Degrado sociale

I greci devono accontentarsi di 2 euro l’ora

Crisi in GreciaI greci dovranno cavarsela con 350 euro al mese: «Se non è “cinesizzazione” questa, non saprei come altro definirla», dice l’analista indipendente Debora Billi: con le nuove misure di austerity appena varate ad Atene si sta realizzando il progetto, targato Germania, che mira appunto a “cinesizzare” la Grecia, facendo dell’intero paese una di quelle “zone economiche speciali” di cui ha raccontato Naomi Klein. «Si tratta di aree dove i paesi industrializzati possono far produrre le proprie merci a costo quasi zero, grazie alla schiavizzazione di chi lavora».

Un po’ come fa la Fiat in Serbia, dove un operaio le costa sei volte meno che in Italia. Nel caso-Grecia, viene retrocesso di colpo un intero sistema sociale: «Nel recente ultimo “pacchetto di austerity” riservato agli schiavi greci – scrive Debora Billi nel suo blog – si prevede un salario minimo di 589 euro lordi», cioè 350 euro netti per arrivare a fine mese. «A questo si unisce la il ritorno della malaria, la gente che non ha di che scaldarsi, gli ospedali senza medicine».

«Lavorare in Grecia o emigrare all’estero? Questo è il dilemma a cui migliaia di giovani greci al di sotto dei 25 anni dovranno rispondere prima di iniziare Grecia, il dramma in piazzala loro vita professionale nel paese oberato dai debiti», racconta il blog “Keep Talking Greece”.

PIGS: disoccupazione alle stelle. La situazione peggiorerà...

PIGSDrammatico aumento della disoccupazione in Spagna e Grecia, negli ultimi tre anni. E in Italia?

Mentre molto si discute riguardo ai dati di disoccupazione USA, che qualcuno ritiene come minimo ottimisticamente "aggiustati" in funzione elettorale, ecco un grafico che invece illustra molto bene la drammatica situazione della disoccupazione in Europa, o meglio in quei Paesi PIGS di cui ahinoi facciamo parte.

Le amorevoli cure dei governi liberisti, che dovrebbero “sanare” il dissesto, stanno avendo pesantissime conseguenze sul mercato del lavoro. E tutto ciò mentre i cittadini sono chiamati a tirar fuori soldi ad oltranza, all'austerity, ai sacrifici.

In Francia alcuni pescatori usano cani e gatti come esche

Cane escaI cani vengono usati come esche per “Sharks” in Francia.

Nella piccola isola vulcanica di Réunion cani vivi e morti ed anche gatti, sono utilizzati come esca per gli squali dai pescatori dilettanti. I randagi qui sono tanti, circa 150.000, dice Reha Hutin, presidente della sede a Parigi, Fondation 30 Millions d'Amis (Fondazione trenta milioni di amici).

Hutin ha inviato una troupe cinematografica a Réunion questa estate per ottenere la prova che gli animali vivi sono stati utilizzati come esca per gli squali.

L'obiettivo era quello di documentare la pratica sul programma televisivo “diritti animali”. Non ci volle molto per la troupe per provare che tutto era vero. Tre casi distinti.

Un veterinario della Clinica della capitale di Réunion, St. Denis ha curato con successo uno dei cani, un cucciolo di sei mesi cane con un amo di grandi dimensioni che gli attraversava il muso (vedi foto).

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