L'imortalità della cellula

Alexis CarrelIn passato è stato dimostrato che una cellula potrebbe vivere per un tempo indeterminato in perfetta salute.

È stato dimostrato realmente in laboratorio da un famoso premio Nobel.

Un famoso fisiologo francese, Alexis Carrel, al Rockefeller Institute for Medical Research, mantenne in vita il cuore di un pollo per circa 29 anni in una soluzione salina (che conteneva minerali nelle stesse proporzioni di quelle del sangue del pollo) che egli rinnovava tutti i giorni.

Carrel giunse alla conclusione che il tempo di vita di una cellula è indefinito fintanto che viene fornito il nutrimento e viene ripulita dalle sue escrezioni.

Difatti le cellule crescevano e prosperavano fintanto che le loro evacuazioni venivano rimosse. Condizioni non igieniche procuravano una minore vitalità, deterioramento e morte.

Carrel mantenne in vita cellule di un cuore di pollo fino a quando qualcuno si dimenticò (dimenticò?) di eliminare le loro escrezioni.

Riuscì quasi a decuplicare la media durata di vita di quelle cellule.
La chiave per mantenere in perfetta salute una cellula è quella di liberarla dai residui dentro e intorno ad essa.

A Napoli il 60 per cento degli abitanti svilupperà tumori o gravi malattie

Terra dei fuochi CaivanoNelle province di Napoli e di Caserta (la zona conosciuta come “terra dei fuochi”) i casi di cancro sono addirittura triplicati dal 2008 e nelle ultime settimane – per la prima volta, a quanto mi risulta – sono stati sequestrati quattro campi farciti di veleni e sostanze cancerogene. Erano tutti coltivati a verdure.

Di fronte ad uno di questi sequestri il professor Antonio Giordano, napoletano, ordinario di Anatomia Patologica all’Università di Siena e direttore dello Sbarro Insititue for Cancer Resarch, ha dichiarato al quotidiano Il Mattino: “Posso dire con la certezza dell’osservazione dei dati statistici, delle mappe dell’inquinamento e dai tipi di sostanze ritrovate, che il 60% dei residenti svilupperà tumori od altre gravi patologie”.

Dunque per capire costa sta succedendo basta unire i puntini. O meglio, basta voler unire i puntini. L’Istituto superiore di sanità dice che in Campania sono particolarmente diffuse le abitudini a rischio (fumo, sedentarietà, obesità) ed è impossibile dire se i danni alla salute sono provocati da questo o dall’inquinamento. Sembra di essere a Taranto, non vi pare?

Il fenomeno del parassitaggio

ParassitaIl Parassitismo è un fenomeno naturale di estremo interesse soprattutto per chi, tra gli esseri umani, si è accorto di essere un ‘ospite’, ossia l’organismo parassitato e quindi danneggiato dal parassita.

La cooperazione tra i vari livelli della vita e la simbiosi non sono da confondersi con il parassitaggio perché la differenza sostanziale è nell’intenzione del parassita.

Il parassita non ‘chiede permesso’ e fa di tutto per essere elusivo e non destare reazioni nel suo organismo ospite. Tantomeno dobbiamo confondere parassitaggio con predazione in quanto manca appunto il fattore dell’elusività. Il predatore è sempre riconoscibile per lo meno nell’atto conclusivo della sua opera.

L’essere umano è al centro di un’operazione di parassitismo su scala planetaria? Secondo il Prof. Corrado Malanga, si. Esseri diversi da noi utilizzerebbero da millenni il nostro ‘contenitore’ corporeo per svariati usi tra cui il riversamento della memoria aliena e lo sfruttamento di una energia sottile e potente compatibile con la nostra natura ma non con la loro.

Il multiparassitismo quindi potrebbe aiutarci a comprendere le motivazioni alla base delle dinamiche perniciose di cui siamo oggi testimoni e soprattutto farci capire il perché della necessità di mantenerci in uno stato poco vigile, disattento e lontano dai gravi problemi che incombono su di noi, distraendoci con mille astuzie sempre più sottili ed efficaci. Una forma di parassitismo supportata da notevolissime conquiste tecnologiche e stratagemmi al limite dell’incredibile che coinvolge i due organismi (ospite e parassita) in diverse fasi del loro sviluppo.

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