Ossigenazione del corpo

SangueNoto dai riscontri ricevuti che queste tesine sono ritenute interessanti e pure gradite, quindi direi di continuare con questo progetto delle tesine, conformemente al mio tempo disponibile.

Farà piacere a molti sapere che le acque sante e benedette in giro per il mondo devono le loro caratteristiche al fatto che contengono acqua ossigenata.

Anche se non si fossero costruiti nei loro pressi santuari e non si facessero messe quotidiane, non si accendessero candele e non si infarcisse con preghiere l’aria di quei luoghi, se mai qualcuno guarisse, guarirebbe anche senza tutta la scenografia che fa da sfondo a tutti questi luoghi.

Il perossido di idrogeno è stato trovato in molte delle sorgenti curative del mondo, tra cui Fatima in Portogallo, a Lourdes in Francia e il Santuario di S. Anna in Canada. La leggenda narra che l’11 febbraio 1858, la Vergine Maria, Nostra Signora di Lourdes, apparve ad una ragazzina di quattordici anni, Bernadette Soubirous, presso la Grotta di Massabielle a Lourdes, in Francia. Tra le altre cose, disse a Bernadette di fare il bagno e bere dalle acque nella grotta. L’acqua di Lourdes si suppone che contenga il perossido di idrogeno. Se Lourdes fosse stato negli Stati Uniti, la FDA avrebbe probabilmente tentato di chiudere l’accesso alla fonte perché pericoloso per la salute!

Il perossido di idrogeno viene assorbito con l’acqua dalle radici delle piante ed è un componente importante della vita vegetale. Piccole quantità sono presenti praticamente in tutte le verdure e la frutta, tra cui cavolo fresco, asparagi, peperoni verdi, crescione, arance, mele, angurie e aloe vera, finché non vengono rimosse dai vari processi di disidratazione a cui viene sottoposto il cibo, oltre che durante una qualsiasi delle varie lavorazioni industriali.

I nostri cieli sono congestionati da un traffico sconosciuto

Scie chimiche(ASI) Il nostro cielo è solcato quotidianamente da aerei “sconosciuti”, ovvero senza sigle di riconoscimento ed “invisibili” ai radar che, senza tema di smentite, si possono ricondurre al fenomeno delle scie chimiche.

Il problema fu portato all’attenzione dell’opinione pubblica nel 2008, quando alcuni sindacalisti dell’Air Traffic Management Professional Project (ATMPP), la Federazione italiana che raduna le quattro maggiori sigle sindacali e professionali dell’assistenza al volo, denunciarono formalmente la presenza di un “traffico sconosciuto” nei nostri cieli.

Prima di allora erano state avanzate numerose richieste di chiarimenti sulla questione ad ENAV (Ente Nazionale di Assistenza per l’Aviazione Civile), che non avevano però trovato alcuna risposta soddisfacente. Da quel momento in poi sulla questione è calato un eloquente silenzio: è probabile che i controllori di volo siano stati “convinti” a tacere. Restano comunque le chiare dichiarazioni del sindacalista che sottolinea l’anomalia del “traffico sconosciuto” con tutti i rischi che comporta per il volo civile.

Resta anche la testimonianza incontrovertibile, per opera di un tecnico, circa operazioni illegali nell’atmosfera, a dimostrazione del fatto che i tankers sfuggono al controllo ufficiale, con grave pericolo per la navigazione aerea. “Ultimamente abbiamo appreso molti particolari sul problema del traffico sconosciuto. È evidente, a tutti coloro che operano in frequenza, l’impossibilità, in determinati momenti, di conciliare la gestione del traffico aereo sotto controllo radar con lo sconsiderato numero di “macchine volanti”, sconosciute al Controllo del Traffico Aereo, che affolla i nostri cieli” (ATMPP).

Le camminate sono un elisir di lunga vita

CorsaSe si fa più attività fisica di quanto consigliano le linee guida, almeno dal punto di vista delle camminate, il rischio di morte diminuisce anche rispetto a chi si limita alla quantità indicata.

Lo afferma uno studio dell'Università di Berkeley pubblicato dalla rivista 'Plos One'.

I ricercatori hanno analizzato i dati di circa 42mila persone che avevano partecipato a un programma del 1998 che chiedeva ai volontari di riportare la quantità di tempo passato camminando.

I dati sono stati poi incrociati con i registri di morte per determinare chi era ancora vivo nel 2008.

Dai questionari è emerso che il 23 per cento camminava meno delle due ore e mezzo a settimana raccomandate, il 16 per cento le seguiva esattamente e il resto invece superava questa quantità.

Pagine