Cardiologia

Boston Scientific divulga i progressi dello studio sulla valvola aortica transcatere

Valvola aortica transcatereI risultati dello studio REPRISE I suggeriscono che il dispositivo riduce al minimo il rigurgito aortico

Boston Scientific Corporation (NYSE: BSX) annuncia i risultati dello studio di fattibilità REPRISE I, che ha valutato la sicurezza in acuto del sistema Lotus™ per la valvola aortica in pazienti con valvulopatia aortica grave. Il sistema Lotus per la valvola aortica è il primo dispositivo nel suo genere per la sostituzione transcatetere della valvola aortica (TAVR) che è disegnato per ridurre al minimo il rigurgito aortico ed è completamente riposizionabile e recuperabile prima del rilascio. I dati presentati oggi nel programma scientifico annuale dell'EuroPCR a Parigi, hanno dimostrato il successo del posizionamento della valvola in tutti i pazienti, con assenza di rigurgito paravalvolare dopo il posizionamento della valvola o al momento del rilascio.

"Credo che la caratteristica più importante del sistema della valvola Lotus in questo studio è la capacità di posizionare la valvola in modo preciso al primo tentativo, eliminando la necessità di riposizionamento sebbene questo è possibile, se necessario", ha affermato Ian Meredith, professore e direttore di MonashHeart, presso il Monash Medical Centre di Melbourne, Australia e sperimentatore principale dello studio clinico REPRISE I. "Un'altra straordinaria caratteristica  è il fatto che la valvola entra in funzione precocemente durante il processo di inserimento, fornendoci comodità e tempo per valutare la sua posizione e l'obliterazione immediata e pressoché completa del rigurgito aortico, anche in pazienti che hanno un rigurgito aortico moderatamente grave dopo la valvuloplastica con palloncino. A questo proposito, penso che la tecnologia valvolare Lotus sia alquanto unica."

REPRISE I è uno studio di fattibilità, prospettico, a braccio singolo, che ha arruolato 11 pazienti in 3 siti in Australia. L'endpoint primario è definito come l'impianto con esito positivo del dispositivo senza eventi cardiovascolari o cerebrali maggiori (MACCE), che possono avvenire: durante il rilascio, in ospedale o sette giorni dopo la procedura (viene considerata solo la prima che si verifica, tra queste circostanze).

Cibarsi di pomodori riduce il rischio di contrarre malattie cardiovascolari e tumori

PomodoriIn questi ultimi anni il pomodoro ha guadagnato lo status di ‘cibo funzionale’, vista l’associazione sempre più frequente stabilita tra il suo consumo e il ridotto rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari e tumori.

I pomodori coltivati biologicamente, in particolare, instaurano insieme ai loro microfunghi una benefica associazione radicale permanente, paragonabile dal punto di vista funzionale al nostro microbioma intestinale. Lo afferma uno studio condotto da biologi, microbiologi e medici dell’Istituto di biologia e biotecnologia agraria del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibba-Cnr) e dell’Università di Pisa, pubblicato sul ‘British Journal of Nutrition’ della Cambridge University Press.

“I frutti di pomodoro sono una riserva naturale di molecole come acido ascorbico, vitamina E, flavonoidi, composti fenolici e carotenoidi, tra cui il licopene che, oltre a esercitare una forte attività antiossidante, può modulare le vie metaboliche ormonali e del sistema immunitario”, conferma Manuela Giovannetti dell’Università di Pisa, che ha coordinato il lavoro.

“Il valore nutrizionale e nutraceutico del pomodoro però è molto influenzato dalle condizioni di coltivazione, in quanto il contenuto di fitochimici può aumentare se la pianta cresce unitamente ai suoi simbionti naturali: microfunghi benefici che vivono nelle radici, assorbono nutrienti dal suolo e li trasportano alle cellule vegetali, appartenenti al gruppo dei Glomeromycota”.

“La simbiosi micorrizica influenza positivamente la crescita e il contenuto in sostanze minerali delle piante di pomodoro e ne aumenta il valore nutrizionale e nutraceutico”, aggiunge Cristiana Sbrana dell’Ibba-Cnr.

La carne rossa è correlata al cancro e all'infarto

Carne rossaATTENZIONE A QUANTA CARNE ROSSA SI ASSUME

Perché può aumentare di oltre il 20% il rischio di morte prematura.Mangiando carne ogni giorno si aumenta la possibilità di morire a causa di tumore o problemi cardiaci prima del tempo afferma un nuovo studio dell’Università di Harvard, pubblicato su “Archives of Internal Medicine”.

Secondo i ricercatori questo rischio poi aumenta di molto quando si consuma carne rossa trattata come, per esempio, wurstel, pancetta e simili che contengono più grassi saturi, nitrati e sodio di altri tipi di carne.

La ricerca che mette sull’avviso i “carnivori” ha coinvolto ben 120mila pazienti in totale ed è durata 28 anni. Durante il periodo di follow-up, gli scienziati hanno analizzato le abitudini alimentari di 37.698 uomini per 22 anni e 83.644 per un periodo di 28 anni rispettivamente.

TUTTI I PARTECIPANTI DOVEVANO RISPONDERE PERIODICAMENTE A UN QUESTIONARIO

Ogni quattro anni infatti dovevano dichiarare quale era la dieta seguita, quali alimenti consumavano maggiormente eccetera. Dalle risposte fornite e comparate con i tassi di morte e malattie i ricercatori, coordinati dal dottor Frank Hu, hanno scoperto che chi consumava carne rossa con maggiore frequenza aveva il 13% di rischio in più di morire prematuramente a causa di un tumore o una malattia cardiaca.

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