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Il cacao è la nuova droga dei giovani

Il cacao è la nuova droga dei giovaniIl cacao puro sta letteralmente rimpiazzando le droghe pesanti e leggere e l'alcol. Sempre più giovani ne fanno utilizzo sia perché è facile recuperarlo sia perché è legale

Già da qualche tempo, il cacao è l'anima dei festini e delle serate in discoteca dei ragazzini.

Ora, però, la situazione è sfuggita di mano e sta diventando sempre più seria. Il cacao puro, infatti, aumenta i livelli di seratonina e stimola le endorfine creando una sensazione di estasi. Una volta assunto, ci si sente felici e rilassati.

Non è allucinogeno, ma amplifica a dismisura le esperienze.

Il vero problema in tutta questa storia è che il cacao è legale. Questa sostanza, che dalla maggior parte delle persone è conosciuta come cibo, è l'ingrediente preferito di tutti quelli che vogliono ballare per ore senza assumere né alcol né droga illegale. Questa polverina, se consumata pura, fa venire come delle scariche e proprio sotto questo punto di vista assomiglia alla cocaina.

A Londra, per esempio, sono nati diversi eventi dove i partecipanti fanno uso di cacao crudo.

I Cibi industriali sono pieni di sostanze tossiche

I Cibi industriali sono pieni di sostanze tossicheCorpi estranei in ritagli di ostie croccanti, salmonella nella soia e nella carne di pollo, livelli eccessivi di “escherichia coli” nei mitili, mercurio nel tonno, frammenti di vetro in ravioli ai funghi, aflatossine nel Grana Padano, couscous con muffe – e la lista è ancora lunga.

Sono le anomalie e le irregolarità nei prodotti italiani che hanno preso la via dell’estero o del mercato interno e che sono state rilevate e segnalate, nelle ultime settimane, dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi. Il cibo sano pare, dunque, una chimera o almeno una equivalenza impossibile con il cibo industriale, sia prodotto in Italia che all’estero.

Qualche altro esempio?

Tra i lotti respinti alle frontiere o oggetto di informazione ci sono: migrazione di cromo e manganese da lame per elettrodomestici da cucina provenienti dagli Stati Uniti; mercurio in lombi di pescespada sottovuoto, scongelati dalla Spagna; residui di sostanza proibite (tau-fluvalinato e cloramfenicolo) in propoli crudo dalla ex jugoslava Repubblica di Macedonia; ocratossina A in miscela di caffè tostato da Italia.

Ipertesi 17 milioni di italiani

IpertensioneDiciassette milioni di italiani (uno su tre) sono ipertesi ma solo uno su due sa di esserlo.

Il killer silenzioso - la principale causa di malattie cardiovascolari (infarto del miocardio, ictus cerebrale, scompenso cardiaco) che in Italia provocano 240 mila morti ogni anno, pari al 40% di tutte le cause di morte - non è solo “roba da grandi”. Anzi. L'ipertensione è una condizione frequente nell'infanzia e nell'adolescenza. Un problema sottostimato per la scarsa diffusione dell'abitudine di misurare la pressione a bambini e ragazzi.

A lanciare l'allarme, cardiologi e pediatri: 4 bambini su 100 sono ipertesi già alle elementari. E la dimensione di tale fenomeno non solo nei bambini ma anche negli adulti sarà proprio uno dei temi che verranno affrontati in occasione del XXXIII Congresso Nazionale della Società Italiana dell'Ipertensione Arteriosa, in programma dal 6 al 9 ottobre al Palazzo Congressi di Firenze.

“Tutti sono a rischio, a qualunque età. E i dati epidemiologici più recenti -afferma il prof. Gianfranco Parati, presidente della SIIA e direttore dell'Unità Complessa di Cardiologia e Dipartimento di Scienze Mediche e Riabilitative presso l'Istituto Auxologico Italiano - lo confermano. Documentano infatti una elevata prevalenza dell'ipertensione arteriosa in Italia e nel mondo. Nel nostro Paese ne soffre un terzo della popolazione ma, nonostante la disponibilità di terapie efficaci e mirate per la grande maggioranza dei casi, solo un paziente iperteso su quattro è adeguatamente curato”.

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