Istat: dati sulle molestie fisiche subite dalle donne per poter lavorare

MolestieIl 9 per cento delle donne italiane ha subito molestie fisiche o ricatti sessuali sul posto di lavoro, stiamo parlando di 1 milione 404mila donne, 425 mila solo nei tre anni precedenti alle interviste condotte dall'Istat nel biennio 2015-2016.

È quanto riporta l'Istituto nel report appena diffuso e dedicato proprio a molestie e ricatti sessuali sul lavoro,(1) un quadro che va ad inscriversi all'interno di un fenomeno più ampio e solo lievemente in diminuzione. Si stima infatti che siano 8 milioni 816mila (43,6%) le donne fra i 14 e i 65 anni che nel corso della vita hanno subito qualche forma di molestia sessuale, sottolinea l'Istat.

Un numero decisamente importante.

Tornando al mercato del lavoro, sono 1 milione 173mila le donne che in Italia dichiarano di essere state ricattate sessualmente nel corso della propria carriera per essere assunte, per mantenere il posto di lavoro o per ottenere progressioni.

Nei tre anni precedenti all'indagine sono state 167 mila a subire ricatti di questo tipo: al momento dell’assunzione ne sono state colpite più frequentemente le donne impiegate (37,6%) o le lavoratrici nel settore del commercio e dei servizi (30,4%).

Riflessioni sulle votazioni in Italia. Il meccanismo vale per tutto il mondo

Gregge che va a votare(L'articolo è del 2013.. N.d.C.)

La gara dei polli sta per iniziare. Si stanno raccogliendo le scommesse su chi vincerà. Il tifo è alle stelle e la lucidità mentale è sparita da tempo.

Ormai si combatte a colpi di slogan collettivisti e di tale idiozia da ritenere il tifoso privo di capacità mentali: dai redditi di cittadinanza regalati nelle patatine, alla restituzione delle tasse pagate, fino all’abbassamento delle tasse da parte di colui che le ha aumentate ieri, oggi e domani decidendo aumenti per il prossimo lustro (IVA, imposte sui bolli, TARES, multe), ce n’è da sbizzarrirsi.

È la sagra del collettivismo, l’importante è spararla grossa, apparire sui giornali, sulle vignette in Facebook, esaltare la propria tifoseria, illuderla, comprarla con qualche panzana.

Ormai il popolo crede che il governante possa fare quello che vuole una volta al potere, è disposto a dargli ancora più potere e privarsi di ogni libertà, purché il processo di irresponsabilizzazione continui e sia qualcun altro a pagare il pasto che oggi viene consumato (illusoriamente) gratis.

Il conto sarà salato, ma tanto pagherà il perdente...

L'affare chiamato medicina

MedicinaÈ l’inizio di una nuova era: il controllo eterodiretto ed autoritario di corpo e mente sotto il crisma artefatto della mafiosità legalizzata. Altro che dogma vaccini: non uno scudo protettivo, bensì il cavallo di Troia per entrare dentro all'essere umano e controllarlo dalla culla alla tomba.

È in gioco il diritto all’integrità umana che non può essere intaccata da alcuna autorità statale o sovranazionale.

È incredibile come in Italia dove non dilagano epidemie e pandemie - secondo la certificazione dell’OMS, come d'altronde ha ribadito il Primo ministro pro tempore Gentiloni, che però poi ha firmato il dl 73 del 7 giugno 2017 - il ragionevole dubbio sia stato spianato e sotterrato con un decreto fuorilegge (incostituzionale) da un irragionevole obbligo ad iniettare, per una pericolosa sperimentazione di massa, ben 12 vaccini a 8 milioni di neonati, bambini e adolescenti italiani in buona salute.

L'esperimento su grande scala viene mandato in onda con un pretesto scientista, in cui c'è soltanto il principio d'autorità ma nessun barlume scientifico, perché in Europa il Belpaese vanta una totale assenza di sovranità e la subordinazione completa dei politicanti al sistema di dominio mondiale.

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