Virus

Traffico internazionale di virus fra laboratori

Virus - laboratorioAccordi segreti tra scienziati e aziende, con ceppi di virus di aviaria spediti in Italia per posta in un traffico illegale.

È l'ipotesi dell'inchiesta dei Nas e della Procura di Roma. Indagata anche la scienziata Ilaria Capua, in parlamento con Scelta Civica, che si difende: “Solo diffamazioni”.

Ilaria Capua si difende e nega alcun illecito in merito all'inchiesta della Procura di Roma su un traffico di virus che, secondo 'L'Espresso', la vedrebbe indagata. “Mi ritengo gravemente offesa dalle notizie palesemente diffamatorie divulgate sull'ultimo numero dell'Espresso sui trafficanti di virus” replica la scienziata e deputata di Sc. “La mia storia professionale - prosegue - dimostra che ho costantemente combattuto le epidemie con grandissima dedizione ed innegabile impegno morale”.

L'articolo pubblicato dall'Espresso ipotizza un traffico internazionale di virus, con ceppi dell'aviaria spediti dall'estero in Italia in plichi anonimi, senza nessuna autorizzazione e violando tutte le norme di sicurezza, per produrre vaccini. E con il rischio di diffondere l'epidemia.

Il sospetto degli inquirenti, secondo l'Espresso, è l'esistenza di un business delle epidemie che, correndo il rischio di gravi conseguenze sanitaria, segue una strategia commerciale. Gli inquirenti ipotizzano perfino che la diffusione dell'influenza tra il pollame del Nord Italia sia stata direttamente legata alle attività illecite di alcuni manager.

Allarme internazionale per un agente patogeno dannoso

VirusCinquanta scienziati provenienti da 14 paesi hanno avvertito la Commissione Europea su una possibilità “reale e non ipotetica” di fuoriuscita di un agente patogeno dannoso da un laboratorio in Olanda.

Il gruppo, che comprende diversi premi Nobel, denuncia in una lettera al corpo sovranazionale a duplice uso, civile e militare, degli esperimenti che si stanno sviluppando all’Erasmus Medical Center di Rotterdam. Gli scienziati denunciano che sono alte le “probabilità che si può verificare” un incidente di laboratorio che può portare alla diffusione globale di un virus mutato e registrare milioni di decessi in poco tempo.

Infatti gli autori delle dichiarazioni di allarme globale per pandemia, citati dal giornale The Independent dicono che “l’impatto di questa diffusione globale potrebbe essere catastrofico. Esperimenti controversi riguardano il noto virus H5N1 dell’influenza aviaria, ma in questo caso vi è stato un cambiamento intenzionale, dicono gli scienziati che si sono avvicinati alla Commissione. “Il vostro obiettivo è quello di ottenere alcuni nuovi ceppi capaci di passare da uccello a uccello e da mammiferi agli esseri umani, come facilmente possa essere una infezione di influenza comune.

Il microbiologo Ron Fouchier e il suo team hanno ripetutamente infettato centinaia di furetti in laboratorio.

L’OMS ha classificato la chemioterapia come agente cancerogeno

ChemioterapiaNon è da poco che l’OMS ha classificato la chemioterapia come agente cancerogeno, ma la notizia rimbalza nuovamente da quando il governo ci ha stupiti con la discutibile scelta di attribuire i costi di due farmaci anti-tumorali direttamente al paziente e non più alla sanità pubblica, per un costo di circa 3 mila euro a settimana.

A questo punto i cittadini cominciano a chiedere maggiori risposte alla comunità scientifica che il più delle volte appare spaccata al suo interno e ricca di contraddizioni come quella relativa alle posizioni dell’OMS sull’uso dei farmaci chemioterapici.

Il paradosso della nostra medicina è proprio quello di voler guarire sapendo di danneggiare. Qualsiasi terapia accreditata potrebbe apportare benefici e, allo stesso tempo, degli effetti collaterali. Tuttavia colpisce comunque pensare che, mentre milioni di donne decidono di curare il cancro alla mammella con chemioterapie, allo stesso tempo stanno inconsapevolmente assumendo sostanze classificate come “cancerogene”. Qualcuno potrebbe obiettare che lo stesso concetto è alla base delle vaccinazioni contro molti ceppi di virus.

È vero, ma la differenza è che il cancro non è un virus e non andrebbe, in teoria, curato con una vaccinazione a base di sostanze che provocano il cancro. Un parallelismo sicuramente non scientificamente calzante, ma che rende l’idea di quello che da diversi decenni sta accadendo in campo oncologico.

Il cancro è la seconda causa di morte nei paesi industrializzati.

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