Cose da evitare di fare se vi viene diagnosticato un cancro

Diagnosi TACSono molte le cose che potreste fare, nel caso vi diagnosticassero un cancro: preoccuparvi incessantemente, fare ricerca non-stop, parlare con amici e parenti, piangere legittimamente molto, ma ci sono anche una serie di cose che dovreste evitare di fare se volete darvi una chance per sconfiggere questa malattia.

Nel seguito una lista ispirata da Juicing for Health (succhi per la salute) su 5 errori che le persone fanno, immediatamente dopo aver ricevuto questa diagnosi.

1. rivolgersi direttamente ad un trattamento mainstream (di medicina ufficiale)

È una reazione perfettamente normale, davanti ad una malattia mortale, dire ai vostri medici di risolverla come possono. Forse avete anche preso appuntamento per il passo successivo, prima di lasciare l’ufficio nel giorno stesso in cui avete ricevuto la cattiva notizia. Il tempo potrebbe non essere il vostro alleato, ma potete ancora permettervi di prendere una o due ore per ricercare le vostre opzioni e scoprire se potete essere un candidato per alternative più sicure, prima di impegnarvi con la chemio, per esempio.

Non spremete brufoli e i punti neri

PelleSe avete sempre pensato che prendervi cura della vostra pelle fosse un momento rilassante, potreste esservi sbagliati.

Spremere i brufoli e i punti neri può portare alla morte.

Non si tratta solo di questioni igieniche, ma di vere e proprie infezioni che possono portare a problemi più gravi.

Il “triangolo della morte”, sencondo The Independent, è l’area del viso che va dalla linea della bocca al punto in mezzo agli occhi.

I vasi sanguigni in questa zona sono infatti collegati direttamente al cervello, e le infezioni potrebbero essere trasportate e intaccare il sistema nervoso centrale, causando la morte qualora si diffondessero nel cervello.

Seguite il consiglio dei dermatologi: resistete alle tentazioni e rivolgetevi a uno specialista per combattere l’acne.

È attendibile il rapporto Oxfam sui ricconi nel mondo?

PovertàOgni anno la notizia che pochi miliardari abbiano la stessa ricchezza di 3,75 miliardi di individui finisce sulle prime pagine dei giornali. Un esercizio per capire quanto distorte siano le affermazioni della ong britannica

Si dice che i numeri sono un po’ come gli uomini, se li torturi abbastanza a lungo, alla fine, confessano ogni cosa. Se poi siamo di fronte a dati di per sé un po’ bugiardi, con il minimo sforzo si può tirare fuori, come fa Oxfam, un rapporto che dice: “Otto persone possiedono da sole la stessa ricchezza della metà più povera dell’umanità. È la natura stessa delle nostre economie ad averci portato a questa situazione estrema, insostenibile e ingiusta. La nostra economia deve smettere di remunerare eccessivamente i più ricchi”.

Ogni anno la notizia che pochi miliardari abbiano la stessa ricchezza di 3,75 miliardi di individui finisce sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo. E ogni anno bisogna spiegare – lo ha fatto ieri sul Foglio Carlo Stagnaro – che questo studio sulla disuguaglianza ha grossi limiti: i dati usati da Oxfam misurano la “ricchezza netta”, ovvero attivi meno debiti. Ciò vuol dire che tra i più poveri del mondo ci sono tutti quelli che hanno più debiti, ma avere debiti non significa di per sé essere poveri. Altrimenti bisognerebbe considerare un contadino o un bambino africano che non hanno di che mangiare più ricchi di uno studente di Harvard o finanziere indebitati.

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