Società

Nasa e alieni: sappiamo dove sono...

Ellen Stofan NASA“Sappiamo dove cercare gli alieni ed abbiamo i mezzi per poterlo fare”.

Queste dichiarazioni incredibili arrivano dal capo ricercatore della Nasa, che afferma inoltre che tra circa 20 anni avremo le prove concrete e tangibili della loro esistenza.

Queste frasi sono state affermate durante una conferenza che si è tenuta in questi giorni a Washington.

Siamo finalmente pronti per la verità?

Gli alieni e le prove della loro esistenza

Martedì 7 Aprile 2015, si è tenuto a Washington un convegno, a cui hanno partecipato i leader scientifici della Nasa, che aveva come tema proprio la possibilità dell’esistenza della vita fuori dal nostro pianeta. Il verdetto è stato unanime: la vita c’è, e sappiamo anche dove andarla a cercare.

La più sicura di questo fatto è stata proprio Ellen Stofan, capo ricercatore della Nasa, che ha dichiarato che ci sono molte probabilità che nei prossimi 20 anni si riescano a trovare le prove certe dell’esistenza di altre forme di vita.

Vi riportiamo le dichiarazioni di Stofan: “Credo che riusciremo ad ottenere indizi molto chiari sulla presenza di forme di vita extraterrestri nel corso del prossimo decennio e probabilmente tra i 10 e i 20 anni nel futuro saremo in possesso di prove certe al riguardo”.

Secondo la Russia la Nato viola il trattato INF

Vladimir Putin guerra freddaIn un’intervista ad una pubblicazione danese, Mikhail Vaeli, ambasciatore russo a Copenaghen, ha dichiarato che tutti i Paesi che entreranno a far parte del sistema di difesa missilistica degli Stati Uniti in Europa, diverranno automaticamente bersaglio dei missili balistici russi.

Gli Stati membri della NATO che hanno installato sul proprio territorio elementi del sistema ABM degli USA sono attualmente la Turchia (radar d’allerta AN/TPY-2), la Spagna (che ha ospitato presso la base navale di Rota tre cacciatorpediniere AEGIS degli USA), la Polonia e la Romania (sistemi missilistici balistici).

In apparenza la reazione adirata del diplomatico russo sembrerebbe ingiustificata, visto che, secondo le dichiarazioni dei funzionari statunitensi, il sistema balistico antimissile statunitense in Europa avrebbe in apparenza una finalità difensiva. In realtà Sergej Rjabkov, viceministro degli Esteri russo, è di diverso avviso e sostiene che i sistemi antimissile che verranno installati in Romania e Polonia violano il trattato sulle “Intermediate Nuclear Forces” (INF).

Si riferisce al trattato firmato da Stati Uniti e Unione Sovietica nel 1987 che portò alla eliminazione dei missili balistici a corto e medio raggio (500-5.00 km), così come dei missili da crociera terrestri. Grazie a questo trattato, gli Stati Uniti ritirarono e smantellarono dal Regno Unito, dal Belgio, dai Paesi Bassi, da Italia e dalla Germania 846 missili con testate nucleari Pershing-1b, Pershing-2 e BGM-109G Tomahawk. Lo stesso avvenne con i 1846 missili balistici sovietici TR-1, OTR-23 e R-12 (presenti in Polonia, Cecoslovacchia, Germania e Bulgaria), R-14 (3700 km) e RSD-10 (5500 km).

Cosa vogliono i russi?

Estinzione dell'uomo. Fantasia o realtà?

Estinzione dell'uomoAlcuni scienziati, incluso Guy McPherson, sono convinti del fatto che gli stravolgimenti climatici siano arrivati ad un punto tale da creare un circolo vizioso che porterà l'uomo all'estinzione.

Agosto, settembre e ottobre del 2014 sono stati, rispettivamente, i mesi più caldi mai registrati. Le annate più calde della storia, incluso il 2014, si possono collocare negli ultimi 16 anni.

È verosimile che entro il 2017 il carbone diventi la fonte di energia predominante, e ciò porterà ad un innalzamento delle temperature di almeno 6 gradi Celsius entro il 2050, con conseguenze devastanti sul clima.

“Ci sono voluti 20 anni e valanghe di dossier affinché gli esperti più autorevoli in materia di stravolgimenti climatici comprendessero la gravità della situazione ed il pericolo rappresentato da un impatto di questo tipo”.

Lo scenario descritto supera di gran lunga persino le peggiori previsioni formulate dall'IPCC (Comitato Intergovernativo Cambiamenti Climatici), secondo cui, se le cose andranno avanti di questo passo, la temperatura potrebbe aumentare di almeno 5 gradi Celsius entro il 2100.

Ma l'emergenza è ancora più grave.

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