Consigli

Come rimediare alla pancia gonfia

Pancia gonfiaAbbiamo spesso parlato del mal di pancia e di come questo può manifestarsi. Uno dei disturbi più frequenti è la pancia gonfia, che può colpirci in ogni stagione.

Fra le cause principali, ravvisabile nel gonfiore addominale troviamo sicuramente le abitudini alimentari, anche se stress, ansia e ciclo mestruale possono essere ulteriori fattori scatenanti.

Supponendo che la nostra pancia gonfia derivi dall’alimentazione, sicuramente i fattori scatenanti possono essere legati alle difficoltà in fase di digestione, alla sindrome dell’intestino irritabile, all’intolleranza ad alcuni cibi o sostanze in essi contenuti, al masticare il cibo troppo in fretta o troppo poco, l’abuso di bevande gassate o alcoliche.

Vediamo quali sono i consigli per contrastare la pancia gonfia:

  1. Lo abbiamo accennato prima, a tavola è bene masticare correttamente gli alimenti, non ingerirli in velocità ma masticare lentamente. Questo aiuterà il lavoro dello stomaco e quindi la digestione.
  2. Per agevolare ulteriormente l’attività digestionale, ed evitare il gonfiore, è bene assumere molte fibre e limitare il consumo di verdure crude.

Quanto tempo bisogna dedicare allo sport?

SportAlmeno 60 per gli under 18 e 75 per gli adulti. Per gli over 65 basta una passeggiata di 5000 passi al giorno per mantenere il corpo sano. Ecco i consigli del dottor Gianfranco Beltrami della Federazione Medico Sportiva Italiana

L’attività fisica è la migliore medicina preventiva e, come un vero e proprio ‘farmaco’, deve seguire dei dosaggi precisi.

L’età rappresenta senz’altro il primo criterio da valutare per una giusta somministrazione dell’esercizio.

Scopriamo insieme quali sono le giuste dosi di movimento con il dottor Gianfranco Beltrami, membro del Consiglio Federale della FMSI (Federazione Medico Sportiva Italiana).

Da 5 a 17 anni - L’attività fisica è fondamentale in questa età: bisognerebbe praticarne come minimo 60 minuti al giorno, concentrandosi 3 giorni a settimana su attività intense per rafforzare muscoli e ossa (sport agonistico, ma anche una partita di calcio, basket, pallavolo, tennis). Il resto dell’attività deve essere di tipo moderato, come giocare all’aperto, andare in bicicletta o praticare un hobby dinamico.

La Terapia dei Trigger Point è un autotrattamento che allevia il dolore

Il Manuale della Terapia dei Trigger Point - LibroGuida all’Autotrattamento per alleviare il dolore

Si chiamano Trigger Point perché come dice la traduzione della parola, sono “punti grilletto”, che se premute, sparano il dolore a distanza. È un Trigger Point il muscolo del collo che quando premuto viene sentito dal paziente nella tempia. È un Trigger Point quel punto doloroso del muscolo lombare che se premuto viene sentito nella gamba, è un Trigger Point quel muscolo della scapola che quando premuto viene percepito sullo sterno.

Sono delle piccole contratture che si formano nei muscoli generando, come conseguenza, malessere cronico. Hanno origine in seguito a uno stress, una postura scorretta, un incidente, una caduta, una malattia, una tensione emozionale, una carenza nutrizionale, ecc. Ci sono poi punti attivi e punti latenti, che possono entrare in gioco solo a determinate condizioni, e ci sono punti principali e secondari.

La Terapia dei Punti Trigger è stata ideata da terapeuti americani negli ultimi decenni e consiste nella stimolazione tramite pressioni manuali, lente e di tipo diverso in quanto a intensità, su determinati punti della struttura miofasciale muscolare (riconoscibili al tatto per la loro dolorabilità e maggior densità tessutale). In questo modo i dolori nel giro di qualche trattamento scompaiono.

In questo dettagliato manuale gli esperti in materia Clair e Amber Davies ti presentano la Terapia dei Trigger Point e la sua straordinaria forza nel curare moltissime patologie: dall'artrite al mal di testa, dai dolori alla schiena e al collo, al gomito del tennista, dalla sinusite ai postumi di incidenti e interventi chirurgici.

Pagine