Programmazione Mentale

La tecnologia sta distruggendo il desiderio sessuale della vita di coppia

La tecnologia sta distruggendo il desiderio sessuale della vita di coppiaDistrazioni strettamente legate a smartphone, televisione e a tutte quelle apparecchiature che ci tengono online con il resto del mondo, insieme al sesso praticato nel porno, diminuiscono vertiginosamente il desiderio sessuale della vita di coppia. Nel 2030 secondo il dottor David Spiegelhalter smetteremo di fare l’amore.

Le persone stanno diminuendo di anno in anno le volte in cui praticano del buon sesso con il proprio partner.

Si è passati da un rateo di cinque volte mensili negli ormai lontani anni '90, alle quattro volte mensili degli anni duemila, giungendo alle tre volte al mese dell'ultimo decennio, è quanto riportato da alcuni studi effettuati da Spiegelhalter.

A dare quello che potrebbe passare come un “terribile annuncio” è il dottor David Spiegelhalter, docente alla prestigiosa università di Cambridge nonché autore di un libro, “Sex by numbers”, in cui si parla di questa attività ormai nota a tutti, ma praticata da pochi e che potrebbe essere la causa reale dell'estinzione della nostra razza.

Stando al pensiero del dottor Spiegelhalter, si è arrivati a questo punto grazie, o forse sarebbe meglio dire “a causa”, dell'evoluzione tecnologica e di distrazioni di vario genere che ci portano a stare legati alla televisione, allo smartphone ed a tutte quelle apparecchiature che ci permettono di stare "collegati" con il resto del mondo, ma che ci allontanano sempre più dalle persone che abbiamo al nostro fianco.

Il mondo illusorio della cultura dello Sballo

DiscotecaIn qualsiasi sistema sociale, vitalità e felicità sono proporzionali alla conservazione della propria coscienza individuale (opposta alla massa), e dipendono dalla capacità di rigettare le “illusioni” che derivano dai tentativi di manipolazione mentale.

Soggetti a queste illusioni sono maggiormente le persone che non hanno ancora raggiunto uno stadio sufficiente di maturità, come gli adolescenti e i giovanissimi. Questo spiega la vulnerabilità delle nuove generazioni ai falsi miti del consumo, del divertimento, del godimento ad ogni costo e della droga.

Non ci si può quindi meravigliare delle improvvise morti per collasso all’uscita delle discoteche, di ragazzi in preda a deliri di “sesso, alcool, droga”, visto che tutto ciò non è altro che la conseguenza di quei miti imposti dalla manipolazione delle menti. Gli “esperti” che intervengono in stucchevoli trasmissioni televisive, discutono quasi sempre degli effetti, mai però delle cause e si propongono rimedi che vanno dalla chiusura delle discoteche (veri templi del divertimento moderno) da parte delle autorità o dell’adozione di provvedimenti di controllo, che vanno dal poliziotto in discoteca, ai cani anti-droga posti all’ingresso.

“Fertility day”: come deviare l’attenzione dai reali problemi

Beatrice LorenzinIl Ministero della salute (?) per il 22 settembre scorso ha organizzato il “Fertility day” (sic) per “richiamare l’attenzione di tutta l’opinione pubblica sul tema della fertilità e della sua protezione”.

L’iniziativa, di per sé lodevole, puzza purtroppo di ipocrisia a distanza di un milione di chilometri, come tutte le trovate del sistema per cui vale la solita inversione orwelliana: “La guerra è pace”, “La libertà è schiavitù” etc.

Prescindiamo pure da questo aspetto, ammettendo le buone intenzioni della titolare del dicastero, Signora Beatrice Lorenzin, banditrice della crociata per la fecondità: la questione è reale, visto che la sterilità, sia maschile sia femminile, è in preoccupante aumento da alcuni decenni.

Ciò che non convince è l’individuazione delle cause all’origine del problema: si menzionano solo il tabagismo, l’etilismo, le sostanze dopanti e l’obesità.

Ora, nessuno nega che quelli elencati sono fattori dannosi per la salute nel suo complesso, ma l’istituzione dimentica – ed è un lapsus molto grave – di additare le radici dell’infertilità che affligge le popolazioni dei paesi occidentali: i campi elettromagnetici, i metalli come l'alluminio, gli inquinanti, in primis gli ftalati ed i pesticidi, gli steroidi anabolizzanti.

Siamo al cospetto della solita schizofrenia che in realtà è doppiezza: da un lato, soprattutto nelle scuole si avviano campagne di sensibilizzazione su un corretto stile di vita e su abitudini alimentari salubri; dall’altro si promuove il letale wi-fi negli istituti, non si indicano i pericoli legati all’uso ed all’abuso di certe tecnologie che non provocano solo sterilità, ma pure vari disturbi ed affezioni, non escluse le neoplasie.

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