Purificare l'aria con la bicicletta elettrica 'Air Purifier Bikeche'

Air Purifier BikecheAspettando di vedere se anche questa tecnologia verrà snobbata insieme ai precedenti tentativi di migliorare il pianeta dove viviamo ecco venire alla luce la bicicletta che si trasforma in una piccola centrale mobile per la purificazione dell’aria.

L’idea, ancora tutta sulla carta, arriva da Bangkok, capitale della Thailandia con enormi problemi di inquinamento. Qui tre designer dai nomi impronunciabili, Silawat Virakul, Torsakul Kosaikul e Suvaroj Poosrivongvanid, hanno ridefinito il concetto di mezzo di trasporto ecologico, trasformandolo da passivo in attivo.

“Andare in bicicletta significa ridurre il traffico cittadino e non immettere sostanza inquinanti nell’aria”. sostiene Virakul, di Lightfog Creativity & Design. “Noi vogliamo dare ancora più valore a ogni pedalata, facendo in modo che la bicicletta possa contribuire ad abbassare l’inquinamento esistente”. È questa, in sostanza, la mission della Air Purifier Bike.

La domanda è scontata: ma come si fa? Con un sistema a doppia azione.

Il primo è un filtro che si trova nella parte centrale del manubrio, un vero e proprio minidepuratore in grado di bloccare polveri, inquinanti e anidride carbonica, e ripulire l’aria che viene respirata dal ciclista.

La vera rivoluzione però è l’impianto di fotosintesi artificiale integrato all’interno del telaio della bicicletta.

Quest'inverno è caduta neve igroscopica in abbondanza

Neve igroscopicaGiungono raggelanti – è proprio il caso di dirlo – notizie un po’ da tutto il mondo.

La neve caduta copiosa in questo inverno polare contiene veleni di ogni sorta: metalli pesanti, polimeri e persino uranio impoverito (Synthetic procedure for uranium oxide supported MCM-41).

E’ una neve artificiale: non si scioglie e non produce acqua a contatto con fonti di calore, ma si brunisce ed emette un forte odore di plastica bruciata.

Il disastro di Fukushima e diaboliche sperimentazioni sono all’origine di quest’altro fenomeno meteorologico indotto. Molti testimoni, tra l’altro, riferiscono che i cani, i quali amano scorrazzare sui prati innevati, sono, invece, riluttanti anche solo ad uscire all’aperto, dopo la caduta di questa neve polimerica. In Romania sono stati analizzati alcuni campioni da un laboratorio certificato: di seguito gli inquietanti risultati.

Siamo al cospetto di una neve a base di polimeri altamente igroscopici, prodotti attraverso un processo chimico che vede coinvolto l'uranio impoverito. Ne consegue un materiale idoneo a catturare l'umidità atmosferica ed indebolire le perturbazioni, facilitando le comunicazioni radar-satellitari che, come già dimostrato in questo articolo, non tollerano presenza di acqua nelle nubi.

Le piante OGM sono in grado di trasferire il dna OGM agli esseri umani che le mangiano

Verdura OGMIn un nuovo studio pubblicato sulla rivista Public Library of Science (PLoS), i ricercatori sottolineano che ci sono prove sufficienti che i frammenti di DNA derivati dal cibo trasportano geni completi che possono entrare nel sistema circolatorio umano attraverso un meccanismo sconosciuto. (0)

Mi chiedo se gli scienziati di queste aziende biotech abbiano già individuato questo metodo. In uno dei campioni di sangue analizzati la concentrazione relativa di DNA vegetale è risultata superiore al DNA umano. Lo studio è basato sull’analisi di oltre 1000 campioni umani provenienti da quattro studi indipendenti…

Quando si tratta di colture e alimenti geneticamente modificati, non abbiamo davvero alcuna idea su quali saranno gli effetti a lungo termine sul pubblico. La prima vendita commerciale di alimenti geneticamente modificati risale a solo 20 anni fa, nel 1994. Non c’è alcuna possibilità che le nostre autorità sanitarie possono testare tutte le possibili combinazioni su una popolazione abbastanza grande e per un periodo di tempo abbastanza lungo per poter dire con certezza che essi sono innocui. Il genetista David Suzuki ha recentemente espresso la sua preoccupazione, affermando che gli esseri umani sono parte di un “esperimento genetico massiccio” della durata di molti anni, dal momento che migliaia di persone continuano a consumare OGM, e ciò che dice è vero.

I progressi nella scienza del genoma nel corso degli ultimi anni hanno rivelato che gli organismi possono condividere i loro geni. Prima di questo, si pensava che i geni fossero condivisi solo tra gli individui membri di una stessa specie attraverso la riproduzione. I genetisti di solito seguivano l’eredità dei geni in quello che potremmo chiamare un modo “verticale”: si fa accoppiare un maschio con una femmina, si seguono i loro figli e si prosegue lungo la strada da lì. Oggi, gli scienziati riconoscono che i geni sono condivisi non solo tra i singoli membri di una specie, ma anche tra i membri di specie diverse.

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