Studio rivela che le biomasse contribuiscono ad aumentare l’effetto serra

LegnaLa combustione di legno nelle centrali elettriche rappresenta una significativa minaccia alla riduzione delle emissioni di gas serra.

È quanto emerge da un recente studio scientifico, pubblicato su Environmental Research Letters,(1) (2) secondo cui anche nello scenario più ottimista, in cui solo gli scarti legnosi vengono bruciati come combustibile - cosa che attualmente non accade - le biomasse contribuiscono invece ad aumentare l’effetto serra.

Lo studio “Not Neutral Carbon: Valutazione dell'impatto netto delle emissioni di residui bruciati per la bioenergia”,(3) firmato da Mary S. Booth, valuta le emissioni nette di CO2 dalla combustione delle cime degli alberi e dei rami abbandonati durante le operazioni forestali. La combustione di questi “residui” è considerata neutrale, in quanto questi materiali si decomporrebbero comunque, se lasciati in foresta. Ebbene, lo studio di Mary S. Booth sfata questa leggenda, dimostrando che anche quando le centrali elettriche bruciano autentici residui di legno ed escludono alberi interi tagliati appositamente per fabbricare pellet, le emissioni nette sono ancora significative.

Lo studio si concentra sullo scenario più ottimista, ma in realtà interi alberi - e intere foreste - sono abbattuti per la produzione dei pellet, arrivando a sradicare perfino i ceppi degli alberi abbattuti (con evidenti danni alla tenuta del suolo).

Lo studio esamina gli impatti netti delle emissioni di CO2 dalle biomasse bruciate nelle centrali elettriche statunitensi e i pellet a base di legno che vengono bruciati per sostituire il carbone nella gigantesca centrale elettrica Drax del Regno Unito e in altre centrali elettriche europee. Assieme, queste strutture consumano decine di milioni di tonnellate di legname all'anno.

Combattere l'ipertensione con l'aglio

AglioL’aglio (Allium Sativum) è una pianta bulbosa di origini asiatiche, che si trova nel Mediterraneo già all’epoca dell’antico Egitto, dove troviamo testimonianze nei dipinti delle piramidi.

Sembra venisse dato agli schiavi in Egitto per mantenerli in forze, buona salute e resistenti alle fatiche.

Usato in cucina e per condire, per il suo sapore pungente, l’aglio, ha grandi proprietà terapeutiche, riconosciute sia dal buon senso popolare, che dalla medicina.

Esso si coltiva dividendolo in spicchi e piantandoli con la punta rivolta verso l’alto e con lo stesso sistema si propaga in quanto ha sia fiori che semi sterili.

Molto apprezzato in cucina, viene usato in varie salse come il pesto genovese, la bagna caoda, piemontese, la salsa verde, lo tzatziki, ecc. spesso è anche solo usato per insaporire le pietanze, senza essere direttamente consumato.

Dal punto di vista medicinale, si dice l’aglio abbassi la pressione arteriosa, viene quindi suggerito a chi soffre di ipertensione.

È considerato antiossidante per il selenio contenuto; ottimo contro raffreddori, influenze e bronchiti per il suo contenuto di vitamina C; antitumorale, antitrombico, consigliato contro l’ipercolesterolemia, è antibatterico, diuretico, vermifugo, ha effetti benefici sull’osteoartrite.

In Svizzera ogni 30 minuti una persona viene colpita da ictus cerebrale

CardiologiaCome riconoscerlo e come agire tempestivamente e correttamente

In Svizzera ogni 30 minuti una persona viene colpita da ictus cerebrale. Ogni anno un quarto delle 16000 persone colpite muore, un terzo rimane handicappato. Molto dolore sarebbe evitabile se, in caso di ictus cerebrale, si intervenisse tempestivamente e correttamente. La Fondazione Svizzera di Cardiologia ha deciso di illustrare i sintomi principali in presenza dei quali si deve allertare immediatamente il numero d'emergenza 144 (solo per la Svizzera).

È necessario sensibilizzare regolarmente la popolazione. Da un sondaggio rappresentativo condotto recentemente tra la popolazione dall'Istituto LINK su incarico della Fondazione Svizzera di Cardiologia(1) risulta che il 38 percento degli intervistati non conosce nessuno dei più importanti sintomi dell'ictus cerebrale, il 33 percento non conosce il numero d'emergenza 144 e nove intervistati su dieci non sanno che cosa sia uno «Stroke Center» o una «Stroke Unit». La mancanza di conoscenze ha un effetto fatale per le persone colpite da ictus cerebrale.

Per questo motivo dal 12 marzo al 30 giugno 2018 la Fondazione Svizzera di Cardiologia informerà in spot televisivi il vasto pubblico sui sintomi principali in presenza dei quali si deve allertare immediatamente il numero d'emergenza 144: paralisi improvvisa, disturbi improvvisi della vista e del linguaggio.

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