Razzismo

Benjamin Netanyahu: da noi nessun profugo

Benjamin NetanyahuGerusalemme – Gli ebrei sanno, quanto sia difficile sopravvivere come popolo, e sanno, che l’immigrazione è solo un genocidio con altri messi.

Per questo, il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha avvertito che non consentirà che Israele sia “sommerso” da presunti rifugiati siriani e africani come sta accadendo in Europa, e ha annunciato la costruzione di una nuova barriera al confine con la Giordania.

“Non lasceremo che Israele sia travolto da un’ondata di rifugiati clandestini e attivisti terroristi”, ha detto alla riunione settimanale del gabinetto di governo, dopo l’appello del capo dell’opposizione, Isaac Herzog, perché accogliesse i siriani in fuga dalla guerra civile.

“Israele non è indifferente alla tragedia umana dei profughi siriani”, ha spiegato ancora Netanyahu, “ma Israele è uno Stato piccolo, molto piccolo, che non ha una profondità demografica e geografica ed ecco perché dobbiamo controllare le frontiere”.

Vale lo stesso per l’Europa rispetto ad Africa e Asia, ma i nostri governanti e i media di distrazione di massa giocano con il ‘senso di colpa’ europeo. Israele non ha, ovviamente, questo problema.

Per bloccare l’arrivo di siriani, il premier ha annunciando che sta cominciando a costruire una recinzione al confine con la Giordania, il quarto ‘muro’ eretto da Israele: 30 chilometri dalla città costiera di Eilat, nel Mar Rosso, fino alla storica Timna.

I 13mila morti cristiani di Srebrenica ignorati dall’Occidente

Genocidio SrebrenicaI Balcani sono l’ultima arena dove gli USA e la loro appendice UE stanno favorendo gli islamici in funzione anti-russa.

Questa risoluzione anti-russa e autolesionista si esprime nel tentativo occidentale di demonizzare i serbi e delegittimare la filo-russa Repubblica di Srpska (componente autonoma serba della Bosnia), nel tentativo di centralizzare la Bosnia e dare la guida ai musulmani.

Per questo, i media di distrazione di massa descrivono la repubblica dei serbi di Bosnia come una “entità genocida”, indebolendo ulteriormente la posizione serba già debole nei Balcani e rafforzando il regime albanese in Kosovo e spingendo il Montenegro verso l’adesione alla NATO.

Più di 3.200 donne, bambini, anziani, uomini e prigionieri di guerra serbi (cristiani) sono stati massacrati nei villaggi serbi intorno a Srebrenica tra il 1992 e il 1995 dai soldati musulmani bosniaci con sede a Srebrenica. Le forze musulmane sotto Naser Oric erano “impegnate in attacchi contro gli ortodossi (cristiani), hanno lasciato villaggi distrutti, massacrando tutti gli abitanti. Questo ha creato un livello di odio che era piuttosto alto nella regione”.

Secondo la Nato questa estate scoppia una guerra

Nato"Se siamo fortunati non sarà nucleare". Alla luce delle tensioni tra Usa e Russia è un evento probabile, secondo un membro dell'organizzazione internazionale.

Visti gli ultimi sviluppi geopolitici in Medioriente e nell'Est Europa, con ogni probabilità il mondo sarà in guerra quest'estate, secondo un alto funzionario della Nato

"Probabilmente entreremo in guerra quest'estate, se siamo fortunati non sarà uno scontro nucleare".

Il funzionario l'ha detto la settimana scorsa all'analista esperto di servizi di intelligence Usa John Schindler.

Non sorprende che il messaggio sia stato inoltrato su Twitter più di 580 volte in pochi giorni. Viene da una fonte affidabile e le dichiarazioni sono di un membro della principale organizzazione internazionale per la collaborazione nella Difesa.

Ciononostante i media mainstream non ne hanno praticamente parlato. È un fatto ancora più strano se si tiene conto che la fonte che ha riportato la dichiarazione, Schindler, è un ex docente dell'Università della marina americana ed è molto noto negli alti ranghi militari.