Ricerche

La biologia dei sistemi e le sue basi quantistiche

La biologia dei sistemi e le sue basi quantisticheCercare di capire a fondo le basi quantistiche della biologia ed analizzarla dal punto di vista fisico-matematico sono una delle attuali sfide della scienza.

I SISTEMI BIOLOGICI

Nel passato i sistemi biologici sono stati spesso visti come troppo complessi per essere penetrabili con metodi di natura fisico-matematica. La realtà “essere vivente” era considerata troppo articolata per poter essere analizzata da insiemi di equazioni differenziali e principi fisici.

All’inizio del XX secolo, con l’avvento di tecniche e strumenti più potenti e sofisticati, i ricercatori hanno iniziato a studiare in maniera più profonda ed articolata le possibili descrizioni fisiche e matematiche dei sistemi biologici microscopici. Tra i possibili vari esempi ricordiamo i modelli di Turing, che si avvalgono della potenza della computazione quantistica, la morfogenesi, ossia il processo che porta allo sviluppo della forma e della struttura di un organismo, i lavori di Schrödinger, da cui vennero previste molte delle caratteristiche funzionali del DNA.

Attualmente i progressi in questo campo sono rapidi e molti rami della fisica e della matematica hanno trovato applicazioni in biologia, come ad esempio i metodi statistici utilizzati in bioinformatica. A queste scale di lunghezza la fisica classica cede il passo a quella quantistica, che non può essere evitata, poiché ogni processo chimico si basa di fatto sulla fisica quantistica.

Ipertesi 17 milioni di italiani

IpertensioneDiciassette milioni di italiani (uno su tre) sono ipertesi ma solo uno su due sa di esserlo.

Il killer silenzioso - la principale causa di malattie cardiovascolari (infarto del miocardio, ictus cerebrale, scompenso cardiaco) che in Italia provocano 240 mila morti ogni anno, pari al 40% di tutte le cause di morte - non è solo “roba da grandi”. Anzi. L'ipertensione è una condizione frequente nell'infanzia e nell'adolescenza. Un problema sottostimato per la scarsa diffusione dell'abitudine di misurare la pressione a bambini e ragazzi.

A lanciare l'allarme, cardiologi e pediatri: 4 bambini su 100 sono ipertesi già alle elementari. E la dimensione di tale fenomeno non solo nei bambini ma anche negli adulti sarà proprio uno dei temi che verranno affrontati in occasione del XXXIII Congresso Nazionale della Società Italiana dell'Ipertensione Arteriosa, in programma dal 6 al 9 ottobre al Palazzo Congressi di Firenze.

“Tutti sono a rischio, a qualunque età. E i dati epidemiologici più recenti -afferma il prof. Gianfranco Parati, presidente della SIIA e direttore dell'Unità Complessa di Cardiologia e Dipartimento di Scienze Mediche e Riabilitative presso l'Istituto Auxologico Italiano - lo confermano. Documentano infatti una elevata prevalenza dell'ipertensione arteriosa in Italia e nel mondo. Nel nostro Paese ne soffre un terzo della popolazione ma, nonostante la disponibilità di terapie efficaci e mirate per la grande maggioranza dei casi, solo un paziente iperteso su quattro è adeguatamente curato”.

Tra i giovani aumenta il consumo di nuove sostanze stupefacenti

Sostanze stupefacentiLa nuova fotografia degli adolescenti europei, pubblicati i dati dello studio ‘ESPAD’: diminuisce il consumo di alcolici e tabacco, stabili ma a livelli elevati l’assunzione di droghe illecite, le nuove droghe (Nps) sembrano oramai più diffuse di altre come amfetamine, ecstasy, cocaina, Lsd e dipendenze comportamentali

Sollevano forti preoccupazioni la diffusione - tra gli studenti europei di 15-16 anni - delle nuove sostanze psicoattive (Nps) e delle dipendenze comportamentali e il consumo di sostanze illecite che, seppure stabile, mostra percentuali molto elevate a causa degli aumenti registrati tra il 1995 e il 2003. In diminuzione, invece, il consumo di alcol e di tabacco. Questi sono solo alcuni dei risultati pubblicati nell’ultimo rapporto del progetto Espad (European School Survey Project on Alcohol and other Drugs), che ha coinvolto 35 Paesi europei e un totale di 96.043 studenti, che nel 2015 hanno partecipato all’indagine rispondendo nelle proprie classi a un questionario anonimo. La sesta rilevazione di dati Espad, condotta come sempre in Italia dall’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifc-Cnr), è stata presentata oggi presso l'Agenzia europea per il monitoraggio del fenomeno droga (Emcdda) nel corso di un incontro sui consumi di sostanze psicoattive nella popolazione generale e pubblicata in collaborazione proprio con l’ Emcdda.

“Lo studio si ripete ogni quattro anni ed è ormai in grado di fornire le tendenze nelle ultime due decadi dei comportamenti a rischio degli adolescenti: assunzioni di sostanze tra cui tabacco, alcol, droghe illecite, inalanti, prodotti farmaceutici e nuove droghe, utilizzo problematico di internet, gaming online e gioco d'azzardo”, spiega Sabrina Molinaro, ricercatrice dell’Ifc-Cnr e principal investigator italiano del progetto.

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