009, le urla di dolore e terrore improvvise richiamarono l’attenzione di alcune persone che subito avvisarono i soccorsi. Patricia pensò che sarebbe morta lì e in quel momento. Entrò in coma ma tre mesi dopo si svegliò ritrovandosi in un ospedale di Bruxelles con accanto i suoi tre figli: Laetitia di 28 anni, Marie di 18 e Joey di 13.

Patricia è sopravvissuta e in due anni ha dovuto affrontare 86 operazioni chirurgiche e 30 innesti di pelle. Il 13 marzo accompagnata dal suo avvocato, Daniel Spreutels, si è recata in tribunale, a Bruxelles, per il processo di Richard Remes, accusato di tentato omicidio e arrestato grazie a un testimone oculare.

"Sono determinata a guardarlo negli occhi e mostrargli il danno che mi ha fatto. - ha spiegato Lefranc alla stampa - Ho perso la vista dall'occhio sinistro e l'udito da un orecchio. Il mio dito anulare destro è stato amputato. Dopo l'ottantesima operazione di chirurgia estetica e di ricostruzione, ho smesso di contarle." L’acido ha intaccato anche il cuore e i polmoni, ma le protesi al seno li hanno protetti un po'.

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