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Lo zucchero è il peggior nemico del nostro fegato

ZuccheroLo zucchero bianco che ogni giorno si introduce nell’organismo così com’è o attraverso dolci, caramelle, bevande, conserve, liquori etc., è il prodotto finale di una lunga trasformazione industriale che utilizza sostanze chimiche altamente tossiche e che uccide e sottrae tutte le sostanze vitali (vitamine, sali minerali, enzimi, oligoelementi), presenti in origine nella canna da zucchero o nella barbabietola da zucchero, che avrebbero dato tutto il loro benefico apporto di vita, di energia e di salute. Il prodotto finale del processo di raffinazione è una bianca sostanza cristallina che non ha più nulla a che fare con il ricco succo zuccherino di partenza e viene venduta al pubblico per zuccherare (avvelenare) gran parte di ciò che mangiamo.

I sostitutivi naturali dello zucchero sono molti, la maggior parte sono largamente commercializzati e in più sono ricchi di vitamine, sali minerali ed enzimi che sono un toccasana per il nostro organismo. Analizziamoli.

Il più conosciuto dolcificante naturale è il miele che è un prodotto eccellente. Contiene una miscela di zuccheri, ma anche proteine, vitamine (b c k e acido folico), molti sali minerali come potassio, calcio fosforo, ferro ed enzimi. Il miele mantiene integre le sue caratteristiche solo se non viene scaldato oltre i 45°-50°.

L’Agenzia NOAA conferma: le scie degli aerei sono geoingegneria

GeoingegneriaAllarme dell’Agenzia NOAA: le scie degli aerei sono Geoingegneria.

«Attualmente stiamo utilizzando involontariamente la geoingegneria».

Non sono le parole di un attivista, ma di Chuck Long, membro dell’Earth System Research Laboratory del NOAA, l’agenzia federale USA che studia le condizioni atmosferiche e dell’atmosfera. Si tratta dunque di un esperto interno alla più autorevole agenzia di ricerca del mondo su questi temi, e le sue dichiarazioni non possono passare inosservate.

Le ha pronunciate al convegno della American Geophysical Union (si può verificare a questo link), attribuendo alle scie emesse dagli aerei lo sbiancamento dei cieli in alcune parti del mondo. Long e altri scienziati se ne sono accorti studiando la quantità di luce solare che raggiunge la superficie terrestre. Si tratta di un’energia che non è costante: dal 1950 al 1980, per esempio, il Sole sembrava più fioco, poi invece l’intensità è tornata a crescere. Gli esperti hanno cercato di capire le cause di questa intermittenza, rapportandola alla variabilità naturale dell’emissione solare. Ma non sono stati trovate connessioni tra i due fenomeni, ha precisato Martin Wild, ricercatore dell’Institute for Atmospheric and Climate Science del Politecnico di Zurigo.

E poi la scoperta: la causa sono le particelle sparse in atmosfera dagli aerei.

Un tumore si può individuare 4 anni prima che si manifesti

Clicca per ingrandireL’oncologa Patrizia Paterlini Bréchot dirige il centro Inserm a Parigi, ma grazie al suo test, già utilizzato in 20 centri in tutto il mondo e presentato all’Istituto SDN, riesce ad osservare la presenza di cellule neoplastiche, almeno 4 anni prima che si manifesti la malattia.

Non a caso in Italia non se ne è più parlato, ma in Francia la dottoressa Paterlini Bréchot, continua la sua ricerca portando avanti il test che sarà di conseguenza commercializzato, ma non in Italia.

Scoprire la presenza di un tumore quattro anni prima che si manifesti. Grazie a una analisi di laboratorio messa a punto dall’oncologa Patrizia Paterlini Bréchot, a Parigi, dove dirige l’Inserm (Institut national de la santé et de la recherche médicale) all’Université Descartes, è già possibile da oggi far diagnosi di cancro in netto anticipo rispetto a Tac, Pet e Risonanza.

Il test, già utilizzato in 20 centri in tutto il mondo, è stato presentato ufficialmente, prima volta in Italia, all’Istituto Sdn, nell’ambito del ciclo di incontri “L’infor-mazione al servizio della salute”, ideato dal direttore scientifico Marco Salvatore. La scienziata, emiliana di nascita e da 25 anni in Francia, spiega al quotidiano “La Repubblica” lo stato dell’arte, le possibili applicazioni e gli sviluppi della ricerca sul test Iset (Isolation by Size of Tumor Cells).

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