Società

Per gli scienziati i soldi fanno la felicità

RicchezzaÈ il risultato di un lungo report del Wall Street Journal. Con un avvertimento: forse non state sfruttando alla perfezione i vostri guadagni

>“Abbiamo scoperto prove molto chiare che in tutte le nazioni del mondo i ricchi sono più felici dei poveri. E la popolazione delle nazioni più ricche è più felice di quella delle nazioni più povere”. Lo affermano gli economisti Betsey Stevenson e Justin Wolfers in uno studio pubblicato sul National Bureau of Economic Research.

Un chiarissimo esempio di scienza dell’ovvio, a prima vista: serviva davvero ribadirlo? Probabilmente sì, per almeno due ragioni. La prima è che c’è anche chi sostiene il contrario (è il cosiddetto paradosso di Easterlin). Il secondo è che, nella scienza, tutto va sempre dimostrato. Anche l’ovvio. Soprattutto l’ovvio, a volte.

Il legame tra denaro e felicità è il soggetto di un lungo report appena pubblicato sul Wall Street Jorunal, che ricostruisce i risultati degli ultimi dieci anni di ricerca da parte di psicologi ed economisti. Scoprendo che alcune delle conclusioni, in realtà, non sono proprio così tanto ovvie come possa sembrare a prima vista.

Siamo nell’era digitale ovvero nell'era della solitudine

Come possiamo definire questo nostro tempo?

Non è il tempo dell’informazione: la sconfitta dei movimenti di educazione popolare ha lasciato un vuoto che ora viene colmato da teorie di marketing e ipotesi di complotti.

Come l’età della pietra, quella del ferro e quella dello spazio, l’era digitale ci dice molto sui prodotti, ma poco sulla società. L’antropocene, in cui gli esseri umani producono il maggior impatto sulla biosfera, non basta a differenziare questo secolo dai precedenti venti.

Qual’è l’evidente trasformazione sociale che contrassegna il nostro tempo distinguendolo da quelli che lo hanno preceduto?

A me appare ovvio: questa è l’Era della Solitudine. Quando Thomas Hobbes sostenne che nello stato di natura, prima che emergesse un’autorità che esercitasse un controllo, eravamo tutti in guerra “l’uno contro l’altro”, non avrebbe potuto fare un errore più grande. Fin dall'inizio eravamo creature sociali, una sorta di api mammifere, che dipendevano completamente le une dalle altre.

Gli ominidi dell’Africa orientale non avrebbero potuto sopravvivere da soli neanche una notte. Siamo costituiti, in misura maggiore rispetto a quasi tutte le altre specie, dalla relazione con gli altri. L’epoca in cui stiamo entrando, in cui viviamo separati, non è simile a nessun’altra epoca precedente. Tre mesi fa abbiamo letto che la solitudine è diventata un’epidemia tra i giovani adulti. Ora veniamo a sapere che è un disagio altrettanto grave nelle persone più anziane.

Tutti possono intercettare un cellulare

Cellulari intercettabiliAttenti a quello che dite al cellulare. Qualcuno potrebbe intercettarvi illegalmente.

La rivelazione è stata fatta dal Washington Post e sta facendo il giro del mondo.

Un gruppo di ricercatori tedeschi ha scoperto che ogni telefono portatile può essere intercettato, anche a chilometri di distanza e fra Stati diversi.

C’è una piccola falla nel sistema presente in ogni cellulare, una breccia da cui è possibile entrare. Si tratta dei protocolli SS7 (Signaling system), risalgono agli anni ’80 ma vengono ancora utilizzati per gestire le chiamate e i messaggi.

Secondo uno di questi ricercatori, Tobias Engles, chiunque è in grado di sfruttare questo punto debole perché gli apparecchi che servono per questo tipo di operazione sono diventati più economici e quindi più facilmente accessibili. I risultati di questa ricerca saranno presentati durante una conferenza hacker ad Amburgo, il noto Chaos Communication Congress (27-30 dicembre).

Il metodo - “Una spia russa potrebbe collegarsi alla rete del proprio operatore e da lì mandare, attraverso SS7, un comando alla rete di un operatore tedesco, fino al cellulare della vittima”. In questo modo si possono ascoltare le chiamate in entrate e in uscita da qualsiasi telefono.

Pagine