Società

Sbarco su Marte: La NASA sta preparando la sua falsificazione

Set marzianoPer otto mesi, un gruppetto di 6 persone rimarrà volontariamente recluso in una postazione a forma di cupola nelle isole Hawaii. Sperimenterà uno stile di vita autarchico e solitario come se si trovassero sul pianeta rosso.

Chiamato Hawaii Space Exploration Analog and Simulation (HI-SEAS), l’esperimento sarà il più lungo condotto dalla NASA e il primo cui parteciperà una donna, Martha Lenio, 34enne prima a intraprendere una simulazione di permanenza marziana.

Il primo esperimento, dall’aprile ad agosto 2013 era durato 4 mesi. Analogamente al secondo periodo, dal 8 marzo al 25 luglio 2014.

L’iniziativa si ripromette di studiare i diversi aspetti della vita di un avamposto extraterrestre incluso il lavoro di squadra, resistenza all’isolamento, ritardo nelle telecomunicazioni ma sopratutto la risposta a livello psicologico di una stretta convivenza a quelle particolari condizioni di stress psicofisico.

Gli “astronauti” vivranno in una struttura cupoliforme di circa 100 metri quadri dotata di due bagni, cucina, sala da pranzo, area di lavoro e camerette singole, per ognuno degli componenti, che la Lenio definisce “un elogio chiamarle un armadio“.

La costruzione si trova in vicinanza del vulcano Mauna Loa a 2500 metri di quota il cui paesaggio brullo e inospitale rassomiglierebbe al suolo marziano.

IPhone e iPad dipendenti: milioni di adolescenti vittime di queste tecnologie

Inquinamento wi-fiCon milioni di iPhone e iPad venduti nel mondo, la Apple si può definire a ragione una delle principali fonti di esposizione alle radiazioni elettromagnetiche. I bambini sono sempre più dipendenti da questi dispositivi, immersi nei campi del wi-fi anche scuola. L’associazione americana Fearless Parents ha deciso di prendere l’iniziativa e scrivere una lettera aperta alla Apple. Potete farlo anche voi, vi spieghiamo come.

Louise Kuo Habakus, presidente di Fearless Parents ha inviato una lettera aperta al CEO della Apple Inc. Se volete farlo anche voi, questo è l’indirizzo completo:

Mr. Tim Cook?CEO, Apple Inc.?1 Infinite Loop, Cupertino, CA 95014?(408) 996-1010 TCook@apple.com.

«Caro Tim – scrive la Habakus – nell’interesse di tanti genitori preoccupati le scrivo per chiedere il suo aiuto. Lei guida una società che negli ultimi anni ha mostrato di avere una enorme influenza culturale. I prodotti Apple sono desiderati, ammirati e acquistati da adulti e bambini. Avete un giro d’affari maggiore di quelli di Google, Amazon e Facebook messi insieme.

Siete una delle società che produce più utili al mondo, avete risorse inimmaginabili; avete 800 milioni di account iTunes (corredati di informazioni sulle e-mail e le carte di credito) e avete a disposizione oltre 150 miliardi di dollari di liquidità.

La Terra è flagellata dalla fame invisibile

Clicca per ingrandireLa Terra è un organismo che non gode di particolare salute, ed è sancito da una distribuzione delle risorse squilibrata che non può che portare alla malattia.

Sono tempi di crisi che potrebbero essere occasione per porre rimedio, ma malgrado si vaticini la pioggia sembra che nessuno voglia correre ai ripari, infatti, le statistiche continuano ad informarci che i poveri sono sempre più poveri mentre i ricchi aumentano concentrando nelle bisacce di poche persone le risorse di questo pianeta.

La fame nel mondo è un flagello, esseri umani che muoiono di fame non è ammissibile, l’avidità umana devasta intere aree del pianeta con una ingordigia senza freni. Per fare questo impone colture sempre più intensive alla faccia della biodiversità, impoverendo i terreni attraverso l’uso di pesticidi e sementi Ogm, incuranti di una umanità che deve essere asservita in tutti i modi, anche quando finirà per ammalarsi divenendo preda di multinazionali del farmaco che vivono di effetti collaterali.

Non bastasse la fame, tutto questo porta anche ad una cattiva nutrizione, e a questo proposito, l’Istituto di Ricerca Internazionale per la politica alimentare (IFRI), dedica una intera pagina nel suo riepilogo annuale. Le cifre parlano di due miliardi di persone che nel mondo soffrono a causa di una quantità squilibrata di cibo, con l’aggiunta di una cattiva qualità dello stesso, in pratica una persona su tre ne soffre.

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