Programmazione Mentale

David Icke: impongono un’orrenda agenda che include l'uso cinico delle emozioni

Il bambino Omran e David IckeTraduco nel seguito il videocast di David Icke, del 26 agosto 2016, ovvero il discorso che settimanalmente pubblica per gli abbonati ma di cui si può anche molto vedere pubblicamente sul suo sito www.davidicke.com. Il link specifico della presente traduzione è questo: https://www.youtube.com/watch?v=Hgo3uonbInE

Questa settimana parlerò della cinica manipolazione delle emozioni da parte di un network globale e dei suoi agenti e delle famiglie di lignaggio, incapaci di sentire emozioni nel modo in cui la più parte delle persone invece le sente.

Con questo intendo la loro incapacità di sentire empatia, di mettersi nell’emozioni e nelle conseguenze delle loro azioni, ragion per cui possono continuare a bombardare innocenti perché non sentono alcuna conseguenza emozionale per la sofferenza creata alle persone. Se da un lato questo network ha questa totale incapacità di sentire emozioni umane, dall'altro è particolarmente capace di manipolare quelle emozioni che non sa sentire. E questo ovviamente in riferimento alla popolazione che è presa di mira.

Naturalmente tutti noi abbiamo visto la foto del bambino Omran, foto che ha fatto il giro del mondo di recente, scattata dopo un attacco in Siria e che ci ricorda quella dell'altro piccolo trovato morto sulla spiaggia, mesi fa, che con altri stava scappando dal terrorismo e dalla guerra in Siria, nel tentativo di raggiungere l’Europa.

Il pensiero delle masse viene adattato al pensiero dominante

Programmazione mentaleLa fusione delle aziende mediatiche, nelle ultime decadi, ha generato una ristretta ma potente oligarchia di gruppi di controllo. Gli spettacoli televisivi che seguiamo, la musica che ascoltiamo, i film che guardiamo e i giornali che leggiamo, sono tutti prodotti da cinque corporations, che in questo modo riescono a creare una standardizzazione e un’omologazione del pensiero umano.

I proprietari di questi gruppi di controllo hanno legami stretti con le élites di potere, di cui in molti casi fanno parte integrante. Possedendo gran parte dei media in grado di raggiungere le masse, hanno il potere di creare nelle menti delle persone una singola e coesa visione del mondo, generando questa “standardizzazione del pensiero umano”.

Persino movimenti o stili considerati marginali, sono spesso estensioni del “pensiero mainstream”. I mass media producono loro stessi dei finti ribelli, che fanno parte del medesimo establishment e non lo mettono mai veramente in discussione. Gli artisti, le creazioni e le idee che non si adattano al pensiero dominante, vengono invece inesorabilmente rifiutate e dimenticate dai gruppi di controllo, che le fanno gradualmente scomparire dalla società, mentre le idee che sono giudicate adatte ad essere accettate dalla società, sono abilmente vendute alle masse con lo scopo di farle diventare norme ovvie.

I sette vantaggi se ti liberi di Facebook

Stress FacebookI social media possono essere un ottimo strumento per tenersi in contatto con la gente, fare nuove amicizie, socializzare in modo efficace e informare ed essere d’aiuto divulgando notizie, articoli, video che possono in qualche modo aprire ad una visuale più ampia.

Purtroppo non tutti lo usano in questo modo. Per molti, il controllo di Facebook è diventato quasi come un lavoro. Essi per hobby, vanno a vedere cosa fanno gli altri ed alcuni diventano così ossessionati da sapere esattamente quello che sta succedendo nella vita di molte persone. Essi svolgono tutti i giochi e seguono tutte le novità proposte dal social. Questa persona potresti essere tu o qualcuno che conosci. Se fosse così, allora forse è il momento di smettere.

Qui ci sono 7 cose che accadranno una volta che smetterai di controllare costantemente Facebook.

1. Riaquiserai il controllo del tuo cervello.

Pagine