Opinioni

Forse le dimissioni di Joseph Ratzinger sono state un gesto quasi obbligato

Joseph RatzingerÈ già divenuto banale, scontato, dire che le dimissioni di Benedetto XVI sono un evento storico.

Tutti i rimandi alla straordinaria storia del papato ci dicono che siamo di fronte a una svolta destinata ad avere grandissime ripercussioni sui sentimenti e le emozioni di un miliardo di persone in ogni angolo del pianeta, e perfino sui rapporti di forza politici e finanziari che si dispiegano in varie aree cruciali del mondo. Perché questa Chiesa cattolica è certo luogo di fede e di speranza per milioni, ma è molto di più centro di potere.

Credo che abbiano ragione coloro che ritengono che questo dramma sia il risultato di una evidente crisi politica che ha il suo epicentro nel “sistema” dei corridoi vaticani. Una crisi virulenta, immediata e gravissima, che non ammetteva dilazioni. Un gesto quasi obbligato.

Non c’è bisogno di ricordare il lungo rosario di scandali italiani, bancari in primo luogo, che hanno costellato il percorso di questo Papa. C’era e c’è del marcio in Vaticano. Lo IOR, Istituto per le Opere di Religione, e i suoi rottami, erano da tempo un bubbone maleodorante che infettava ogni mossa della Chiesa cattolica. Lo scandaloso comportamento dei cardinali “capi” verso il potere politico italiano, il mercimonio praticato per anni con un “delinquente abituale” capitato, non per caso, alla testa del governo della Repubblica, il silenzio prolungato (quando non l’aperta e rivoltante complicità) verso il corruttore dei costumi e della pubblica morale italiani, tutto questo era ormai divenuto tanto visibile da apparire uno “scandalo” anti-evangelico.

Alle sigarette elettroniche va assegnato un elevato livello di cautela

Sigaretta elettronicaLe sigarette elettroniche con nicotina sono state bocciate dall'Istituto superiore di sanità secondo cui l'efficacia di questo prodotto “è ancora tutta da dimostrare”.

È questo, in sintesi, il contenuto della relazione dell'Iss in risposta ad un parere richiesto nei mesi scorsi dal ministro della Salute Renato Balduzzi sulle sigarette elettroniche.

“L'atteggiamento che si vuole suggerire – ha spiegato Roberta Pacifici, direttore dell'Osservatorio fumo, alcol e droga dell'Iss - è un atteggiamento di prudenza a difesa del consumatore. Non è infatti ancora dimostrata l'efficacia del prodotto nell'aiutare i fumatori a smettere. Inoltre ci sono elementi che devono essere chiariti riguardo la tossicità di questo prodotto. Possiamo dire che la sigaretta elettronica è meno tossica di quella tradizionale, ma non si può affermare che sia del tutto innocua”.

Secondo l'Iss la sigaretta elettronica dovrebbe passare una serie di controlli e verifiche che al momento non sono previsti. Pacifici ha però spiegato che anche qualora si dimostrasse l'efficacia, la sigaretta elettronica contenente nicotina “dovrebbe essere comunque trattata come tutti gli altri prodotti sostitutivi del fumo tipo gomme da masticare, cerotti. Vale a dire come dispositivi medici”.

Rincallirsi al pc fa male alla salute

Fissato al pcGinocchio bloccato, dolorante e come “arrugginito", con difficoltà nel camminare e rampe di scale che diventano l'Everest.

Sono i sintomi della “sindrome del ginocchio da scrivania", che in questi ultimi dieci anni sta colpendo sempre un maggior numero di persone. Colpa di Internet e dell'uso del pc , che ha cambiato il modo di lavorare di moltissime persone: troppo tempo seduti con le ginocchia nella stessa posizione.

«In Inghilterra hanno fatto uno studio relativamente a questo tipo di disturbo, di cui soffre il 25% degli impiegati - spiega Sandro Rossetti, primario della Divisione di ortopedia e Traumatologia dell'Ospedale San Camillo di Roma - In Italia non ci sono ancora dati sull'incidenza di questo disturbo».

«Ma il numero delle persone che si rivolgono all'ortopedico per problemi al ginocchio negli ultimi dieci anni è andato aumentando in maniera esponenziale. Si tratta di uomini e donne tra i 40 e i 55 anni - spiega Rossetti - nell'80% dei casi fanno lavori sedentari. Insomma, passano diverse ore fermi, seduti davanti ad un computer. Il problema è che ora non c'è bisogno di spostarsi per fare ricerche: si trova tutto in quella scatola di fronte a noi. Basta navigare su Internet. Prima almeno ci si doveva alzare ogni tanto per prendere un'enciclopedia dalla libreria, un catalogo, un faldone contenente dati. Ora non c'è più bisogno di alzarsi. Si lavora stando seduti e muovendo solo le dita».

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