Degrado sociale

In Louisiana le carcerazioni sono un vero e proprio business

Charlie ChaplinSecondo un clamoroso articolo del Times-Picayune, non esiste in America o nel mondo un luogo con un tasso di popolazione carceraria così elevato come quello dello stato della Louisiana.

Importante causa di questo ammontare nello stato del sud degli Stati Uniti è la vasta presenza di carceri possedute da società private e spesso dirette da sceriffi delle contee rurali.

L’industria carceraria della Louisiana crea profitti per 140 milioni di euro, favorendo così il mantenimento della popolazione carceraria su elevati livelli. Inoltre la Louisiana è al primo posto negli USA come numero di omicidi, fatto che ha portato negli ultimi vent’anni al raddoppio della popolazione carceraria.

Il segreto fattore trainante dietro il ben collaudato sistema carcerario è il vile, sonante denaro. La maggior parte dei detenuti della Louisiana è imprigionata in strutture a scopo di lucro che devono procurarsi un costante afflusso di esseri umani per non far fallire il settore da 140 milioni di euro.

Diverse società carcerarie private americane dominano il mercato. Ma per una singolare particolarità, la maggior parte degli imprenditori carcerari della Louisiana sono sceriffi delle contee rurali, i quali spadroneggiano in remote comunità come quelle di Madison, Avoyelles, East Carroll e Concordia. Una buona parte delle forze dell’ordine della Louisiana è finanziata con dollari sottratti legalmente alle principali attività carcerarie.

L'Italia e i sui tecnici da strapazzo

BasitoMolti analisti economici si dilettano nei salotti della tv di stato per rendere noto a noi poveri mortali le idee e le prospettive economiche per uscire da questa disastrosa crisi.

Quando il signor massone che governa senza essere stato eletto, salì al Quirinale per l’incarico, sapeva benissimo cosa avrebbe fatto nei mesi successivi al suo incarico. Sapeva benissimo che falcidiando le ormai scarse riserve di denaro dei cittadini, avrebbe ottenuto uno stato sociale zombie, incapace di intendere e a questo punto anche di volere. Oggi lo Stato si rende conto di incassare meno del previsto, cade dalle nuvole guardando i dati impietosi che dicono chiaramente che mancano quasi 4 miliardi di euro di iva ed entrate tributarie varie.

Ma dai?

Ma come è possibile?

Brutti idioti tecnoincapaci che governate, è possibile grazie al fatto che in Italia è da sempre convenuto non pagare le tasse, in più oggi le persone non hanno nemmeno più un euro nei loro libretti di risparmio, perché li avete privati della dignità e di ogni forma di sostentamento.

I morti ammazzati resteranno sempre sulle vostre coscienze sataniche, resteranno li a guardarvi dall’alto mentre brucerete nell’inferno.

Le donazioni degli SMS per i terremoti diventano fondi da trasformare in prestiti

Donazioni degli sms destinate a chi?La domanda che in molti si pongono è: dove finiscono questi soldi?

La risposta potrebbe non piacere a molte persone che hanno deciso di donare. In realtà, ad essere precisi, è impossibile conoscere la destinazione d'uso di quei soldi.

Si può fare riferimento al caso più recente, quello del terremoto che colpì L'Aquila nel 2009. In quel caso vennero raccolti 5 milioni di euro, una cifra impressionante che dà l'idea di quanti italiani rimasero colpiti dal devastante sisma che ha distrutto la città abruzzese.

Come sono stati impiegati?

La sorpresa è che per quanto chi dona immagina di fornire un aiuto immediato (l'idea è connaturata alla "modalità" di donazione, immediata) la realtà dei fatti è un'altra. Il denaro raccolto nel 2009 è stato affidato dalla Protezione Civile ad Etimos, un consorzio finanziario internazionale che si occupa di microcredito in molte realtà in giro per il mondo.

Per farci cosa?

Concedere prestiti a "tassi agevolati" a persone ed imprese coinvolte nel sisma.

Nessun "regalo", quello che la gran parte dei donatori avrebbe immaginato, e per quanto siano "a condizioni vantaggiosissime" si tratta per sempre di un prestito da rimborsare. Fra l'altro dei 5 milioni di raccolti 470 mila euro sono stati utilizzati "per oneri riferibili alla gestione del progetto", costi che (giurano i responsabili) sono "largamente insufficienti".

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