Mondi paralleli: viviamo in versioni multiple di noi stessi

Il modo in cui percepiamo la nostra realtà è cruciale. Ci potrebbe essere un Universo in cui esisti o sei esistito attraverso la stessa cronologia storica.

Non siamo ancora in grado di dare una definizione significativa della realtà – sia la nostra o meno – ma possiamo essere certi di alcuni modi in cui sperimentiamo la realtà o le realtà.

Uno degli aspetti più elementari, che in qualche modo può essere visto come un problema, è che ci prendiamo la nostra esperienza della realtà come fondamentalmente vera e assoluta. Tranne nei casi in cui pensiamo che stiamo perdendo la testa, non ci interroghiamo sulla nostra realtà e noi di certo non la percepiamo come relativa – cioè, una sola realtà da un numero più o meno infinito di alternative.

Questo è il modo in cui stiamo cognitivamente cablati e in un certo modo rende un senso funzionale ed evolutivo.

Abbiamo bisogno di dare un senso al nostro ambiente esterno avendo più o meno stabili schemi di come percepiamo la realtà. Anche se è giusto apprezzare questo fatto oggettivamente da un punto di vista distaccato, il problema è che la maggior parte di noi sono soggettivamente portati a credere che ciò che vedono è quello che ottengono senza fare mai domande.

LA TRAGEDIA DI ESSERE BLOCCATI IN UNA REALTÀ ASSOLUTA

Il modo in cui percepiamo la nostra realtà è cruciale e fondamentale per la nostra vita e la sopravvivenza stessa sia individuale che collettiva. I conflitti, la guerra e i genocidi sono nati al di fuori dell’interpretare la realtà attuale secondo le proprie ideologie, credenze e fatti storici intrecciati, non importa quanto irrazionali o folli siano.

Scoperti in Argentina i resti di un dinosauro gigante vissuto oltre 200 milioni di anni fa

dinosauro Ingenia, archeologia, Argentina

Un team di ricercatori ha scoperto i resti di un dinosauro gigante, il più antico, vissuto più di 200 milioni di anni fa, in un sito paleontologico nell'Argentina occidentale.

La specie, chiamata Ingenia prima, è circa tre volte più grande dei più grandi dinosauri del Triassico ed è stata trovata nel 2015 nel giacimento di Balde de Leyes, nella provincia di San Juan.

La scoperta è stata pubblicata dalla rivista specializzata Nature Ecology & Evolution(1) e resa nota in Argentina dall'Agenzia di divulgazione scientifica (CTyS) dell'Università Nazionale di La Matanza.(2)

“Quando l'abbiamo trovato, ci siamo subito resi conto che si trattava dei resti di un dinosauro gigante”, ha dichiarato Cecilia Apaldetti,(3) ricercatrice presso l'Istituto e Museo di Scienze Naturali dell'Università di San Juan (IMCN) e del Conicet (Consiglio nazionale per la ricerca scientifica e tecnica).

I ricercatori hanno trovato alcune vertebre del collo e della coda, ossa delle zampe anteriori e parti delle zampe posteriori. La dottoressa Cecilia Apaldetti, coautrice dello studio, sostiene: “questa specie mostra una dinamica di crescita sconosciuta fino ad ora e indica che l'origine del gigantismo è avvenuta molto prima di quanto si pensasse in precedenza. Questi sono dinosauri erbivori e quadrupedi che si distinguono facilmente avendo un collo e una coda molto lunghi, dal gruppo dei sauropodi”.(4)

Fino a questa scoperta si è sempre ritenuto che il gigantismo fosse sorto durante il periodo Giurassico, circa 180 milioni di anni fa. Il ricercatore Ricardo Martinez, ancora coautore del lavoro, ha affermato: “Ingenia risale a un Triassico Superiore, ovvero a 205 milioni di anni fa circa”.

Vivere con coerenza e sincerità è la via della Gioia

amore, felicitàUn’autentica evoluzione spirituale implica la capacità di vivere, pienamente e armonicamente, la propria esistenza in questo mondo.

Vivendo con coerenza e sincerità, rispettando e accettando i propri limiti e i propri tempi di maturazione, si procede anche sul cammino della Luce senza perdere tempo. Quando Baba Bedi (padre dell’attore Kabir Bedi, noto in Italia soprattutto per aver interpretato il personaggio di Sandokan, il pirata malese creato dallo scrittore veronese Emilio Salgari) parlava di realizzazione non si riferiva solo al raggiungimento dell’unione cosciente con il Divino, ma innanzitutto a quelle azioni che rendono la quotidianità della nostra vita piena di soddisfazione e di gioia. La parola realizzazione viene oggi invece usata in modo ambiguo. Infatti, si sente spesso dire che una persona è realizzata quando ha raggiunto la totale illuminazione, cioè quando ha sperimentato l’Essenza divina in sé.

Questa definizione di realizzazione non è sbagliata, ma si riferisce solo al raggiungimento dello stadio finale, saltando a pie’ pari tutte le fasi intermedie. Induce quindi molte persone a sottovalutare l’importanza della vita materiale, e spesso a penalizzare il benessere psicofisico per focalizzarsi esclusivamente sull’evoluzione spirituale.

Chi cerca di perseguire l’illuminazione senza aver imparato a vivere armonicamente e totalmente la quotidianità della vita, compie lo stesso errore di chi volesse raggiungere l’ultimo piano di un grattacielo compiendo balzi sempre più alti, senza attraversare via via i piani intermedi. Un simile comportamento, a volte, può essere causa di gravi turbe psichiche o di seri problemi fisici, e nella migliore delle ipotesi, è fonte di profonde insoddisfazioni e scoraggiamenti, dovuti ai molti anni di sacrifici infruttuosi, oppure è la matrice di varie forme di presunzione e di auto-esaltazione.

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