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Avviso per gli sportivi: fumo e sport sono inconciliabili!

Avviso per gl sportivi: fumo e sport sono inconciliabiliIl fumo altera in maniera negativa le prestazioni sportive: analisi delle cause. Gli effetti a breve termine del fumo sullo sportivo e gli effetti a lungo termine del fumo sullo sportivo

Chi fa sport, e ci tiene a farlo al massimo delle proprie capacità, non può fumare: il fumo, infatti, incidendo negativamente sul fiato e il rendimento muscolare, è causa di un minore rendimento sportivo.

Purtroppo però i grandi eventi sportivi diventano per le multinazionali del tabacco un potente canale pubblicitario. Le marche di sigari e sigarette sulle magliette degli sportivi e negli spazi pubblicitari degli stadi sono portatrici di veri e propri messaggi subliminali per gli spettatori seduti sugli spalti e per quelli incollati agli schermi televisivi.

Veniamo indotti a credere che il fumo non sia poi così pericoloso se è una competizione sportiva a farsene promotrice. La verità, invece, è che fumo e sport sono inconciliabili, per due ordini di motivi. Perché il fumo altera pesantemente ogni performance sportiva e perché “l'esercizio fisico non protegge in alcun modo dal rischio che un fumatore abituale ha di ammalarsi di cancro al polmone”.

Il caffè non giova alla salute

Il caffè non giova alla saluteIl caffè deriva dalla lavorazione dei semi di alcuni arbusti del genere “Coffea”. Esistono innumerevole piante appartenenti al genere Coffea, ma appena una decina sono oggetto di interessi commerciali.

I semi sono estratti dal frutto (una piccola bacca di colore rosso, che contiene all’interno due semi) entro pochi giorni dalla raccolta.

Il chicco subisce quindi la torrefazione, ovvero una tostatura con aria a 200/230 gradi per 10/15 minuti.

È spesso assunto per le presunte proprietà energizzanti della caffeina, un alcaloide ampiamente presente nei chicchi.

Non tutti sanno che dentro questa a bevanda contiene una notevole quantità di sostanze tossiche per l’organismo.

Ecco cosa si immette nell’organismo bevendo una tazzina di caffè:

CAFFEINA: La caffeina è un alcaloide ampiamente presente nei chicchi. Essa non produce energia ma stimolazione chimica: dopo l’assunzione aumenta il battito cardiaco, aumenta la pressione, si dilatano le pupille, si produce adrenalina; si sviluppano cioè una serie di effetti analoghi a quelli che il corpo mette in atto in situazioni di pericolo. Questi meccanismi che sarebbero fondamentali in caso di sopravvivenza aumentano il dispendio energetico. Nel complesso perciò un consumo regolare provoca un peggioramento della gestione delle energie.

Pericolo infezioni causate dal caldo e dagli insetti

Virus e batteri non vanno in vacanza. E durante l'estate, complici il caldo, il mare o piscine e la vita all'aperto il rischio di infezioni e malattie aumenta.

Tra le più diffuse: infezioni cutanee, gastroenteriti e intossicazioni alimentari, allergie da punture d'insetto, reazioni da contatto causate da meduse e tracine, colpi di sole e colpi di calore.

Lo ha ricordato in una nota Susanna Esposito dell'Università degli Studi di Milano e presidente WAidid, Associazione mondiale per le malattie infettive e i disordini immunologici.

“Purtroppo una stagione completamente esente da patologie non esiste. Anche in estate, infatti, sebbene alcuni agenti eziologici, come l'influenza, il virus respiratorio sinciziale e il Rhinovirus, scompaiano quasi del tutto - ha sottolineato Esposito - altri agenti patogeni prendono il sopravvento, come batteri, miceti e parassiti che sono tra i maggiori responsabili delle infezioni che colpiscono grandi e piccini nel periodo estivo.

Uno stile di vita sensato e l'ascolto dei consigli degli esperti è utile per prevenire la maggior parte delle situazioni a rischio.

Laddove la prevenzione fallisse, l'adesione alle indicazioni e alla terapia prescritta dagli specialisti permette una gestione ottimale di ogni caso”.

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