Massoneria

Governo mondiale: i sette tentacoli della piovra

Governo mondialeNon credete alla menzongna che l’America sia un paese libero. Esiste un “governo invisibile” che controlla non solo gli Stati Uniti ma il mondo intero. Alcuni lo chiamano il “Nuovo Ordine Mondiale”, ma “Vecchio ordine mondiale” risulta più appropriato in quanto i suoi tentacoli attanagliano la società da anni: Banche, Industria Farmaceutica, Armi, Religione, Istruzione, Media, Politica.

Nel seguente articoli esamineremo come questi sette tentacoli lavorino all’unisono per corromperci. Il governo invisibile detiene il potere, schiavizzando le masse, attraverso un “Sistema” di controllo, così sottile, che la maggior parte delle persone non riesce a vederlo. Questo sistema dispone di 7 tentacoli principali:

1 – SISTEMA BANCARIO: Viviamo sotto la tirannia di un regime bancario internazionale destinato a regolare la nostra moneta e a mantenere l’uomo comune nella povertà.

2 – POLITICA: Ci viene data l’illusione della libertà di scelta ma in realtà siamo costretti a scegliere tra 2 partiti che fanno gli stessi interessi, conservatori e democratici sono due lati della stessa medaglia, che non apporteranno mai significativi miglioramenti.

La rete ostile a Donald Trump creata da George Soros si sta inceppando

George SorosL’attacco all’ordine esecutivo ‘divieto di viaggio’ di Donald Trump fa parte di una campagna di disinformazione al centro dei quali c’è la rete creata da George Soros.

L’alleanza blasfema: Soros e principi e sceicchi della British Petroleum

La campagna di disinformazione sul cosiddetto divieto ai musulmani dell’amministrazione Trump è stata orchestrata negli Stati Uniti, Canada ed Europa occidentale dalla maggior parte dei media mainstream e degli organi d’informazione di pseudo-sinistra e pseudo-indipendenti, dalle principali piattaforme social media del mondo, nonché dai motori di ricerca. Ciò che l’amministrazione Trump ha fatto con l’emissione dell’ordine esecutivo per limitare i visti ai cittadini di Paesi specifici non è una misura razzista, ma invece una misura di sicurezza per impedire attacchi terroristici finanziati da una cabala globalista ancora molto attiva e guidata dal burattinaio George Soros, dai suoi innumerevoli soci in politica, finanza e media, così come dalla famiglia reale dell’Arabia Saudita. Questa incredibilmente potente rete globale, che alcuni chiamano governo-ombra del Nuovo Ordine Mondiale, si disfa completamente. Forse è giunto il momento di trascinare la gigantesca idra globalista sulla riva e guardarla morire, cotta dai raggi del sole.

Il fallimento dell’infoguerra globalista: il presidente Trump conquista cuori e menti dei Paesi musulmani

Zygmunt Bauman: l’umanità si è fatta soggiogare dall'élite

«Le opere di Bauman, che, per quanto fortunate editorialmente, sono state cibo per pochi, purtroppo, sono un tesoro cui attingere per comprendere le ingiustizie del tempo presente, denunciarle, e se possibile, combatterle». Così Angelo d’Orsi ricorda su “Micromega”, all’indomani della sua scomparsa, il grande sociologo polacco Zygmunt Bauman, massone progressista e celebrato teorico della “società liquida”: «Il messaggio che ci affida è appunto di non smettere di scavare sotto la superficie luccicante del “mondo globale”, come ce lo raccontano media e intellettuali mainstream, che non solo hanno rinunciato al ruolo di “legislatori”, trasformandosi compiutamente in meri “interpreti”, ossia tecnici, ma sono diventati laudatores dei potenti».

Nato a Poznan nel 1925, Bauman aveva attraversato il “tempo di ferro e di fuoco” dell’Europa fra le due guerre, «tra nazismo, stalinismo, cattolicesimo oltranzista, antisemitismo». Di origine ebraica, «si era allontanato dalla sua terra, per sottrarsi proprio a una delle tante ondate di furore antiebraico, che da sempre la animano». Era stato comunista militante, poi allontanatosi dal marxismo canonico, fino alla “scoperta” di un grande italiano, Antonio Gramsci, «che lo aveva aiutato a leggere il mondo con occhi nuovi», rispetto alla vulgata marxista-leninista e alle scienze sociali angloamericane.

Bauman aveva studiato sociologia a Varsavia, con maestri come Stanislaw Ossowski, prima di trasferirsi in Israele, all’università di Tel Aviv, e quindi a Leeds, in Inghilterra dove insegnò per decenni.

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