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Polo Nord: ipotizzato lo sciogliemnto dei ghiacci nel 2017

Cambiamenti climatici al Polo NordAllarme degli scienziati: nel 2017 il ghiaccio del Polo Nord potrebbe sparire e sulla Terra si abbatteranno cataclismi climatici

L’allarme arriva dal Polo Nord. Studiando gli ultimi dati del “National Snow and Ice Data Center”, il professor Peter Wadhams dell’Università di Cambridge si è infatti accorto che la superficie ghiacciata intorno al Polo Nord, si è ridotta a 11,1 milione di chilometri quadrati, mentre la media degli ultimi 30 anni è stata di 12,7 milioni.

Nel giro di un lasso di tempo brevissimo si è sciolta nel nulla un’estensione di ghiaccio pari a cinque volte l’Italia. Un cataclisma che ha portato lo studioso a credere che la catastrofe sia vicina.

A Cambridge il professor Peter Wadhams è docente di Oceanografia fisica ed è il responsabile del Polar Ocean Physics Group. E, dopo anni di studio, ha lanciato una previsione a dir poco allarmante: a settembre o al più tardi all’inizio del 2017, il ghiaccio potrebbe completamente sparire dal Polo Nord.

Ad Amsterdam una pista ciclabile che produce energia solare

SolaroadSolaroad, la prima pista solare (e ciclabile) al mondo apre il 12 novembre a Amsterdam, nei Paesi Bassi.

Sul tratto di pista ciclabile a doppio senso che collega due quartieri periferici (Krommenie e Wormerveer) di Amsterdam, capitale dei Paesi Bassi, transitano ogni giorno circa duemila ciclisti. Tra pendolari e studenti, la bicicletta è il mezzo di trasporto più veloce per muoversi.

Dal 12 novembre, un pezzo di questa ciclabile lungo 70 metri diventerà famoso per essere il primo tratto al mondo con pannelli solari incorporati. Il nome del progetto è Solaroad e sembra essere la soluzione perfetta per l’ambiente perché non solo, di per sé, una ciclabile fa bene alla mobilità sostenibile, a basso impatto ambientale, ma in più è in grado di produrre energia elettrica in modo pulito.

Il tratto sperimentale è costato circa tre milioni di euro, sostenuto quasi interamente dalle amministrazioni locali. I pannelli fotovoltaici sono fatti di celle solari in silicio cristallino e sono protetti da uno strato traslucido di vetro temperato.

Una ricerca sconsiglia l'utilizzo degli aciugamani Dyson Airblade

Aciugamani Dyson AirbladePensavate che asciugare le mani con l'innovativo asciugamani Dyson Airblade fosse comodo, semplice e anche igienico?

Vi sbagliavate.

Secondo una ricerca del Journal of Applied Microbiology, il Dyson, chiamato così dal nome del fondatore James Dyson, diffonde infatti nell'aria i germi 1.300 volte in più della carta, e 60 volte in più dei normali asciugamani elettrici.

La notizia ha fatto il giro del mondo in poco tempo: i ricercatori dell'università di Westminser hanno bagnato prima le mani in acqua contenente virus innocui, poi le hanno asciugate con tre metodi: il Dyson appunto, il normale asciugamani elettrico, e la carta.

Il primo, che spara aria a 730 km/h asciugando le mani in pochi secondi, è stato definito in grado di diffondere i virus fino a 3 metri di distanza.

"La prossima volta che vi asciugherete le mani usando un asciugamani elettrico potreste diffondere batteri senza saperlo - ha commentato il direttore della ricerca Mark Wilcox - e potreste anche essere colpiti da microbi altrui".

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